L'INTERVISTA
Franco Chimenti, il futuro ¨¨ azzurro: "Buoni risultati e tanto turismo, il golf cresce"
Un anno fa gli occhi del mondo guardavano lĄŻItalia. Roma ospitava la Ryder Cup e tanti si aspettavano problemi e disservizi. Invece tutto ¨¨ andato bene, in campo con la vittoria dellĄŻEuropa, fuori con unĄŻorganizzazione che ha ricevuto applausi e complimenti. Fra pochi giorni ci saranno le elezioni federali e lĄŻuomo che aveva messo la faccia sullĄŻoperazione Ryder, Franco Chimenti, chiede di essere rieletto per il settimo mandato. Lo sfida Ivan Rota, politico lombardo (consigliere regionale), che vuole cambiare la federazione. ? lĄŻoccasione giusta per chiedere al presidente Chimenti come sta il golf italianoĄ "Il golf in Italia negli ultimi anni si ¨¨ dimostrato una grande risorsa per il nostro Paese. Grazie alla Ryder Cup due terzi degli spettatori che hanno assistito allĄŻevento oggi vogliono tornare in Italia a giocare e a conoscere quelle meravigliose realt¨¤ che sono i Circoli italiani. Il connubio golf e turismo non solo si ¨¨ dimostrato strategico, ma vincente. E nei prossimi anni questo binomio sar¨¤ da sfruttare in maniera ancora pi¨´ proficua. Proporremo un protocollo di intesa al Ministero del Turismo e allĄŻENIT in chiave di Ą°sviluppo turisticoĄą dei Circoli italiani con piani di azione programmatici ma allo stesso tempo ben definiti. Per quel che riguarda i risultati, stiamo crescendo. Guido Migliozzi e Matteo Manassero, i due azzurri che hanno rappresentato lĄŻItalia nella gara individuale maschile ai Giochi di Parigi, occupano rispettivamente la 13/a e la 14/a posizione nella Race to Dubai, lĄŻordine di merito del DP World Tour. Una posizione che permetterebbe a entrambi, oggi, di conquistare una Ą°cartaĄą piena per il PGA Tour. Anche a livello femminile abbiamo buone indicazioni: in Europa come in America, le nostre proette stanno facendo bene. Non dimentichiamoci inoltre dei nostri giovani talenti e di uno staff tecnico allĄŻavanguardia, invidiato da tutti. Continueremo a lavorare ancora pi¨´ duramente, ma i risultati sono dalla nostra parte. Non scordiamo inoltre che, nel 2022, per la prima volta nella storia, lĄŻItalia ha vinto il World Amateur Team Championship/Eisenhower Trophy superando potenze del golf come, tra le altre, Svezia e Stati Uniti. Ma si pu¨° sempre fare meglio, lavoreremo ancora pi¨´ duramente affinch¨Ś ci¨° possa accadere".
? passato un anno dalla Ryder Cup. ? ancora convinto che sia stato un successo?
"? stata la Ryder Cup pi¨´ bella di sempre, per il grande spettacolo offerto in campo e sugli spalti. Ma ¨¨ stata anche la Ryder Cup pi¨´ importante in termini di numeri, da record. Siamo diventati un esempio da emulare, un modello organizzativo per i grandi eventi sportivi. EĄŻ stato un successo non solo per il Paese, grazie pure a uno straordinario gioco di squadra tra le Istituzioni, ma per lo sport italiano. E ha lasciato unĄŻeredit¨¤ anche a livello infrastrutturale. Ci ha qualificato agli occhi del mondo e mostrato unĄŻimmagine diversa del golf. Gli indicatori rappresentano uno stimolo a fare tesoro di questa esperienza per far decollare il golf in Italia, non solo dal punto di vista sportivo. A noi il compito di cogliere questa opportunit¨¤".
Manassero e Migliozzi hanno fatto bene questĄŻanno con una vittoria a testa, sperava in qualcosa di meglio allĄŻOlimpiade?
