Il 104¡ã Giro d’Italia scatter¨¤ sabato 8 maggio da Torino con una cronometro di 8,6 km. ? la terza volta della Grande Partenza dalla citt¨¤ piemontese, dopo le edizioni del 1961 (per i 100 anni dell’Unit¨¤ d’Italia) e del 2011 (150 anni), quando il Giro si spos¨° con l’Adunata nazionale degli Alpini: a Torino c’erano circa mezzo milione di persone, con le Frecce Tricolori a incorniciare una giornata memorabile. La conclusione a Milano, in piazza del Duomo, domenica 30 maggio con una cronometro di 30,3 km partita da Senago, in Brianza. In totale 21 tappe, due giorni di riposo, 3479,9 chilometri e 48mila metri di dislivello, due crono e otto arrivi in salita: in gara ci saranno 23 squadre e 184 corridori (8 per team).
L'edizione numero 104 della Corsa Rosa prender¨¤ il via da Torino con una cronometro individuale e terminer¨¤, sempre con una prova contro il tempo, a Milano
L'omaggio
¡ªIl ciclismo vive di sfide, sudore, fatica e prove all’estremo dei limiti umani, e sarebbe piaciuto a Dante. Perch¨¦ la sua essenza ¨¨ il duello, come quando si prendevano le parti di questa o quella fazione nella Firenze del Trecento. ? affascinante vedere come il Giro abbracci la storia e la faccia sua. Questa edizione festeggia i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta con le tappe di Ravenna e Verona; i 160 dall’Unit¨¤ d’Italia; il centenario della nascita del mitico c.t. Alfredo Martini; le citt¨¤ di Gorizia-Nova Gorica come Capitale europea della cultura 2025. E lungo il filo rosa della corsa Gazzetta questi eventi diventano scrigni di cultura popolare.
La maglia rosa
¡ªMa, soprattutto, questo Giro celebra i 90 anni della maglia rosa, introdotta il 10 maggio 1931 nella prima tappa del Giro, Milano-Mantova, vinta dal mantovano Learco Guerra, la Locomotiva Umana. Sono 254 i corridori che l’hanno indossata, e ben 74 per un giorno solo. Chi l’ha vestita di pi¨´? Il belga Eddy Merckx, 78 volte, poi Binda (59) e Francesco Moser, 57. Marco Pantani per 14 tappe e Vincenzo Nibali 21 volte. Per ammirarla come mai prima, il Museo del ciclismo del Ghisallo, creato da Fiorenzo Magni, e il Museo di Alessandria-Citt¨¤ delle Biciclette hanno allestito una meravigliosa mostra virtuale e interattiva che permetter¨¤ di ammirare la collezione pi¨´ vasta al mondo. Ma scopriamo adesso il percorso.
1? Tappa, sabato 8 maggio
Torino-Torino, 8,6 km (cronometro individuale)
Subito un’altra occasione per Filippo Ganna, campione del mondo della cronometro, gi¨¤ prima maglia rosa del Giro 2020 a Palermo. Partenza da Piazza Castello per raggiungere, attraverso corso San Maurizio, il Lungo Po che porta al Parco del Valentino. Si percorrono i viali ondulati (rilevamento cronometrico al Borgo Medievale) per attraversare il Po e concludere la crono su Corso Moncalieri. Prova da altissima velocit¨¤: la media record per una crono al Giro ¨¨ di 58,831 km/h, realizzata proprio da Ganna nella Monreale-Palermo, 15 km. Ricordiamo che nelle tappe a cronometro non sono previsti abbuoni.
2? Tappa, domenica 9 maggio
Stupinigi (Nichelino)-Novara, 179 km
Tappa per velocisti. Si parte dalla Palazzina di caccia dei Savoia, realizzata dall’architetto Juvarra fra il 1729 e il 1733. Si percorrono le strade dell’hinterland torinese fino a raggiungere l’Astigiano dove si superano alcune brevi salite (Montechiaro d’Asti classificato Gpm). La seconda met¨¤ ¨¨ perfettamente piatta su strade ampie e rettilinee fino all’arrivo.
