Dieci anni dopo il veronese ¨¨ tornato tra i primi 100 "Ho messo ordine ai miei pensieri per ripartire"
Adesso guarda solo al presente. E il presente gli piace davvero. Matteo Manassero ¨¨ cambiato, lĄŻaura troppo ingombrante di baby prodigio del golf italiano non esiste pi¨´. Lui che ¨¨ stato il pi¨´ giovane a raggiungere la Top 40 (a 17 anni) e la Top 30 (a 18 anni), oggi ¨¨ un trentunenne pienamente consapevole dei suoi pregi e dei suoi limiti. E questa presa di coscienza lo ha fatto uscire da un periodo professionalmente molto complicato, tanto da ritrovarsi nella top 100 - in 86a posizione - dieci anni dopo la sua ultima volta. Viene da una stagione di successi e grandi piazzamenti e Matteo ora vuole ripetersi a Madrid dove da domani ¨¨ in programma lĄŻOpen di Spagna. LĄŻapproccio alla gara ¨¨ quello giusto.
Come ci si sente a vedere il proprio nome di nuovo tra i primi cento del mondo?
"Sono entusiasta di quello che sto facendo sul campo, mi sto togliendo delle grandi soddisfazioni. Ovviamente non va tutto come vorrei e sono anche un poĄŻ stanco, ma questi risultati mi gasano".
Dopo un inizio di carriera memorabile ha avuto una flessione non semplice da gestire.
"Ho iniziato a compiere passi falsi quando ho preteso di vincere ancora. Volevo sempre e solo vincere ma in quel momento probabilmente non ero in grado. Il golf ¨¨ uno sport molto complicato anche a livello mentale: io ero abituato a una vita in cui andava tutto bene, quando lĄŻaria ¨¨ cambiata - tra il 2017 e il 2019 - ho reagito probabilmente peggio del dovuto. Ho sofferto la discrepanza tra realt¨¤ e aspettative, anche perch¨Ś a quellĄŻet¨¤ probabilmente non avevo gli strumenti giusti per gestire la situazione. Smettere? Non ci ho mai pensato, ma ho sfruttato una pausa di un paio di mesi per capire che dovevo cambiare rotta".
Ora ne ¨¨ venuto totalmente fuori, pu¨° spiegarci come?
"Adesso so dove sono e cosa devo fare per performare bene. In questo mi ha aiutato molto anche la mia mental coach, Alessandra Averna, che incontro tuttora una volta a settimana. AllĄŻinizio abbiamo lavorato sulle ragioni della mia flessione, cercando di mettere un poĄŻ dĄŻordine ai miei pensieri. Ora ci stiamo concentrando pi¨´ sul golf, lei mi ha insegnato a non focalizzarmi soltanto sui risultati come facevo un tempo, ma a giocare pensando al percorso di miglioramento che sto portando avanti. Non ero abituato a ragionare cos¨Ź, lei mi ha indirizzato e mentalizzato in questo senso".
Questa settimana analizzerete insieme sensazioni positive.
"Che bisogna imparare a gestire esattamente come quelle negative. Il golf ti tiene con i piedi per terra e anche se ora sto vivendo un ottimo momento riesco comunque a concentrarmi sulle cose che posso ancora migliorare. Di alcune emerse a Londra ho gi¨¤ parlato con il mio team. Sono uno che guarda il pelo nellĄŻuovo, soprattutto quando le cose vanno bene. Io voglio togliermi altre soddisfazioni e per riuscirci non posso proprio montarmi la testa. Qui a Madrid ad esempio cĄŻ¨¨ da ricostruire tutta la preparazione per dare il meglio: essere centrati nel golf ¨¨ unĄŻesigenza".
Abbiamo visto sua moglie farle da caddie: quanto ¨¨ stata importante per la sua rinascita?
"Francesca ¨¨ fondamentale, lo ¨¨ oggi e lo ¨¨ stata nei momenti pi¨´ difficili, quando la vita privata era cos¨Ź bella da non permettermi di buttarmi troppo gi¨´ per il golf. Il suo supporto ¨¨ stato continuo ed ¨¨ vero, lo scorso anno mi ha fatto da caddie allĄŻItalian Challenge Open e abbiamo anche vinto".
I suoi risultati rendono lĄŻaccesso al PGA Tour 2025 pi¨´ che probabile e al momento ¨¨ quinto non solo nella Race to Dubai, ma anche nellĄŻEuropean Team Rankings di Ryder Cup. Ci sta pensando?
?La Ryder ¨¨ il sogno di ogni giocatore di golf. Queste cose me le sono guadagnate, ma sono talmente tanto lontane che cerco di non pensarci troppo. Il PGA Tour ¨¨ pi¨´ vicino sia in termini temporali che di possibilit¨¤ di raggiungimento. Io voglio andare avanti per la mia strada, ma ovviamente non mi precludo niente. Di certo ho ben chiaro quanto sia difficile raggiungere certi obiettivi e poterne parlare oggi ¨¨ gi¨¤ un traguardo importante. Non dimentichiamo che lĄŻanno scorso giocavo il Challenge Tour...?.
Harrington, capitano del team Europe, e McIlroy hanno parlato della sua storia fatta di discese e risalite come di un esempio di tenacia e carattere. Sente di poter essere unĄŻispirazione per chi sta vivendo momenti difficili?
"I loro complimenti mi riempiono dĄŻorgoglio e sinceramente s¨Ź, spero che aver dimostrato che tutto ¨¨ possibile possa essere dĄŻispirazione per qualcuno. Raggiungere certi obiettivi dopo periodi duri ¨¨ davvero bello e ti fa sentire bene come persona. Io ora sono molto contento di me stesso, la vita che ho mi piace tantissimo".
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