Coccarda Tricolore
Battisti e De Gasperi

Paolo Zanini, ricercatore di storia contemporanea, racconta per ogni tappa del Giro dell'Unità uno spunto storico e sportivo legato alla ricorrenza. Perchè la corsa rosa è parte dell'identità nazionale

Il martirio di Cesare Battisti (copertina Domenica del Corriere)

Diciassettesima tappa: Feltre-Tirano La diciassettesima tappa del Giro attraversa da est a ovest la provincia di Trento. Questa zona appartenne all’Impero Austro-Ungarico fino al 1918 e venne annessa all’Italia alla fine della prima guerra mondiale. Passando per Borgo Valsugana la memoria va ad Alcide De Gasperi, che qui morì il 19 agosto 1954, al termine di una eccezionale carriera politica, iniziata come deputato cattolico al Parlamento imperiale di Vienna. Dopo il primo conflitto mondiale, durante il quale si impegnò a favore dei feriti e dei prigionieri, De Gasperi proseguì il suo impegno in Italia come deputato popolare. Antifascista, ben presto dovette abbandonare l’attività politica e ritirarsi a vita privata (fu bibliotecario in Vaticano). Dopo il crollo del regime divenne leader della Democrazia Cristiana e ricoprì la carica di presidente del Consiglio dal 1945 al 1953, dando un contributo rilevante alla ricostruzione di un’Italia devastata dalle rovine della guerra mondiale. A Trento, nel cortile del castello del Buonconsiglio, il 12 luglio 1916 venne fucilato Cesare Battisti. Anch’egli, come De Gasperi, era stato deputato a Vienna prima della guerra. Socialista e irredentista, nell’agosto 1914 aveva però scelto di varcare il confine italiano per svolgere un’attiva campagna interventista e, dopo lo scoppio delle ostilità, era partito volontario per il fronte. Catturato durante gli ultimi combattimenti della Strafexpedition venne processato come traditore, a causa della sua nazionalità austro-ungarica, e condannato a morte. La tappa lambisce Palù di Giovo, minuscolo paese della valle dell’Adige, di cui sono originari due vincitori della corsa rosa: Francesco Moser (1984) e Gilberto Simoni (2001-2003). Pochi chilometri più avanti, in val di Non, si passa per Cles, paese d’origine di Maurizio Fondriest, campione del mondo a Renaix, in Belgio, nel 1988.