3? Tappa, luned¨¬ 10 maggio
Biella-Canale, 190 km
Tappa piatta nella prima met¨¤ e mossa nella seconda: adatta ai finisseur, i velocisti faranno fatiche sugli strappi dei vigneti del Roero. Fino a Asti si percorrono strade di pianura mediamente larghe e rettilinee. Da Canelli la corsa percorre strade ondulate con tre Gpm: si toccano il 15% a 15 km dall’arrivo. A circa 5 km dall’arrivo si supera il breve strappo di Occhetti al 10%. Canale d’Alba ¨¨ al debutto come sede di tappa.
4? Tappa, marted¨¬ 11 maggio
Piacenza-Sestola, 187 km
Primo degli otto arrivi in salita del Giro: dislivello 2800 metri. Si passer¨¤ per i territori di Matilde di Canossa (Rossena, la rupe di Canossa e Carpineti), sedi delle principali residenze della contessa. Tappa completamente rettilinea e pianeggiante fino a Parma lungo la via Emilia, poi mossa e impegnativa. Dopo Parma si supera una serie di salite (due Gpm) con pendenze anche oltre il 10%. Dopo Montecreto la corsa arriva a Fanano dove inizia la salita di Colle Passerino che termina a 2 km dall’arrivo. Carreggiata ristretta e con pendenze per lunghi tratti oltre il 10% e punte del 13-14%. A 2 km dall’arrivo la strada scende per circa 800 m per poi riprendere a salire leggermente. Da 750 m all’arrivo fino ai 250 m il fondo ¨¨ in pav¨¦. Qui nel 2016 si ¨¨ imposto Giulio Ciccone.
5? Tappa, mercoled¨¬ 12 maggio
Modena-Cattolica, 177 km
Seconda occasione per i velocisti. La tappa ¨¨ assolutamente piatta e si svolge quasi interamente sulla via Emilia. Strade rettilinee e generalmente larghe. Ultimi chilometri all’interno della citt¨¤ di Cattolica.
6? Tappa, gioved¨¬ 13 maggio
Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno (San Giacomo), 160 km
? la prima giornata impegnativa del Giro: 3600 metri di dislivello attraverso l’Appennino, distribuiti su tutta la tappa. Si svolge nell’entroterra lungo strade strette e complicate. La salita finale di San Giacomo, sopra Ascoli Piceno, misura circa 15 km, dislivello 938 metri, pendenza media del 6,1% e punte del 10% a a Colle San Marco. Il tratto pi¨´ duro ¨¨ quello conclusivo: 7,6% medio negli ultimi 4 km.
7? Tappa, venerd¨¬ 14 maggio
Notaresco-Termoli, 181 km
Terza frazione pi¨´ per attaccanti che per velocisti: pi¨´ per Sagan che per Viviani. Mossa nella prima parte, poi piatta quando si ritorna sulla costa fino a raggiungere Termoli. Ultimi 3 chilometri in citt¨¤. Lasciata la strada costiera, si affronta uno strappo di 200 metri al 10-12%. La strada resta quindi in leggerissima ascesa fino all’arrivo.
8? Tappa, sabato 15 maggio
Foggia-Guardia Sanframondi, 170 km
Dalla Puglia alla provincia di Benevento per il terzo arrivo in salita, inedito per il Giro, dopo una giornata da 3400 metri di dislivello. Dopo Campobasso si raggiunge il Matese, dove si affronta la Salita di Bocca della Selva (oltre 20 km) cui segue una lunghissima discesa che termina praticamente a 10 km dall’arrivo, quando inizia la salita finale. Negli ultimi 3 km si tocca anche il 10%. Dentro l’abitato di Guardia Sanframondi le pendenze si addolciscono con un ultimo strappo dopo la svolta a sinistra in prossimit¨¤ dei 400 m. Finale in leggera ascesa.
