Anatomia di un disastro: gomme e Red Bull aggressiva. Così la Ferrari è andata in tilt a Monaco

Il “pasticcio reale” della Ferrari a Montecarlo è stata una ferita per Charles Leclerc, privato della vittoria tanto desiderata nella gara di casa, e una delusione per i tifosi della rossa. Il presidente John Elkann ha cercato di consolare il pilota monegasco, che non riusciva a darsi pace, e dopo la gara è uscito contrariato dall’hospitality lasciando il circuito. Era amareggiato anche il team principal Mattia Binotto, che ha ammesso con franchezza che due sbagli nella strategia sono costati il successo a Leclerc, partito in pole position e finito dietro al vincitore Sergio Perez, al compagno di squadra Carlos Sainz e al rivale Max Verstappen, che ora lo precede di 9 punti nella classifica mondiale. La scuderia di Maranello ha sprecato un’occasione d’oro. Aveva due macchine in prima fila al via, su un tracciato dove è impossibile sorpassare, ma ha regalato il trionfo alla Red Bull. La pioggia e la pista che poi si andava rapidamente asciugando hanno complicato lo scenario creando più variabili. Ma è stata la tattica aggressiva della Red Bull a mandare in confusione gli uomini in rosso, quando al 16° giro ha richiamato Perez ai box per passare dalle gomme rain alle intermedie, sparigliando le carte.?