Il 16 settembre scorso era stato rieletto alla guida della Federgolf con il 71,29% dei voti. Durante il suo "regno" ¨¨ arrivata la vittoria di Molinari al British Open
Se ne ¨¨ andato Franco Chimenti, appena rieletto per la settima volta consecutiva alla guida della Federazione Italiana Golf, l¡¯uomo che ha portato in Italia la Ryder Cup e che ha assistito e contribuito ai successi pi¨´ importanti della storia azzurra sia a livello giovanile che professionistico, basti citare il British Open di Francesco Molinari nel 2018. Era il pap¨¤ del golf italiano. Aveva 85 anni, sembrava indistruttibile, capace nel febbraio dello scorso anno di superare anche un tumore al pancreas. Era impressionante, quasi commovente, vederlo nel corso degli anni sui campi dell¡¯Open d¡¯Italia, riconosciuto e salutato con affetto dai tifosi, sempre attivo nonostante l¡¯et¨¤, avanti e indietro fra una buca e l¡¯altra per stare vicino il pi¨´ possibile ai suoi ragazzi, che fossero i fratelli Molinari, Manassero e Migliozzi, Celli e Paratore; lo si trovava nel vento dei campi britannici a seguire l¡¯Open Championship o in altri luoghi raggiunti in fretta e furia perch¨¦ qualche azzurro stava facendo bene e magari poteva scapparci una vittoria. Non mancava mai un appuntamento agonistico, la sua massima gioia era poter premiare un italiano, i successi dei pi¨´ giovani lo riempivano di orgoglio. A un¡¯et¨¤ in cui di solito ci si ferma a riflettere sul passato, lui pensava al futuro. Luned¨¬ scorso era ancora in ufficio, mercoled¨¬ parlava al telefono con chi aveva bisogno di lui. Anche la forma influenzale di qualche giorno prima sembrava alle spalle. Invece una crisi improvvisa l¡¯ha portato via.
professor chimenti
¡ª ?Nato a Napoli il 7 agosto del 1939, ha collezionato cariche e onori. A lungo professore di Chimica Farmaceutica all¡¯Universit¨¤ ¡°La Sapienza¡± di Roma, dove ha ricoperto poi la carica di Preside, gi¨¤ membro della New York Academy of Sciences, presidente dell¡¯Istituto di Ricerca Dermocosmetica, accademico delle Scienze Medico Biologiche, accademico del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico, ¨¨ stato anche vicepresidente della Lazio dal 1981 al 1985 per poi diventarne presidente nel 1986. Membro della Giunta Coni, vicepresidente vicario del Coni, presidente di Coni Servizi, il 20 dicembre 2021 ha ricevuto il Collare d¡¯Oro al merito sportivo. Nel golf ¨¨ stato eletto per la prima volta alla guida della federazione nel 2002 e poi confermato per sette volte, l¡¯ultima due settimane fa.
la ryder cup
¡ª ?Il suo fiore all¡¯occhiello ¨¨ stato l¡¯organizzazione della Ryder Cup per cui aveva candidato Roma nel 2014 e aveva poi combattuto la concorrenza di tanti altri Paesi fino a quando, nel dicembre 2015, la sfida Europa-Usa era stata ufficialmente assegnata a noi. "E pensare che mi davano tutti del matto" amava ricordare. Ma le sue capacit¨¤ di intuizione erano davvero fuori dall¡¯ordinario. A posteriori diceva di aver sempre previsto tutto, magari esagerava un po¡¯, per¨° ¨¨ vero che senza la sua capacit¨¤ visionaria il golf italiano oggi sarebbe pi¨´ povero e pi¨´ piccolo, anche come numero di praticanti. Quando esattamente un anno fa si chiudeva la Ryder al Marco Simone di Roma, gli applausi del mondo erano per la squadra europea, ma anche per l¡¯organizzazione. L¡¯immagine del nostro Paese ne era uscita rafforzata e il golf era finalmente uscito dal recinto elitario in cui, un po¡¯ per snobismo proprio e un po¡¯ per pregiudizio altrui, era sempre stato rinchiuso: invece grazie alla Ryder ¨C e a Chimenti ¨C tutta Italia aveva potuto vedere che il golf pu¨° essere passione popolare. ? anche per questo che ieri, alla notizia della sua scomparsa, sono state molte le voci che hanno voluto esprimere cordoglio. Nello sport come nella politica, due mondi in cui Chimenti ha lasciato il segno e che lo ricorderanno a lungo.
malag¨° e i funerali
¡ª ?Il presidente del Coni, Giovanni Malag¨°, ha espresso tutta la sua tristezza: "? un dolore profondissimo, non perdo solo un amico vero, ma un fratello maggiore, una persona speciale che non mi ha mai fatto mancare il suo sostegno e la sua leggendaria, affettuosa complicit¨¤. Abbiamo condiviso e affrontato insieme, dal primo istante, tante sfide in nome della comune passione per lo sport, con l'obiettivo di favorire la crescita e lo sviluppo del nostro mondo - ha aggiunto -. Un mondo che da oggi diventa orfano di un dirigente di innegabile spessore, di uomo di grande cultura, unanimemente apprezzato e benvoluto da tutti. Abbiamo il dovere di valorizzare il suo esempio e di rinnovare l'impegno e l'entusiasmo con cui ha affrontato la vita e onorato lo sport fino all'ultimo. Ciao, Franco. E grazie di tutto". Anche i giocatori hanno affidato ai social i loro ricordi. Manassero: ?Mi hai sempre fatto sentire il tuo supporto, sia nei momenti belli che in quelli meno. Ricordo le telefonate piene di ottimismo e incoraggiamento. Grazie Pres?. Edoardo Molinari: ?Ciao Franco e grazie di tutto. Laporta: ?Un onore essere rappresentato da te?. ?Mi mancherai tanto?, la dedica di Celli. Oggi 4 ottobre (dalle 12 alle 18) e domani 5 ottobre (dalle 9 alle 12) la camera ardente nel salone d¡¯onore del Coni. I funerali saranno sempre domani a Roma alle 14.30 nella Chiesa di San Roberto Bellarmino.
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