L'ex presidente della Fia, morto suicida, ¨¨ stato vittima di tanti stereotipi. Dai genitori con simpatie naziste allo scandalo sessuale, ma con Ecclestone ha spinto la F1 verso la modernit¨¤? ?
Ci vuole coraggio per mettere fine alla propria esistenza con un colpo di fucile. E a Max Mosley (1940-2021) il coraggio non ¨¨ mai mancato. Quello di esporsi in prima persona, di manifestare idee controcorrente come quella volta che in Giappone improvvis¨° una conferenza stampa per spiegare perch¨¦ secondo lui per ridestare interesse nella F1, fiaccata dal ciclo vincente di Michael Schumacher, si sarebbe dovuto invertire lo schieramento di partenza, facendo scattare i pi¨´ bravi dal fondo. Sulla sua figura si ¨¨ detto e scritto tanto, spesso lasciandosi influenzare da pregiudizi.
INNAMORATO DELLE CORSE -?Gentile nei modi, capace di esprimersi bene in francese ma anche in italiano, era un avvocato innamorato delle corse. Spesso criticato per le sua famiglia di origine - il padre Oswald era stato il capo del partito fascista inglese e la madre persino fanatica di Hitler (i due si erano sposati segretamente nella casa? di Joseph Goebbels, con il Fuhrer a fare da testimone) - in realt¨¤ Mosley era laburista. E si era circondato anche da presidente della Fia (dal 1993 al 2009) dell'intellighenzia del partito dei lavoratori inglese. Per un paio di anni il capo del collegio dei commissari era stato Alan Donnelly, gi¨¤ parlamentare europeo: ¨¨ stato lui a scrivere la lettera con la quale David Milliband nel 2013 rassegn¨° le dimissioni da leader del partito. Ma laburista ¨¨ anche Richard Woods, sotto la sua presidenza portavoce della Fia. Mosley era legato anche a John Smith leader del partito sino alla sua prematura scomparsa nel 1994 per un attacco di cuore.?
I FANTASMI DEL PASSATO -? Questo non imped¨¬ comunque a Mosley di non rinnegare mai le sue origini (in Gran Bretagna per anni circol¨° l'immagine di una rissa alla quale prese parte durante un comizio paterno, ma ha sempre sostenuto che lo fece solo per difendere appunto il padre).?Max non ha goduto mai di una buona stampa a casa sua: quella sportiva negli anni dei successi di Schumacher, gli rimproverava di avere sempre un atteggiamento accondiscendente con il team del Cavallino (Fia divenne l'acronimo di Ferrari International Assistance o Aid). Eppure fu sotto la sua guida? che la Fia? pun¨¬ severamente Michael per il contatto con Jacques Villeneuve a Jerez '97, estromettendolo dalla classifica finale. Quando il News of the Word pubblic¨° i fotogrammi delle prostituite che lo scudisciavano, non si eccliss¨°, resistette con caparbiet¨¤ oltre ogni ragionevole opportunit¨¤ alle pressioni per costringerlo a dimettersi, sostenendo che i suoi comportamenti sessuali appartenevano alla sfera privata (vinse la causa contro il tabloid di Murdoch).
ERA MARCH - ?Pilota di modesto livello - aveva corso con la Formula 2 di Frank Williams - Mosley aveva partecipare a una cordata di trentenni che diede vita alla March. Mosley si occupava della parte commerciale, Alan Rees era il direttore sportivo, Graham Coaker,? ?guidava la produzione, e Robin Herd, il tecnico, dalla cui matita usc¨¬ ad esempio la 711 o pesce martello . La Casa, con sede a Bicester, fondata nel 1969 (ha cessato l'attivit¨¤ nel 1992)? ha colto 3 vittorie in F1 su 197 GP disputati, con un terzo posto nel Mondiale del 1970 quando a far correre la 701 era la scuderia di Ken Tyrrell con Jackie Stewart e Francois Cevert alla guida.?
SICUREZZA -?Frequentando le piste era diventato amico di Bernie Ecclestone, che lo volle accanto a s¨¦ come legale alla nascita della Foca, l'associazione dei costruttori. Con Bernie, Mosley ha reso la F1 uno sport moderno. E da presidente ha snellito e sburocratizzato la Fia. Ma soprattutto a lui si deve la normativa Ncap, che ha contribuito a rendere le auto che guidiamo pi¨´ sicure.??
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