"A Parigi, differentemente da quanto accaduto a Rio de Janeiro e a Tokyo, si sono affrontati tutti i migliori e le migliori al mondo. I nostri azzurri hanno dato il massimo offrendo una prestazione certamente positiva. Quel doppio bogey fatto registrare da entrambi, nel terzo e penultimo round alla buca 18 del Le Golf National, non ha permesso loro di poter conquistare una Top 10 che, certamente, avrebbero meritato. Nel 2024 Manassero e Migliozzi hanno ritrovato non solo il successo, ma fiducia nei propri mezzi. Ci faranno divertire, cos¨Ź come tutti gli altri azzurri".
Per¨° mancano successi importanti fra le ragazzeĄ
"Arriveranno, bisogna avere pazienza. Dopo tanti anni, siamo tornati ad avere una proette sul LPGA Tour: Roberta Liti. Sempre negli Usa, giocano le sorelle Moresco, Angelica e Benedetta. Proprio questĄŻultima ¨¨ reduce dal quinto posto nel Guardian Championship sullĄŻEpson Tour, dove ha sfiorato il successo chiudendo il primo round in testa alla classifica. Non dimentichiamoci poi di Alessandra Fanali, che ai Giochi di Parigi ha pagato lĄŻemozione del debutto, ma che sul Ladies European Tour tanto bene sta facendo. Mi aspetto molto pure da Virginia Elena Carta, che da giovane ha vinto molto. E poi da un talento cristallino qual ¨¨ quello di Francesca Fiorellini. Il futuro ¨¨ dalla sua parte. Non voglio infine scordare tante altre giovanissime che presto faranno parlare di loro, a partire da Paris Appendino, che in questi giorni ha fatto parte, negli Usa, del giovane team Europe alla Junior Solheim Cup?. I praticanti in Italia non crescono abbastanza. Crede che siamo un paese poco adatto al golf? ?La percezione del golf oggi sta cambiando, seppur a piccoli passi. Il golf richiede tempo e lascia meno spazio ai giocatori occasionali. Ma ¨¨ una disciplina accessibile e meravigliosa, della quale una volta entrati nello spirito e nella filosofia, acquisita familiarit¨¤ con la tecnica e la strategia, ci si innamora. Il golf ¨¨ benessere psicofisico, confronto costante con s¨Ś stessi prima ancora che con gli avversari, attivit¨¤ fisica all'aria aperta, immersi nella natura, autocontrollo, anche nel rispetto delle regole. Tutti insieme dobbiamo trovare i codici e le 'chiavi' per diffondere, far apprezzare, comprendere questa disciplina che continua a far innamorare campioni di ogni sport, da Sinner a Djokovic, da Sainz a Fioravanti, da Federer a Nadal, da Michael Jordan a Stephen Curry, da Shevchenko a Guardiola. Uno dei miei obiettivi ¨¨ quello di rendere il golf pi¨´ semplice e snellire la trafila per arrivare in campo, conoscendo quindi fin da subito lĄŻemozione del primo swing. A tal proposito, come suggerito anche da alcuni Circoli - La Colombera Golf Club in Lombardia, il Golf Club Parco di Firenze in Toscana, il Golf Druento in Piemonte, il Florinas Golf in Sardegna ¨C per ottimizzare il tempo e velocizzare il gioco, vorremmo proporre come novit¨¤ format che possano valorizzare anche i percorsi a 9-12 buche, intervenendo con gli organismi preposti a livello internazionale affinch¨Ś possano essere chiariti tutti i presupposti".
Luned¨Ź prossimo ci saranno le elezioni presidenziali in federazione. Lei ha deciso di ricandidarsi, perch¨Ś?
