Le due serie hanno corso entrambe nel Principato: tecnicamente le monoposto non si possono accostare, ma nella ricerca di spettacolo non mancano elementi di ispirazione
Adesso che ci hanno corso tutte e due nel giro di pochi giorni, qualche ragionamento su Formula 1 e Formula E a Montecarlo ¨¨ quasi d¡¯obbligo. Non un confronto, perch¨¦ non avrebbe senso, pi¨´ che altro una riflessione e magari qualche spunto che possa essere utile. Pi¨´ una curiosit¨¤: tutte e due le gare di Monaco lanciano in testa un pilota olandese: Max Verstappen per la prima volta in carriera capolista in Formula 1 e Robert Frijns in vetta alla Formula E. Considerando che sabato alla 500 Miglia di Indianapolis partir¨¤ in prima fila Rinus Veekay, non ¨¨ un brutto momento per essere appassionati di automobilismo, in Olanda. Non ¨¨ un confronto perch¨¦ tra la pole di Charles Leclerc (1¡¯10¡±346) e quella di Antonio Felix Da Costa (1¡¯31¡±317) ballano 21¡±, un¡¯era geologica. Ed ¨¨ vero che la versione integrale del circuito per la Formula E aveva un paio di modifiche (alla Santa Devota e all¡¯uscita del tunnel) che lo rallentavano un po¡¯, ma il divario rimane abissale.
Differenze tecniche
¡ª ?Non si possono per¨° confrontare auto con 250 kW, l¡¯equivalente di 340 cavalli circa, con altre che ne hanno sostanzialmente il triplo. E non ¨¨ tutto: l¡¯aerodinamica in Formula E ¨¨ molto pi¨´ approssimativa, il carico ¨¨ minimo. E mentre in Formula 1 nel corso del fine settimana un pilota utilizza una decina di treni gomme, il suo collega di Formula E ne ha uno, che non ¨¨ nemmeno di pneumatici slick. Per contro, come era prevedibile, in Formula 1 c¡¯¨¨ stato un numero tale di sorpassi per cui per andare ad eguagliare quelli visti in Formula E (in soli 26 giri¡) servirebbero un ventina di edizioni del GP. La stazza delle attuali auto della Formula 1 non permette pi¨´ nemmeno di provarci. E certo no, non ¨¨ immaginabile di poter fare senza Montecarlo, ma senza nemmeno pi¨´ i tentativi di sorpasso lo spettacolo diventa davvero misero.
Cambi di posizione
¡ª ?Domenica scorsa abbiamo intuito cambi di posizione che hanno riguardato Sergio Perez e battaglie tra Sebastian Vettel e Pierre Gasly, senza tuttavia che la regia internazionale sia riuscita a farceli vedere. L¡¯unico ammirato ¨¨ stato quello di Mick Schumacher sul socio di Haas Nikita Mazepin al primo giro (quando si sono scambiati un paio di volte la posizione anche Antonio Giovinazzi e Esteban Ocon, a loro volta non visti¡). In Formula E il numero di sorpassi ¨¨ ignoto. Incalcolabile. Ci sono stati otto cambiamenti solo in testa, che hanno coinvolto tre piloti e cio¨¨, oltre al vincitore Antonio Felix Da Costa (DS-Techeetah), anche Mitch Evans (Jaguar) e Robert Frijns (Virgin). Il sorpasso per la vittoria ¨¨ arrivato nell¡¯ultimo giro, quello per il secondo posto sotto la bandiera.
Incertezza
¡ª ?Un po¡¯ pi¨´ di incertezza che in Formula 1 c¡¯¨¨ stata, diciamo. Ovvio che non possa essere questo il solo metro. L¡¯adrenalina per i guardrail sfiorati da Verstappen e dagli altri, in gara e ancora di pi¨´ sabato in qualifica, ¨¨ un¡¯altra cosa. E va tenuto in conto che tanti dei sorpassi della Formula E sono stati causati dall¡¯Attack Mode, cio¨¨ dall¡¯obbligo che ogni pilota aveva due volte nel corso della gara di allargare la traiettoria alla curva del Casin¨° per andarsi a prendere il surplus di energia. E non si possono certo immaginare soluzioni del genere in Formula 1. Per¨° da un lato ¨¨ vero che la Formula 1 dovr¨¤ studiare qualche innovazione, la Qualifica Sprint ¨¨ un tentativo; dall¡¯altro la Formula E nel 2023 presenter¨¤ le auto Gen3 che promettono performance molto pi¨´ elevate. Ma non ¨¨ questo. ? che, come ha detto lo stesso campione in carica nonch¨¦ vincitore di Montecarlo, Antonio Felix da Costa, da noi intervistato nell¡¯ambito di Gazzetta Motori Days: ¡°Non funziona comparare la Formula 1 e la Formula E. La Formula E ha fatto scelte diverse: in primis deve dimostrare che le auto elettriche sono sexy, efficaci, performanti. Il tutto in un ambito di sostenibilit¨¤. Da qui la politica per esempio di utilizzare un solo treno di gomme. E poi c¡¯¨¨ il bilanciamento dei valori, attraverso le tante parti in comune e col sistema di qualifica che riequilibra sempre tutto. Infine c¡¯¨¨ l¡¯aspetto dello show, l¡¯attack Mode, il Fanboost¡±. ? una filosofia diversa. Incompatibile con la tradizione che la Formula 1 giustamente perpetra. Ma che magari alla stessa Formula 1 potrebbe ispirare qualche idea.
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