9? Tappa, domenica 16 maggio
Castel di Sangro-Campo Felice (Rocca di Cambio), 158 km
Tappone appenninico interamente in Abruzzo da 3400 metri di dislivello, che si conclude a uno sguardo dall’Aquila: gli ultimi 1600 metri sono in sterrato, pendenze del 7-8%, si percorre una strada di servizio della pista da sci . Dalla partenza a Celano si affrontano salite lunghe con discese in alcuni tratti impegnative. Dopo Celano si scala il Gpm di Ovindoli che immette nella Piana delle Rocche. Il percorso diventa meno impegnativo fino a Rocca di Cambio dove si svolta per Campo Felice e inizia la salita finale: 6 km circa, non particolarmente pendente. Da segnalare tra i 3 km e i 2 km all’arrivo una lunga galleria illuminata dopo la quale iniziano i 1600 m finali interamente su sterrato, con pendenze che negli ultimi 500 m toccano punte del 14%.
10? Tappa, luned¨¬ 17 maggio
L’Aquila-Foligno, 139 km
La prima fase del Giro si conclude in Umbria con una giornata per velocisti. Ondulata nella prima parte, si scalano la Sella di Corno e la Forca di Arrone, poi il Valico della Somma. Finale completamente pianeggiante su strade larghe e quasi sempre rettilinee.
11? Tappa, mercoled¨¬ 19 maggio
Perugia-Montalcino (Brunello di Montalcino Wine Stage), 162 km
La seconda parte di Giro comincia in modo decisamente impegnativo: tappa da quattro stelle, appena 2000 metri di dislivello ma ben 35 km di sterrato negli ultimi 70, distribuiti in quattro settori. Montalcino richiama il Giro 2010, Vincenzo Nibali ha 24 anni ed ¨¨ maglia rosa, corre con la Liquigas e Ivan Basso ¨¨ il suo capitano. Quel giorno, sotto un diluvio, una scivolata di Michele Scarponi centra una decina di corridori, tra cui proprio Nibali, costretto all’inseguimento. Vincer¨¤ Cadel Evans, l’australiano campione del mondo.
A Torrenieri si affronta il primo settore sterrato: 9,1 km. Superati Buonconvento e Bibbiano, si incontra il secondo tratto di strade bianche, 13,5 km quasi tutti in salita, con pendenze del 16% nel tratto centrale. La strada si snoda sterrata nel bosco con una serie ininterrotta di curve: ¨¨ proprio questo il settore dell’inseguimento di Nibali dopo la caduta. Ritrovato l’asfalto, c’¨¨ il Gpm del Passo del Lume Spento, si scende su Montalcino e alle porte della citt¨¤ si svolta per Castelnuovo dell’Abate, dove si trovano in rapida successione gli ultimi due settori sterrati. Sono 7,6 km al 2-3% nella zona di Tavernelle e poi altri 5 km al 3%. Lo sterrato si conclude a 9 km dall’arrivo, che ¨¨ collocato nello stesso posto della tappa del Giro 2010. L’ultimo km nell’abitato di Montalcino ¨¨ su strade strette dal fondo lastricato.
12? Tappa, gioved¨¬ 20 maggio
Siena-Bagno di Romagna, 212 km
Eccola qui la giornata che pu¨° sconvolgere il Giro. Con 3700 metri di dislivello ¨¨ la terza tappa pi¨´ impegnativa, tutta sugli Appennini. Da Siena si attraversa il Chianti fino a Firenze, Ponte a Ema (per Gino Bartali), Firenze e Sesto Fiorentino per il mitico c.t. Alfredo Martini. Quindi le salite: Monte Morello (15%), il Passo della Consuma (media del 6%), il Passo della Calla (media del 5%) e infine il Passo del Carnaio, con alcuni tratti molto duri e pendenze fino al 14%. Segue quindi la discesa impegnativa fino ai 5 km all’arrivo. Si torna a salire a - 3,5 km dal traguardo.
13? Tappa, venerd¨¬ 21 maggio
Ravenna-Verona, 198 km
Una giornata per velocisti nel nome di Dante: dalla tomba del Sommo Poeta, alla citt¨¤ scaligera dove visse sotto la protezione di Cangrande della Scala. Si pedala lungo le strade di pianura del Ferrarese, del Polesine e del Mantovano. ? la giornata che Elia Viviani sogna da quando ¨¨ professionista: il campione olimpico dell’Omnium non ¨¨ mai arrivato nella sua citt¨¤ con una tappa in linea del Giro: solo cronosquadre e cronometro.