"Dopo la Ryder Cup avrei potuto lasciare in trionfo la Federazione Italiana Golf, ma non lĄŻho fatto. Perch¨Ś dopo aver seminato per anni, adesso voglio contribuire, con lĄŻaiuto di tutti, a rendere questo sport sempre pi¨´ popolare. Il consenso generale e la grande stima che, ogni giorno, sempre di pi¨´ avverto, mi hanno portato a questa scelta di cui vado orgoglioso. Nella mia squadra ci sar¨¤ spazio per chiunque vorr¨¤ portare idee e benefici al golf italiano. Ho sempre ascoltato tutti e allĄŻio ho sempre preferito il noi. Parto dal presupposto che senza i Circoli non esisterebbe il golf in Italia. Il loro lavoro, sostegno, ¨¨ fondamentale. Una delle mie priorit¨¤ di governo, che mi sono imposto dal lontano 2002, e come sempre dimostrato nella mia attivit¨¤ di Presidente, ¨¨ inoltre quella riguardante la tutela dei maestri. La crescita e lĄŻaffermazione del golf passa anche dal dialogo e dalla collaborazione".
Lei ¨¨ in carica da 22 anni. Non ¨¨ stanco? E non crede che cambiare faccia bene?
"Ho lĄŻentusiasmo dei primi giorni e la convinzione di poter essere ancora lĄŻuomo giusto nel posto giusto. Se avessi notato volont¨¤ di cambiamento, proteste e lassismo, mi sarei fatto da parte. Ma il golf italiano, che ha degli straordinari margini di miglioramento, ¨¨ dalla mia parte e di questo ne sono orgoglioso. In alcuni casi, il processo di cambiamento ¨¨ troppo delicato per essere improvvisato. Come gi¨¤ detto, in caso di rielezione questo sar¨¤ il mio ultimo mandato alla guida della Federazione Italiana Golf. E sono sicuro che in questo quadriennio il golf otterr¨¤ grandi risultati. Le sfide che ci attendono sono molte".
La prima cosa che far¨¤ se dovesse vincere?
"Lavorer¨° con ancora pi¨´ impegno per far emergere sempre di pi¨´ il golf in Italia. Con lĄŻaiuto dei circoli, ma anche di tutte le figure professionali di questo sport, indispensabili per il raggiungimento di quello che deve essere lĄŻobiettivo comune, senza divisioni. Voglio sottolineare inoltre lĄŻuniversalit¨¤ di questa disciplina, davvero per tutti. Mi impegner¨° affinch¨Ś il golf possa entrare presto a far parte del programma dei Giochi Paralimpici. ll golf abbatte le barriere grazie alla sua forza inclusiva che accoglie e valorizza le diverse abilit¨¤, sfidando gli stereotipi. Questo sport contribuisce a diffondere una cultura dellĄŻinclusione e non conosce ostacoli anche grazie al coraggio di tante persone che hanno trovato, in questo universo, la voglia di far emergere il proprio talento superando condizionamenti, difficolt¨¤, limiti".
E invece che cosa far¨¤ se dovesse perdere?
"Non mi sono mai sottratto al confronto, penso sia il sale della democrazia. Saranno gli elettori a giudicare il mio operato. Non sono abituato a immaginare, ma a fare. Da 22 anni faccio il Presidente della Federgolf senza aver mai percepito un solo euro. Eppure il mio impegno per far emergere questo sport ¨¨ totale".
CĄŻ¨¨ anche lĄŻipotesi di un pareggio con lei sotto il 66 per cento e il suo rivale sotto il 50. Che cosa accadrebbe in quel caso?
"Intanto, in questo caso, non partiamo alla pari. CĄŻ¨¨ chi deve prendere il 66,7% e chi invece il 50% pi¨´ unoĄ Non si dovesse verificare una di queste ipotesi, in seguito allĄŻentrata in vigore del Decreto Legge n.71 del 31 maggio 2024, il Presidente e lĄŻorgano direttivo uscente rimarranno in carica per lĄŻordinaria amministrazione e per la convocazione della nuova assemblea elettiva".
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