L'Ultimo Major vinto nel 2008, proprio allo US Open. Ora, dopo il buio, ¨¨ quarto favorito a Shinnecock: "Chiss¨¤ che non possa ritrovarmi in posizione di vincere anche qui"
E’ stato un fenomeno, ma soprattutto un ragazzo prodigio: appena 32enne era gi¨¤ a quota 14 Major nell’arco di dodici anni. All’inseguimento del Mito: Jack Nicklaus, fermo, si fa per dire, a 18. Nessuno aveva dubbi sul fatto che Tiger Woods lo avrebbe raggiunto e superato. Invece dal 2008, l’ex numero uno del mondo (oggi 80, ma sprofondato anche oltre il numero 1000) non ha pi¨´ vinto un torneo dello Slam. L’ultimo successo, proprio allo Us Open: conquistato su una gamba sola, con il crociato di un ginocchio rotto. Lo ammette pure lui, seduto nella conferenza stampa che precede la 118a edizione di questo Us Open, a Shinnecock (Long Island), due ore abbondanti di auto da Manhattan: "Da quel giugno del 2008 mi sarei aspettato di ritrovarmi in quella situazione numerose altre occasioni. Ma non ¨¨ mai pi¨´ accaduto. Ed ¨¨ una sensazione che non mi piace affatto. Per¨° credo che nella prima parte della mia carriera ho fatto piuttosto bene".
quanti guai —
Per capire perch¨¦ Tiger non ha pi¨´ vinto uno dei grandi tornei ¨¨ necessario riavvolgere il film della sua vita. Proprio nel 2008, il giorno di Thanksgiving, un banale incidente d’auto scoperchi¨° una pentola di problemi. Sua moglie aveva cercato di colpirlo con uno dei suoi bastoni dopo aver saputo che l’irreprensibile marito era stato coinvolto in numerose storie di sesso con decine di amanti. Tiger fu costretto a una gogna pubblica che lo mand¨° in crisi. Una catastrofe psicologica, a cui seguirono diversi guai fisici. Negli ultimi due anni ha subito quattro interventi alla schiena, l’ultimo, una fusione spinale, lo ha incredibilmente rimesso in piedi. Ha saltato gli otto Major del 2016 e 2017, dopo che nel 2015, claudicante, era stato sempre tagliato, a parte al Masters (17¡ã). Per questo dopo aver iniziato un improbabile "come back" lo scorso dicembre, ¨¨ quasi incredulo di trovarsi qui a Shinnecock, dove ha ancorato il suo yacht, pronto a entrare in campo per il suo 20¡ã Us Open: "Solo una manciata di mesi fa non avevo alcun tipo di aspettativa. Essere qui oggi lo considero un bonus: ¨¨ un feeling magnifico che non d¨° per scontato". Spiega: "Fino al maggio scorso non ce la facevo a camminare. Poi mi hanno dato il permesso di alzare qualche peso e ho ricominciato a fare una vita normale. Il golf non era neppure stato preso in considerazione. Finalmente potevo giocare con i miei figli: il mio traguardo pi¨´ importante. E poi mi hanno autorizzato a colpire qualche putt. Ma a ottobre ancora non sapevo se sarei mai tornato su un green". Invece dopo alcuni ritorni abortiti, quello iniziato il 30 novembre passato sembra quello buono: nove tornei, due top 5 e la straordinaria sensazione di aver avuto nuovamente la possibilit¨¤ di vincere in due occasioni. Dice: "Quando mi ¨¨ capitato per la prima volta al Valspar, dopo tanto tempo, mi sono sentito stranamente calmo, perch¨¦ ripercorrevo un territorio a me molto familiare. E non sapevo che avrei avuto questa chance".
esistenza ribaltata —
Ora la sua esistenza si ¨¨ ribaltata. Tredici mesi fa lo avevano arrestato in Florida per guida in stato di ubriachezza e la sua foto, scattata dalla polizia, pareva quella di un uomo sull’orlo della fine: il fantasma di se stesso, un ex. Com’¨¨ cambiata la sua vita da allora?, gli chiedono con un pizzico d’impertinenza: "E’ migliorata", risponde facendo una minuscola eccezione alle sue regole inflessibili, che facevano della privacy un tab¨´ inviolabile. Aggiunge: "Chiss¨¤ che non possa ritrovarmi in posizione di vincere anche qui". A Las Vegas lo danno 14-1, cio¨¨ ¨¨ il quarto favorito per conquistare Shinnecock: il suo nome, Tiger, mette ancora paura.
Massimo Lopes Pegna
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