la storia
Schumacher, la caduta e il dramma: cosa ¨¨ successo a Meribel
Il bianco e il nero; il sole della neve e il buio dell'oscurit¨¤. Il 29 dicembre 2013 cambia per sempre il corso della vita di Michael Schumacher, uno dei pi¨´ grandi piloti della storia della F1, amatissimo dai tifosi ferraristi, grati al tedesco per aver riportato Maranello in cima al mondo con cinque mondiali piloti (consecutivi) e 72 vittorie. In quel giorno il sette volte iridato si sta godendo una giornata di sci sulle nevi francesi di Meribel con il figlio Mick, allora 14enne e ora all'Alfa Romeo, e un gruppo di amici. Quelle piste Schumi le conosce a memoria, l¨¬ ha uno chalet dove va spessissimo, e le condizioni meteo sono ottime, ma all'incrocio fra due piste 'normali', la Chamois (rossa, di media difficolt¨¤) e la Biche (blu, facile) alle ore 11.07 il destino presenta il suo conto. Drammatico.
l'incidente e i soccorsi
¡ª ?Schumacher va oltre il limite della pista, non ripida, l¨¬ dove alla neve battuta si sostituisce quella fresca, delimitata da dei semplici bastoni, con una velocit¨¤ definita "appropriata" dagli investigatori francesi e impatta su una roccia poco visibile. L'urto lo fa catapultare in avanti, fino a colpire con la testa un'altra roccia. ? il colpo fatale. Michael ha il casco, con una telecamera montata sopra, ma la sua protezione pu¨° poco per la portata dell'impatto. Il tedesco ¨¨ immediatamente soccorso: le sue condizioni sono serie. Arriva l'elisoccorso che lo porta, prima all'ospedale di Moutiers, poi, alle 12.40, a quello di Grenoble, pi¨´ strutturato per lesioni alla testa. La situazione appare drammatica, quasi senza scampo.
quadro clinico critico
¡ª ?Schumacher supera un arresto cardiaco e soffre di emorragia cerebrale: viene operato due volte per ridurre la pressione endocranica e tenerlo in vita, mentre attorno all'ospedale si forma un cordone di tifosi e appassionati che si accampano numerosi per manifestare il loro sostegno con striscioni e bandiere, soprattutto il 3 gennaio, il compleanno del campione. Fuori si freme e prega, dentro si fa l'impossibile per gestire un quadro clinico critico e si erige un muro di silenzio assoluto sulle condizioni di Schumi. Le uniche notizie ufficiali arrivano dalle conferenze stampa dei medici che impongono, d'intesa con la famiglia, un cordone strettissimo di riservatezza per tutelare la privacy del campione.
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le cure a casa e il riserbo
¡ª ?Schumi ¨¨ grave, ha un danno assonale diffuso, supera un'infezione polmonare, resta quattro settimane in coma artificiale, da cui viene gradualmente fatto uscire, per poi passare altri mesi in rianimazione ed essere trasferito, a giugno 2014, in un centro universitario di Vaud, in Svizzera, specializzato nel recupero neurologico. Le condizioni di Schumacher restano gravi, il riserbo domina, alimentando anche speculazioni di ogni tipo, ma a settembre 2014 si intravede un raggio di sole: il campione viene trasferito nella sua villa di Gland, allestita come un ospedale e con uno staff medico specializzato, per fornirgli le cure indispensabili. Al fianco di Schumi l'instancabile moglie Corinna, la storica portavoce Sabine Kehm e Jean Todt, l'ex presidente della Fia e amicissimo del pilota, vero sergente nel difenderne la privacy.
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Sciacallaggio e cure
¡ª ?A 8 anni di distanza il mistero sulle reali condizioni di Schumacher resta: pare sia vigile e possa seguire quello che accade attorno a s¨¦ con lo sguardo, ma quello che filtra arriva con il contagocce. Nel mezzo, ecco una fondazione nata a suo nome per finalit¨¤ benefiche, un documentario su Netflix sulla sua vita e tantissimo affetto, ma pure il vile sciacallaggio con furto delle sue cartelle cliniche, foto rubate da droni a sorvolare la villa, indiscrezioni sempre smentite e gli spostamenti, segretissimi e blindati, a Parigi, a settembre 2019, all'ospedale europeo Georges Pompidou, per cure con cellule staminali.
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silenzi e misteri
¡ª ?La realt¨¤, a quanto si ¨¨ potuto ricostruire, tratteggia un quadro difficilissimo. Quello di un Michael Schumacher non in pericolo di vita, ma molto dimagrito, con un danno cerebrale che ne compromette la capacit¨¤ di coscienza e movimento, ma pure seguito da un'equipe di molte pesone che lo assistono con fisioterapia quotidiana e cure volte a migliorare lo scenario e infondere speranza. Il silenzio per¨° domina su tutto: un mistero fitto come l'oscurit¨¤ che, 8 anni dopo, purtroppo avvolge ancora il destino di Schumi. Un campione da cavallo bianco avvolto in un opprimente tormento nero.
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