L’americano ¨¨ infallibile sui par 5: 8 birdie su 8 sommando i due giri, impresa da record. Alla fine ha consegnato uno score di 66 colpi (-6) che lo proietta in testa a -9 dopo il 69 iniziale e gli assegna un ruolo da favorito per la Giacca Verde 2018. Rimpianti Chicco: “Ma non ¨¨ finita”
Diavolo di un Reed. L’americano che noi europei abbiamo imparato a conoscere bene (e a soffrire) in Ryder Cup ¨¨ stato l’autentico mattatore della seconda giornata dell’Augusta Masters. Nessuna insidia del National gli ha creato problemi: ha giocato alla grande ogni colpo del suo repertorio ed ¨¨ stato spietato sui green. Infallibile sui par 5: 8 birdie su 8 sommando i due giri, impresa da record. Alla fine ha consegnato uno score di 66 colpi (-6) che lo proietta in testa alla classifica a -9 dopo il 69 iniziale e gli assegna un ruolo da favorito per indossare la Giacca Verde edizione 2018. Grande ¨¨ stata anche la prova dell’australiano Marc Leishman che ha totalizzato un -5 di giornata per un totale di -7 (70 67) che gli permette di occupare la seconda posizione. Impressionante il livello dei giocatori nelle prime posizioni, ci sono tutti i migliori del mondo: 3¡ã Enrik Stenson (-5, 69 70), al 4¡ã posto con - 4 Rory McIlroy (69 71) e Jordan Spieth (66 74), al 6¡ã con -3 Dustin Johnson (73 68) e Justin Thomas (74 67), all’8¡ã con -2 Tony Finau (68 74), Rickie Fowler (70 72), Louis Oosthuizen (71 71), Justin Rose (72 70), Bubba Watson (73 69) e Charley Hoffman (69 73).
Patrick Reed, Ap
TIGER NON BRILLA —
E Tiger Woods? La sua prova non ¨¨ stata brillante: dopo il 73 del primo giro, ha raggranellato un modesto 75 nel secondo, per un totale di -4 che gli permette di occupare la 40ma posizione. Tempo e modi per recuperare ce ne sono, ma ¨¨ ovvio che la possibilit¨¤ di uscire vincitore, indossare per la quinta volta la giacca verde e vincere il suo major numero 15 sono veramente appese a un esilissimo filo. Tanti rimpianti invece per Francesco Molinari che dopo il 72 di gioved¨¬, ieri ha portato a casa un 74 che lo tiene lontano dalle posizioni di vertice: con +2 ¨¨ attestato in 28a posizione. La qualit¨¤ del gioco da tee a green ¨¨ sta sin qui impressionante. I suoi tee shot sono sempre stati precisi e lunghi. E anche quando ha usato legni, i suoi colpi avevano poco da invidiare in lunghezza a quello dei suoi compagni di gioco che pure usavano il driver. In due giri ha sbagliato solo due colpi di partenza, entrambi alla 17, quando ha piazzato la palla tra gli alberi alla destra del fairway. In entrambi i casi per¨° ha rimediato con il par. Il problema ¨¨ stato il numero di putt: 32 nel primo giro, 34 nel secondo. Troppi se si vogliono coltivare ambizioni, che nel suo caso sarebbero assolutamente legittime. Lo ammette lui stesso:”Ho faticato a capire la velocit¨¤ dei green e questo mi ha portato a sbagliare troppi putt. Peccato perch¨¦ il gioco del secondo giro ¨¨ stato addirittura migliore del primo. Ci si ¨¨ messa anche un po’ di sfortuna, ¨¨ vero, ma ci¨° non cancella la rabbia per gli errori commessi. Il rimpianto ¨¨ forte perch¨¦ avrei potuto essere in una posizione migliore. Ma non ¨¨ ancora finita. C’¨¨ tempo per risalire”.
Francoesco Molinari
CROLLO GARCIA —
Impossibile dargli torto, con la speranza che possa servire a consolarlo la giornata storta di tanti big: a cominciare da Phil Mickelson che dopo il 70 del primo giro, ha chiuso il secondo in 79, per un +5 totale che gli ha permesso di essere dentro al taglio solo con l’ultimo risultato utile. Masters da dimenticare, invece, per il campione in carica Sergio Garcia: dopo il +9 del primo giro, frutto soprattutto del disastro alla 15 (4 palle finite in acqua), ieri non ha saputo reagire consegnando un triste +6. Evidentemente aveva gi¨¤ ceduto psicologicamente. Si godr¨¤ da illustre spettatore gli ultimi due giorni del Masters prima di consegnare, come da tradizione, la giacca verde al suo successore.
Orari terzo giro: Francesco Molinari partir¨¤ alle 17.50 italiane con Kyle Stanley; Tiger Woods alle 16.40 con Ian Poulter; si annunciano spettacolari le partenze finali: ore 20 Justin Thomas e Tony Finau, 20.10 Jordan Spieth e Dustin Johnson, 20.20 Henrik Stenson e Rory McIlroy, 20.30 Patrick Reed e Marc Leishman
Gasport
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