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giro d'italiaGanna, da Torino si vede Tokyo: "Rosa, crono, pista. Un anno irripetibile"
Arrivare al Giro d’Italia sullo slancio di un Mondiale a cronometro vinto ¨¨ una cosa. Farlo avendo appena archiviato due mezze scoppole contro il tempo ¨¨ un’altra. "Al Giro di Romandia ho sofferto. Freddo, mal di gambe, tante ore passate in testa al gruppo — ammette Filippo Ganna —. Spero che le sensazioni siano diverse, ma starne troppo a discuterne ha poco senso. Lasciamo che sia la strada a parlare".