Il messicano 22 anni impieg¨° 3 mesi per attraversare il Rio Grande (il fiume degli Stati Uniti che segna di fatto il confine con il Messico) e scappare da Irapuato, citt¨¤ sotto il controllo del cartello di Jalisco. Dalla fame al sogno di giocare al fianco dei big mondiali
Da clandestino a protagonista del Pga Tour. ? la favola di Jos¨¦ de Jesus Rodriguez, golfista professionista messicano che 22 anni fa ha impiegato 3 mesi per attraversare il Rio Grande (il fiume degli Stati Uniti che segna di fatto il confine con il Messico) e scappare da Irapuato, citt¨¤ sotto il controllo del cartello di Jalisco. Dalla fame al sogno di giocare al fianco dei big mondiali. Rodriguez alle Hawaii ha debuttato nel circuito pi¨´ importante al mondo dimostrando a tutti che i desideri, a forza di sacrifici e rinunce, possono essere realizzati. All’et¨¤ di 5 anni Rodriguez, anzich¨¦ giocare con pallone e amici, ha iniziato a raccogliere mais con il resto della sua famiglia in un terreno adiacente a un campo da golf di Irapuato. Con 7 fratelli e dei genitori in difficolt¨¤ economiche, non sempre ha potuto contare su pi¨´ di un pasto al giorno. ?Ci sono stati giorni - ha raccontato il 37enne messicano - in cui abbiamo digiunato, non per scelta ma per necessit¨¤?. A 12 anni la decisione di rinunciare alla scuola per andare a lavorare e aiutare i genitori a racimolare qualcosa da portare a casa. Un lavoro nel Santa Margarita, circolo da golf messicano, gli ha permesso di scoprire la passione per il green. Prima manutentore, poi giardiniere, quindi portaborse di alcuni giocatori. Poi, 36 mesi pi¨´ tardi, la ?fuga? per Nuevo Laredo percorsa in autostop rovistando nella spazzatura per trovare qualcosa da mangiare. Quindi la decisione di attraversare di notte il Rio Grande con la speranza di non essere fermato dai border patrol, gli agenti di frontiere americani. Impresa riuscita per ?El Cameron? che arriva in America e per sopravvivere monta tetti (al fianco di un gruppo di lavoratori ispanici) salvo poi correre alla Western Union per spedire i soldi guadagnati alla sua famiglia. Nel 2006 il ritorno alle origini in Messico. Di nuovo nel Golf Club di Santa Margarita in qualit¨¤ di caddie. Quella che all’apparenza poteva sembrare una retromarcia s’¨¨ poi rivelata una scelta vincente. Rodriguez incontra Alfonso Vallejo Esquivel, imprenditore del settore farmaceutico che passa le sue giornate a giocare a golf. Diventa il suo caddie, impara a giocare, viene prima sospeso dal circolo salvo poi diventarne socio. In lui Esquivel intravede un talento da spronare e lanciare. Nel Tour messicano per cominciare, con Rodriguez che riesce a ottenere il pass nella Qualifying School e a vincere la sua prima gara nel 2008 a Puebla. ? l’inizio di un sogno diventato ora realt¨¤. Dopo diversi successi in Messico ecco due trionfi (2017) sul Latino Americano che gli hanno aperto le porte per il web.com. Fino all’arrivo sul PGA Tour, il massimo circuito americano, al fianco delle star mondiali. Senza montarsi la testa e ricordando sempre da dove ¨¨ partito.
MICKELSON CHE AVVIO —
Avvio super di Phil Mickelson nel Desert Classic, torneo del PGA Tour di golf. A La Quinta, in California, il player statunitense ha fatto registrare un parziale show di 60 (-12) caratterizzato da 10 birdie e 1 eagle. Perfezione assoluta per Lefty, che a 48 anni suonati continua a stupire sul green. “Sono felicissimo - le parole dell’americano - ¨¨ stata una giornata speciale dove tutto ¨¨ riuscito”. Record su record per Mickelson, il primo giocatore nella storia del golf a far registrare per la 3/a volta in carriera uno score di 60 colpi. L’ultima volta era successo nel 2013, quando a Phoenix conquist¨° una vittoria rotonda. Primato anche del percorso per il giocatore di San Diego, che alla vigilia della rassegna s’era detto “arrugginito” e dopo 1 round vanta 3 lunghezze di vantaggio sul connazionale Adam Long (2/o con 63 (-9). Terzo posto l’australiano Curtis Luck (64, -8). Buona partenza anche per Jon Rahm. Lo spagnolo, campione in carica, nonostante una forte influenza ¨¨ riuscito a ottenere l’8/a piazza (66, -6). Mentre Justin Rose, leader mondiale, ¨¨ 31/o (68, -4). In un torneo arrivato alla 60/a edizione, che si disputa su 3 diversi percorsi (il PGA West’s Stadium Course, il Nicklaus Tournament Course e il La Quinta Country Club), prevede il taglio dopo 54 buche e vede in campo big mondiali e golfisti amateur.
AZZURRI —
L’irlandese Shane Lowry (199 - 62 70 67, -17) ha proseguito la sua corsa di testa nell’Abu Dhabi HSBC Championship, primo degli otto eventi delle Rolex Series dell’European Tour, con un montepremi di sette milioni di dollari, in svolgimento all’Abu Dhabi GC (par 72) negli Emirati Arabi Uniti, dove sono in retrovia Renato Paratore, 50¡ã con 213 (71 70 72, -3), Edoardo Molinari, 58¡ã con 214 (71 68 75, -2), e Nino Bertasio, 70¡ã con 218 (69 70 79, +2).
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