14? Tappa, sabato 22 maggio
Cittadella-Monte Zoncolan, 205 km
La giornata con il Mostro, la salita friulana pi¨´ dura d’Europa (dal versante di Ovaro). Questa volta si torna ad affrontarla da Sutrio, il primo versante scalato nel Giro 2003: vittoria di Gilberto Simoni in maglia rosa, quinto posto di Marco Pantani all’ultimo Giro della vita. Sono 3700 metri di dislivello. Dopo Tolmezzo e Arta Terme si arriva ai piedi della salita finale. Prima parte di circa 11 km con strada larga a tornanti e pendenze attorno al 7-8%, e gli ultimi 3 km molto impegnativi con una media superiore al 13%. La strada risale il pendio con poche curva e pendenze spesso oltre il 20%. L’ultimo chilometro ¨¨ in gran parte attorno al 18%. In alcuni tratti, sia nei brevi tornanti sia nell’ultimo tratto, si riscontrano pendenze del 25%, anche del 27%. ? questo il punto di maggior difficolt¨¤ del Giro: la corsa risale una strada di servizio della pista da sci dello Zoncolan. Qui si sono allenate anche le azzurre Bassino e Brignone durante i Mondiali di sci di Cortina 2021.
15? Tappa, domenica 23 maggio
Grado-Gorizia, 147 km
Tappa non facile, adatta ai colpi di mano: per attaccanti. Traguardo in piazza Vittoria, sotto il Castello di Gorizia. La giornata vuole celebrare Gorizia e Nova Gorica, Capitale europea della cultura 2025. Si scala il Monte San Michele e, dopo Mossa, ecco il circuito da ripetere tre volte con la salita di circa 2 km a Gornje Cerovo. Paesaggio incantevole tra Collio italiano e Brda sloveno, circondati da vigneti pregiati. Si rientra in Italia da San Floriano del Collio per attraversare la parte nord di Gorizia, rientrare in Slovenia, attraversare Nova Gorica e la piazza Transalpina (simbolo dello storico confine tra le due citt¨¤) e scalare un strappo di 1 km al 14% seguito da una discesa impegnativa che riporta in Italia. C’¨¨ un breve tratto in pav¨¦ a 600 metri dall’arrivo.
16? Tappa, luned¨¬ 24 maggio
Sacile-Cortina d’Ampezzo, 212 km
La tappa pi¨´ dura del Giro: 5700 metri e un viaggio nella storia delle montagne rosa. Si affronta la lunga salita della Crosetta, appena dopo il via, per attraversare l’Altopiano del Cansiglio. ? impegnativa la discesa verso il lago di Santa Croce che precede una breve risalita sulle pendici del Nevegal per giungere a Belluno. Quindi la valle del Cordevole attraversando Agordo fino a Alleghe e Caprile, dove inizia il Passo Fedaia: si percorre la statale, non i Serrai di Sottoguda che sono stati colpiti duramente dalla tempesta Vaia del 2018. Il Fedaia-Marmolada ¨¨ terribile, con quei 5 km da Malga Ciapela alla Capanna Bil con media dell’11,5% e punte del 18%. Poi discesa su Canazei ed ecco il Passo Pordoi, Cima Coppi del Giro a 2239 metri: 11,8 km al 6,8%. Picchiata su Arabba e si affronta il “vero” Giau: 9,9 km al 9,3% medio, con punte del 14% all’inizio. Ci sono 13 km di discesa velocissima, poi ai 1500 metri, superato il ponte sul Boite, la strada riprende a salire con pendenze dolci (5%). L’arrivo nel centro di Cortina, davanti al campanile, celebra l’Olimpiade invernale di Milano-Cortina 2026.
