L’arcivescovo racconta alla stampa tedesca l’incontro col pilota nell’estate del 2016: “La famiglia il nido di cui ha bisogno”
Il volto di Michal Schumacher ¨¨ “diventato un po’ pi¨´ pieno”. Lo ha detto in un’intervista a Bunte l’arcivescovo e prefetto della Casa Pontificia Georg G?nswein, braccio destro di Papa Ratzinger e prefetto della casa Pontificia. L’uomo di chiesa ha descritto l’incontro avvenuto col campione nell’estate 2016, a meno di tre anni dall’incidente che il tedesco ebbe sugli sci il 29 dicembre 2013 a Meribel, in seguito al quale entr¨° in coma e da cui non si ¨¨ pi¨´ ripreso.
discrezione —
“Ero seduto di fronte a lui, gli tenevo entrambe le mani e lo guardavo. Il suo viso resta quella che tutti noi conosciamo, solo un po’ pi¨´ pieno. Sente l’amore delle persone intorno, che si prendono cura di lui e grazie a Dio lo tengono lontano dall’eccessiva curiosit¨¤ della gente. Una persona malata ha bisogno di discrezione e comprensione. La famiglia ¨¨ un nido protettivo di cui Michael ha assolutamente bisogno. Sentirli vicino ¨¨ fondamentale. Sua moglie ¨¨ l’anima della famiglia. In questo periodo natalizio, prego spesso per Michael Schumacher e la sua famiglia. Il Natale ¨¨ la festa della nascita di Cristo, l’incarnazione dell’amore divino”.
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