Formato Sprint, DRS attivo un giro prima, tempi di ricorso: le novità alle regole F1 del 2024

Con il regolamento tecnico congelato, le monoposto non cambieranno: le modifiche più importanti del Mondiale al via riguarderanno le gare Sprint e l'attivazione dell'ala mobile

Dal punto di vista regolamentare le monoposto di Formula 1 del 2024 saranno in continuità con il 2023, secondo la precisa linea di indirizzo che vuole la prossima rivoluzione tecnica a partire dal 2026. Il cambiamento più "vistoso" per il pubblico riguarda il formato dei 6 weekend Sprint, che dovrebbero vedere le qualifiche per la gara corta cambiare programmazione passando al venerdì (il condizionale è d'obbligo perché l'ufficialità si avrà solo prima dell'inizio del campionato). Ci saranno poi anche alcuni cambiamenti meno vistosi. Ecco in breve le novità 2024.?

sprint race

Cambia il format dei weekend Sprint. Il venerdì Libere 1 e qualifiche per la Sprint. Sabato la Sprint Race e le qualifiche per il GP. Domenica la gara.

power unit

L'anno scorso i team potevano impiegare prima di incorrere in penalità, quattro motori a combustione interna (ICE), unità motogeneratrice – termica (MGU-H), unità motogeneratrice – cinetica (MGU-K) e turbocompressore (TC) prima di prendere una penalità in griglia. Per 2024 e 2025 è confermato il limite a 4 unità. Per centralina (CE) e pacco batterie (ES) il limite è di 2 unità per tutta la stagione.

tempi di ricorso

Cambia il tempo di ricorso contro una decisione o una situazione di gara: mentre prima si avevano 14 giorni, ora i team avranno 96 ore (4 giorni), sempre in presenza di “elementi significativi e rilevanti che non erano disponibili al momento della decisione”. I team ricorrenti dovranno versare una cauzione (che sarà restituita in caso di vittoria) e gli elementi significativi e rilevanti dovranno essere portati già al momento del ricorso, e non solo in giudizio.

drs

L’ala mobile è attivabile dopo un giro dalla partenza della gara (non più due) o dalla ripartenza dopo Safety Car.?

multe

Team e piloti potranno essere sanzionati fino a 1 milione di euro (il tetto era di 250 mila euro).