La guerra del golf: pioggia di soldi dall'Arabia, nasce la SuperLega?
Perch¨¦ quattro dei primi dieci giocatori pi¨´ forti del mondo – e 20 dei primi 50 – si sono iscritti a un torneo che non d¨¤ punti n¨¦ per la classifica americana n¨¦ per quella europea? Perch¨¦ sfidano polemiche e possibili guai futuri? La risposta ¨¨ facile: perch¨¦ li pagano. Tantissimo. Il torneo in questione ¨¨ il Saudi International al Royal Greens Golf & Country Club di Gedda, Arabia Saudita. Inizia domani e secondo molti segna l’inizio di una guerra mondiale che potrebbe cambiare per sempre il golf.
I partecipanti
¡ªNella settimana in cui il Pga Tour fa tappa a Pebble Beach – un luogo che commuove i golfisti di tutto il mondo – per la Pro-Am, un appuntamento che si gioca dagli Anni 30 e che di solito i grandissimi non mancano mai, ecco che invece ci sono molti big che hanno scelto l’Arabia Saudita. Gli americani Dustin Johnson, Bryson DeChambeau, Xander Schauffele, Tony Finau, Patrick Reed e Phil Mickelson. Gli inglesi Tommy Fleetwood, Tyrrel Hatton, Paul Casey, Lee Westwood e Ian Poulter. Lo spagnolo Sergio Garcia, lo svedese Henrik Stenson. E c’¨¨ anche il nostro Matteo Manassero. Per tutti un assegno con tanti zero. E per molti ci sarebbe anche un’offerta dal sapore proibito: impegnarsi in una futura SuperLega del golf. Si dice che a Dustin Johnson siano stati proposti 30 milioni di dollari. All’anno. Garantiti. Premi a parte.
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L'Asian Tour
¡ªSuperLega. Basta la parola per delineare una situazione che gli appassionati di calcio conoscono bene: un circolo chiuso di super ricchi dove il merito sportivo ¨¨ messo in secondo piano. Oggi il golf ¨¨ dominato da due grandi circuiti: il Pga americano – 49 tornei, un montepremi complessivo di circa 450 milioni di dollari a parte i 4 Majors – e il pi¨´ piccolo DPWorld (¨¨ il nome di uno sponsor) come da quest’anno si chiama lo European Tour: 45 appuntamenti con in palio circa 150 milioni di dollari, sempre Majors a parte. Sono alleati. Poi c’¨¨ l’Asian Tour che fino alla scorsa stagione aveva una collaborazione con lo European. Ma oggi ha deciso di fare da solo perch¨¦ ¨¨ arrivato un investimento diretto dell’Arabia Saudita di circa 300 milioni di dollari. Il torneo di Gedda ¨¨ il primo appuntamento del 2022.
La nuova SuperLega
¡ªPga e DpWorld si sono spaventati. E hanno messo in chiaro che se davvero dovesse essere creata una SuperLega escluderebbero immediatamente tutti i giocatori che decidessero di farne parte. La stessa reazione avuta da Fifa e Uefa nel calcio: o con noi o contro di noi. Vuol dire che i vari Johnson-DeChambeau-Mickelson sono gi¨¤ “fuorilegge”? No, perch¨¦ il Saudi International che inizia domani non ¨¨ ancora ufficialmente un torneo della SuperLega, ma solo dell’Asian Tour. Cos¨¬ a tutti ¨¨ stato concesso il permesso. Una specie di tregua prima dello scoppio della guerra vera e propria?
Il ruolo di Greg Norman
¡ªQuando c’¨¨ di mezzo l’Arabia Saudita le polemiche non mancano mai. ? uno Stato dove i diritti umani non sono garantiti e che sta usando lo sport per ripulirsi l’immagine. Motori, calcio, ora tocca al golf. Lo chiamano Sportwashing. I sauditi si sono affidati a Greg Norman, australiano, 2 Majors vinti, conosciuto con un soprannome che lo racconta alla perfezione: “Lo squalo”. Ieri ha annunciato la creazione di una serie di tornei. Dieci appuntamenti che sanno di sfida aperta: uno ¨¨ addirittura in Inghilterra, a giugno. Come dire: vi porto la guerra in casa. Anche se lui ha negato: "Non siamo qui per combattere con nessuno. Siamo qui per fare il bene del golf". Per poi aggiungere: "Anche se ¨¨ stata davvero una delusione vedere gli attacchi che ci hanno fatto in questo periodo. A chi ci ha giudicato senza conoscere i fatti dico: vergogna. Di che cosa avete paura?". Non sembrano parole di pace. America ed Europa contro Arabia. La guerra del golf ¨¨ appena iniziata.
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