Ha chiuso con un par l'ultima buca tenendo a un colpo Fowler e a due Spieth. "Dover chiudere in par l'ultima buca per vincere il mio primo Major ¨¨ la conclusione perfetta per un torneo cos¨¬ importante"
Ora non ¨¨ pi¨´ solo Capitan America, Patrick Reed. Il ragazzone di 27 anni del Texas con le braccia da buttafuori, noto soprattutto per alcuni successi in Ryder Cup, ha finalmente vinto qualcosa di molto importante per se stesso. Domenica ha conquistato il suo primo Major con un finale thriller: il Masters. Con il torneo in bilico, non si ¨¨ fatto prendere dalla alta tensione e ha trasformato con sicurezza un putt da circa un metro all'ultima buca per un par: il colpo con cui ha sigillato la vittoria pi¨´ importante della carriera (con -2 di giornata e uno score di -15 complessivo) e ha tenuto a una lunghezza l'americano Rickie Fowler e a due l'altro Usa Jordan Spieth. "Dover chiudere in par l'ultima buca per vincere il mio primo Major ¨¨ la conclusione perfetta per un torneo cos¨¬ importante", ha detto Reed mentre Sergio Garcia, il campione uscente, lo aiutava a infilarsi la Giacca Verde, simbolo di Augusta. Reed era il leader dopo 54 buche con -14 e un tesoretto di tre colpi di vantaggio su Rory McIlroy, uno dei suoi grandi avversari battuti alla Ryder. Sembrava che il Masters 2018 dovesse risolversi in duello esclusivo fra loro due, ma il putt di Rory, che sperava di diventare il sesto giocatore della storia a ottenere il Grande Slam della carriera, non era caldo come nei round precedenti. Il nordirlandese riusciva quasi a riprendere Reed (arrivava al -1) gi¨¤ alla seconda buca, poi piano piano sprofondava fino al -9 finale e un quinto posto. Dal branco, invece, sbucavano pericolosissimi Spieth e Fowles. Il primo era protagonista di un round poderoso. Partiva con un ritardo di nove colpi, poi con nove birdie senza un bogey recuperava Reed fino a raggiungerlo, anche se solo per pochi minuti. Ma le speranze di indossare la Giacca Verde per la seconda volta sfumavano sul putt della 18, il suo unico bogey. Altrimenti sarebbe stata una rimonta da record, anche se il suo 64 ¨¨ comunque il primato (eguagliato) dell'ultimo round ad Augusta. Fowles, invece, che era dietro di cinque colpi al via del giro finale, partiva con un bogey, per poi rifarsi con sei birdie. Quello della buca 18 era il pi¨´ pesante, perch¨¦ metteva pressione enorme a Reed, che sapeva di non poter pi¨´ sbagliare. Mentre Fowles dovr¨¤ ancora aspettare per trionfare nel suo primo Major, Reed ha messo fine all'attesa. Ci ha sempre creduto fin da quando dominava con il college, un'universit¨¤ a pochi chilometri dall'Augusta National. Ma sulla sua carriera da studente c'¨¨ un'ombra mai dipanata: costretto a lasciare la University of Georgia con l'accusa di aver imbrogliato e rubato a dei compagni. Inoltre, ha litigato con la sua famiglia (genitori e sorella) con cui da tempo non parla pi¨´. Ma di queste cose ha preferito non commentare: "Sono qui solo per giocare a golf e se lo faccio al meglio ¨¨ l'unica cosa che conta", ha detto un po' indispettito. Sicuramente in questi quattro giorni ha giocato meglio di tutto il resto della compagnia. E' il quarto campione inedito consecutivo al Masters e tutti e quattro non avevano mai vinto prima un Major. Inoltre riafferma un piccolo dominio Usa, che ora detiene i trofei degli ultimi quattro tornei dello Slam con golfisti di 27 anni o pi¨´ giovani. Ma Reed non aveva mai avuto troppa fortuna nei Major. A parte un 2¡ã posto al Pga Championship dell'anno passato, il suo miglior piazzamento era stato un 12¡ã posto al British Open. Mentre al Masters non era mai andato oltre il 22¡ã, con un 49¡ã e due tagli nelle quattro partecipazioni.
Masters di Augusta, il trionfo di Reed
tiger —
Svanita la possibilit¨¤ di competere per la vittoria, come ultimo obiettivo da centrare al suo primo Masters dal 2015, Tiger Woods voleva almeno completare le 72 buche dell'Augusta National in perfetto par. Non ce l'ha fatta per pochi centimetri proprio alla buca finale. Colpa di un putt alla 18 che non ¨¨ voluto andare dentro. Quel bogey gli ha fatto concludere il torneo a cui tiene di pi¨´ e che ha vinto quattro volte, ma l'ultima nel 2005, a 289, un colpo sopra il par e in 32a posizione. Questo quarto giro ¨¨ stato una boccata di ossigeno per il suo ego: -3 69 con cinque birdie, quattro bogey e un eagle. L'eagle liberatorio, il primo del torneo, arrivato alla 15 grazie a uno dei tanti colpi del vecchio repertorio mostrato in questi giorni. Alcune magie, con troppe imprecisioni, per¨°: un gioco ancora da ripulire. Ma fino a sei mesi fa, Tiger era praticamente un'ex giocatore a cui non era stato assicurato neppure la possibilit¨¤ di tornare in campo. Invece in questi giorni c'¨¨ stata un'altalena di emozioni salutata dai soliti ruggiti del pubblico che non lo ha mai abbandonato. Spiegava Tiger a fine giornata: "Ho "puttato" piuttosto male. Ma sono soddisfatto. A inizio settimana ho avuto opportunit¨¤ persino di pensare al successo. Ma non ho messo abbastanza birdie e commesso troppi errori: ¨¨ stato fantastico solo esserci. Ora mi prendo una pausa e torno in palestra per rimettermi in forma". Era questo il suo primo Major da molto tempo. Fra infortuni e interventi chirurgici alla schiena malandata aveva saltato tutti tornei del Grande Slam del 2016 e 2017. L'ultima partecipazione era stata al Pga Championship del 2015 con un taglio, l'ultimo Masters sempre in quell'anno con un 17¡ã posto.
molinari —
E' mancata anche un pizzico di fortuna, forse, al Masters di Francesco Molinari. Perch¨¦ gli ultimi due giri sono stati di ottima fattura. Come al sabato, Chicco realizza un -2 70 che lo fa risalire fino al 20¡ã posto: -2 286 lo score finale. Le prime nove finite in rosso, con tre bogey (alla 1, 3 e 6) e due birdie (alla 2 e la 8), e le "back nine" tutte pulite con tre birdie (10-13 e 14). C'¨¨ da recriminare solo sul secondo giro terminato con 74. Il suo miglior piazzamento ad Augusta era stato un 19¡ã posto nel 2012.
Massimo Lopes Pegna
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