17? Tappa, mercoled¨¬ 26 maggio
Canazei-Sega di Ala, 193 km
Le ultime cinque tappe decisive del Giro sono tre arrivi in salita, una tappa per velocisti o fughe, la cronometro finale. Si parte con un arrivo inedito a Sega di Ala: siamo in Trentino, non lontano da Rovereto. Salita scoperta dall’allora Giro del Trentino 2013 e vittoria di Vincenzo Nibali. Ci sono 3400 metri di dislivello, tutti concentrati per¨° negli ultimi 50 km, dal passo San Valentino al traguardo. E pensate che la prima parte ¨¨ interamente in discesa. Si percorrono in sequenza la Val di Fassa, la Val di Fiemme e l’altopiano di Pin¨¨. Raggiunta Trento, la corsa si dispone sulla riva destra dell’Adige. Dopo Mori si affronta (da Avio) il Passo di San Valentino: 14,8 km alla media del 7,8%, punte del 14%. Poi Sega di Ala, un’ascesa di 11,2 km al 9,8% medio, 1098 metri di dislivello e punte del 17%. Ma siccome l’ultimo chilometro e mezzo ¨¨ al 5%, la media ¨¨ dell’11%: Sega di Ala ¨¨ davvero una delle salite pi¨´ dure del Giro. Dopo gli ultimi tornanti si entra nell’altopiano del Passo Fittanze, dove le pendenze si addolciscono fino alla linea di arrivo.
18? Tappa, gioved¨¬ 27 maggio
Rovereto-Stradella, 231 km
La frazione pi¨´ lunga del Giro, per riprendersi prima del gran finale. Ma non ¨¨ banale, anzi. I velocisti se la devono conquistare sui saliscendi (e anche qualche strappo tosto) nei 30 km finali prima del traguardo nella citt¨¤ della fisarmonica.
19? Tappa, venerd¨¬ 28 maggio
Abbiategrasso-Alpe di Mera (Valsesia), 176 km
Penultimo (e inedito) arrivo in salita dopo una tappa da 3400 metri di dislivello. Salite intervallate da lunghi tratti in falsopiano. Si percorre la pianura attorno al Ticino fino ai piedi del Mottarone: la strada si restringe e presenta le pendenze maggiori dopo Armeno. Discesa impegnativa fino a Stresa, dove si costeggia il lago Maggiore e si raggiungono Gravellona Toce e Omegna per scalare il Passo della Colma. A Scopello inizia la salita finale di quasi 10 km, con pendenze sempre attorno al 9/10 % e punte massime del 14%. Carreggiata larga caratterizzata da numerosi tornanti.
20? Tappa, sabato 29 maggio
Verbania-Valle Spluga Alpe Motta, 164 km
Ecco l’ultimo degli otto arrivi in salita. Sono 4200 metri di dislivello per una tappa che parte da Verbania per onorare Filippo Ganna (e anche Elisa Longo Borghini, la migliore azzurra) e sconfina in Svizzera. Dopo la partenza, entrati in Svizzera, si affronta l’interminabile Passo di San Bernardino (23,7 km, dislivello 1517 metri, 6,2% medio con punte del 12% ) con scollinamento a quota 2065; discesa, ed ecco il Passo dello Spluga (Spl¨¹genpass), 8,9 km al 7,3%, max 12%. E’ la salita dove nel Giro 1965 Vittorio Adorni, in maglia rosa, si invol¨° tutto solo per conquistare a Madesimo una delle sue vittorie pi¨´ belle. E Bruno Raschi, sulla Gazzetta, scrisse: “? il pi¨´ bel rosa dopo Coppi”.
Discesa impegnativa fino a Campodolcino, dove inizia la salita finale: 7,3 al 7,6%. La strada sale con una sequenza di tornanti e gallerie fino a Pianazzo, dove si percorre la vecchia strada per Madesimo (carreggiata ristretta) con pendenze elevate: 13%. A Madesimo si trova l’unico tratto relativamente pianeggiante del percorso che negli ultimi chilometri riprende a salire con pendenze attorno al 10%. Rettilineo finale in leggera ascesa su asfalto.
21? Tappa, domenica 30 maggio
Senago-Milano Duomo, 30,3 km (cronometro individuale)
Per il terzo anno consecutivo, il Giro d’Italia si conclude con una cronometro: nel 2019 a Verona (l’ecuadoriano Carapaz rosa), nel 2020 a Milano (il londinese Geoghegan Hart rosa). Si percorrono strade ampie fino a Sesto San Giovanni, da dove si procede praticamente sempre diritto fino agli ultimi 2 km che conducono all’arrivo in Piazza Duomo. Piazzale Loreto, corso Buenos Aires, corso Venezia, piazza San Babila, corso Matteotti e poi piazza Duomo. Qui verr¨¤ incoronato il vincitore della 104a edizione.
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