formula 1
GP di Abu Dhabi: i segreti del circuito di Yas Marina
Negli ultimi anni il calendario del campionato mondiale di Formula 1 si ¨¨ sempre chiuso negli Emirati Arabi Uniti col Gran Premio di Abu Dhabi. Si disputa dal 2009, sul circuito Yas Marina. La classifica ha poco ancora da definire. LĄŻaritmetica dice che in palio cĄŻ¨¨ ancora il terzo posto tra i piloti, dove Max Verstappen ha un consistente vantaggio di 11 punti su Charles Leclerc. Fra i costruttori invece la Toro Rosso nutre ancora qualche possibilit¨¤ di scavalcare la Renault al quinto posto, otto punti dividono le due scuderie. Il tracciato emiratino mette tradizionalmente a durissima prova i freni, mentre premia chi ottiene il miglior equilibrio aerodinamico tra i due lunghi rettilinei e le numerose curve lente. Poich¨Ś la gara si svolge fra il tramonto e lĄŻinizio della serata, cĄŻ¨¨ unĄŻampia escursione termica, fino a 15 gradi di differenza tra la partenza e la bandiera a scacchi. Questo ¨¨ un altro fattore di difficolt¨¤ per la gestione di freni e pneumatici. Non dovrebbero invece essere sottoposti a particolari sollecitazioni motori a benzina e gruppi ibridi, se non per lĄŻusura derivante dal trovarsi allĄŻultimo gran premio. La Ferrari qui non ha mai vinto, la Red Bull solo in epoca aspirata, mentre tutti i gran premi dellĄŻera ibrida sono stati vinti dalla Mercedes.
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GRAN PREMIO DI ABU DHABI: IL CIRCUITO DI YAS MARINA
ĄŞ ?La pista di Yas Marina ¨¨ stata progettata dalla stessa mano di tutti i tracciati moderni, cio¨¨ lĄŻingegnere tedesco Hermann Tilke. ? composta da 21 curve ed ¨¨ lunga 5.554 metri. Il primo Gran Premio si ¨¨ svolto nel 2009 e a quellĄŻedizione risale il record della pista, uno dei sette ancora appartenenti allĄŻera dei motori aspirati. Il miglior tempo appartiene a Sebastian Vettel, ottenuto sulla Red Bull-Renault con 1ĄŻ40Ąą279.
Ci sono due rettilinei su cui si pu¨° attivare lĄŻala mobile Drs: il primo ¨¨ tra le curve 7 e 8 (un allungo di ben 1,2 km), mentre il secondo ¨¨ situato subito dopo, nel tratto che unisce le curve 10 e 11. Un punto particolarmente impegnativo, dove probabilmente si fa la differenza tra un ottimo giro e una prestazione rovinata, ¨¨ fra le curve medio-veloci 15 e 17, in fondo al quale si deve frenare violentemente quando la vettura ancora ¨¨ sottoposta a parte della forza laterale per la curva precedente.
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ABU DHABI, FRENI IN FIAMME
ĄŞ ?Alla Brembo fanno notare che Yas Marina ¨¨ uno dei circuiti pi¨´ impegnativi per lĄŻimpianto frenante. I tecnici della casa italiana lo classificano con lĄŻindice di difficolt¨¤ 5, il pi¨´ duro. Innanzitutto perch¨Ś la temperatura ambientale varia parecchio nel corso della gara, come pocĄŻanzi indicato. Si parte col sole, dopo 20 minuti comincia il tramonto e negli ultimi 75 minuti la corsa si disputa sotto lĄŻilluminazione artificiale. Di conseguenza cambiano molto le prestazioni dei freni. I problemi sono sempre i soliti e vanno a braccetto: smaltimento del calore e usura del materiale dĄŻattrito. Durante il gran premio si utilizza il pedale del freno per il 19% del tempo (17 minuti in totale). I punti pi¨´ impegnativi per lĄŻimpianto frenante sono tre: al termine della curva 5, dove la decelerazione raggiunge 5,2 g e il pilota spinge sul pedale per 1,76 secondi con una carico di 117 kg; al termine del rettilineo che conduce alla curva 8, dove in 125 metri le monoposto decelerano da 338 ad 83 km/h, la forza negativa arriva a 5,6 g e il pilota spinge il pedale con un carico di 186 kg per 2,57 secondi; infine alla curva 11, decelerazione di 5 g, carico di 155 kg e tempo di frenata 2,38 secondi.
YAS MARINA, LE GOMME
ĄŞ ?Le mutevoli condizioni della temperatura rendono problematica anche lĄŻinterpretazione del rendimento delle gomme, le quali per questo si comportano in modo diverso dal solito. Sar¨¤ quindi ancora pi¨´ delicata e decisiva la scelta strategica da parte delle squadre. La Pirelli ha portato ad Abu Dhabi le sue mescole pi¨´ morbide: le bianche dure C3, le gialle medie C2 e le rosse morbide C5. Ma si tratta di pneumatici pi¨´ duri rispetto a quelli del 2018. Il circuito, caratterizzato da asfalto abbastanza liscio e tante curve medio-lente a cui le monoposto rispondono con elevato carico aerodinamico, accentua lo stress su trazione e frenata piuttosto che sui carichi laterali. Mediamente le squadre scelgono di effettuare una sola sosta.
Per quanto riguarda le scelte di team e piloti, solo la Red Bull ha adottato le stesse mescole tra i due; quindi sia Verstappen che Albon avranno a disposizione un treno di bianche, tre di gialle e nove di rosse. Alla Ferrari, Vettel ha scelto un set di bianche, quattro di gialle e otto di rosse; Leclerc invece si ¨¨ orientato su sue bianche, tre gialle e otto rosse. Alla Mercedes Lewis Hamilton ha scelto le stesse mescole di Leclerc, mentre Valtteri Bottas ha adottato la stessa scelta di Vettel.
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