La scuderia britannica aveva gi¨¤ debuttato nel campionato senza lasciare il segno. Un destino condiviso con altre case costruttrici illustri. Da Porsche a Lamborghini, passando per la Jaguar: quanti giganti specializzati in ¡°supercar¡±, non hanno ottenuto i risultati sperati
Nel 2021 la F1 si prepara a vivere una stagione all'insegna dei grandi ritorni. Tra i piloti spicca quello di Fernando Alonso dopo due anni di assenza. Tra i costruttori, invece, c'¨¨ grande interesse per i risultati di Aston Martin . Per la casa automobilistica britannica, il rientro nel circus sostituendo la Racing Point, ¨¨ sicuramente una sfida affascinante: l'ipotesi di battere i colossi della velocit¨¤ ¨¨ stuzzicante, ma c'¨¨ anche il desiderio di cancellare il brutto ricordo legato all'ultima esperienza nel massimo campionato.
FLOP
¡ª ?C'¨¨ gi¨¤ stata una prima volta per Aston Martin in F1. La scuderia fece la sua comparsa in questa competizione nel 1959 con la DBR4 affidata a Roy Salvadori e Carroll Shelby. Per entrambi i piloti il massimo piazzamento fu il sesto posto, ma conclusero la stagione senza punti. Situazione simile alla stagione seguente, quando n¨¦ lo stesso Salvadori, n¨¦ Maurice Trintignant riuscirono a rimuovere lo zero nella casella del punteggio. Uno scenario sicuramente non prevedibile per la ¡°nuova¡± Aston Martin che si affaccia in F1. La base di partenza ¨¨ decisamente affidabile e l'esperienza di un quattro volte campione del mondo come Sebastian Vettel, unita alla velocit¨¤ del compagno Lance Stroll, pu¨° fare la differenza.
ALTI E BASSI
¡ª ?Non si tratta dell'unica ¡°supercar¡± ad aver tentato l'avventura nel circus. Porsche, infatti, si ¨¨ fatta largo tra il 1959 e il 1964 ottenendo poche gioie. Significativo il terzo posto nella classifica costruttori del '61, mentre nella stagione seguente conquist¨° una pole position al Nurburgring e la prima vittoria a Rouen con Dan Gurney. In Francia lo statunitense si impose rifilando un giro al secondo e due tornate al terzo classificato. In generale and¨° meglio da fornitore, quando support¨° la McLaren di Niki Lauda e Alain Prost, che conquist¨° tre titoli piloti e due costruttori tra il 1984 e il 1986. Bilancio simile per Jaguar, entrata in F1 nel 2000, anche se il marchio era sotto l'egida Ford. In cinque stagioni il miglior risultato fu il podio di Eddie Irvine a Monza, quando fece festa insieme alla Ferrari, sua ex scuderia.
LAMBO
¡ª ?Nemmeno per Lamborghini, l'avventura nella Formula pi¨´ famosa si rivel¨° semplice. Nel biennio 1989-90 il costruttore italiano forn¨¬ i motori alla Larrousse prima e alla Lotus poi. Il miglior risultato fu un terzo posto del giapponese Aguri Suzuki nel GP di casa. Quindi nel '91 la scelta di creare un proprio team, la Lambo-Lamborghini, ma i piloti Nicola Larini ed Eric Van der Poele concludono la stagione senza alcun punto. Da l¨¬ la decisione di tornare a fornire motori a Minardi e Larrousse per altri due anni, conclusi con l'accordo sfumato sul pi¨´ bello con la McLaren di Ayrton Senna.
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