Nel 2013 l’incidente sugli sci che ¨¨ costato il coma al tedesco che il 3 gennaio raggiunger¨¤ il traguardo del mezzo secolo di vita. Liberty Media lo celebra con una settimana di contenuti sui social, il Museo Ferrari apre una mostra a lui dedicata
La Formula 1 non dimentica Michael Schumacher. C’¨¨ sempre un velo di tristezza quando si avvicina il 29 dicembre, il giorno in cui, 5 anni fa, il pilota pi¨´ vincente della storia della Formula 1 (91 GP e 7 Mondiali) cadde sulle nevi di Meribel, in Francia, e si fer¨¬ gravemente alla testa, riportando danni cerebrali dai quali purtroppo non si ¨¨ ancora ripreso e contro i quali sta lottando in una difficilissima riabilitazione nella villa svizzera di famiglia. Pochi giorni dopo, il 3 gennaio, Michael compir¨¤ 50 anni, una data fortemente simbolica per un uomo che le vittorie e il dolore hanno reso ancora pi¨´ icona, non solo ai tifosi della Formula 1.
le iniziative —
Il giorno del suo compleanno, a Maranello, il Museo Ferrari aprir¨¤ una mostra speciale a lui dedicata “come celebrazione e come segno di gratitudine per il pilota di Cavallino pi¨´ Rampante di sempre”. La Mercedes, l’ultima scuderia con cui Schumacher ha corso prima del ritiro nel 2012, avr¨¤ alcune delle sue vetture esposte al museo di Stoccarda. Inoltre Liberty Media dedicher¨¤ per una settimana numerosi contenuti sul campione sulle sue piattaforme social.
la privacy — L’assenza di notizie sulle condizioni di salute del campione ha scatenato una morbosa caccia all’indiscrezione, al punto che tutto quanto filtra dalla Svizzera in proposito diventa una notizia da rilanciare. La portavoce Sabine Kehm, che ha seguito Michael durante la carriera e ora assiste il figlio Mick, fresco vincitore dell’Europeo di Formula 3, custodisce gelosamente la privacy della famiglia: “I media non hanno mai parlato della vita privata di Michael e Corinna - ha detto alla Reuters - quello ¨¨ uno spazio privato. Un giorno mi disse che non voleva essere cercato per un anno, che voleva scomparire. Credo che il suo sogno fosse quello di riuscirci un giorno, ¨¨ per questo che proteggo quello che ¨¨ un suo desiderio non lasciando trapelare nulla”.
la privacy — L’assenza di notizie sulle condizioni di salute del campione ha scatenato una morbosa caccia all’indiscrezione, al punto che tutto quanto filtra dalla Svizzera in proposito diventa una notizia da rilanciare. La portavoce Sabine Kehm, che ha seguito Michael durante la carriera e ora assiste il figlio Mick, fresco vincitore dell’Europeo di Formula 3, custodisce gelosamente la privacy della famiglia: “I media non hanno mai parlato della vita privata di Michael e Corinna - ha detto alla Reuters - quello ¨¨ uno spazio privato. Un giorno mi disse che non voleva essere cercato per un anno, che voleva scomparire. Credo che il suo sogno fosse quello di riuscirci un giorno, ¨¨ per questo che proteggo quello che ¨¨ un suo desiderio non lasciando trapelare nulla”.
le visite a casa —
Recentemente il presidente della Fia Jean Todt, grande amico della famiglia Schumacher, ha fatto sapere di aver visto il GP del Brasile in tv a casa di Michael e il team principal della Mercedes Toto Wolff ha dichiarato che “la Mercedes attuale deve molto dei suoi successi alla sua consulenza e che pensiamo molto a lui, sperando che si rimetta il pi¨´ in fretta possibile”. Recentemente l’arcivescovo Georg Ganswein ha dichiarato alla rivista tedesca Bunte di aver visitato Schumacher nel 2016: “Mi sono seduto di fronte a lui, gli ho tenuto le mani e l’ho guardato. La sua faccia ¨¨ proprio come la conosciamo, la tipica faccia di Michael Schumacher. Solo un po’ ‘pi¨´ pieno’. Sente che le persone amorevoli sono intorno a lui e si prendono cura di lui e, grazie a Dio, tengono lontano il pubblico troppo curioso. Un uomo che ¨¨ malato ha bisogno di discrezione e comprensione”.
Gasport
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