Lo chef pi¨´ famoso del pianeta, chiamato dalla Ferrari per riaprire il ristorante Il Cavallino, e il rapporto con Maranello: "Da bambino correvo in piazza per Villeneuve. Schumi-Todt coppia unica. Domenicali grande, chiss¨¤ che non torni in rosso... Sainz? Il primo a cui ho scritto dopo l'Australia". E sar¨¤ a Imola a tifare
In fondo ¨¨ tutto qui. Ą°Quello che facciamo in cucina ¨¨ esattamente quello che fa la Ferrari quando costruisce le sue spotive. Prendiamo il meglio del passato, guardandolo in chiave critica e mai nostalgica, e lo portiamo nel futuroĄą. Non ¨¨ una frase ad effetto, ¨¨ la Visione: Massimo Bottura odia la nostalgia, vive sempre un passo avanti. Solo lui, modenese doc, poteva far rivivere il mito del Cavallino, il ristorante a Maranello che ha ospitato per decenni il pranzo quotidiano di Enzo Ferrari. EĄŻ diventata una trattoria moderna, curatissima, dove si mangia bene: cucina modenese, emiliana, italiana. "A meno di un anno dallĄŻapertura, ¨¨ andata meglio di quanto mi aspettassi ma non ¨¨ questione di conti in ordine, tanto pi¨´ che mi stanno chiedendo di replicarlo nel mondo. Volevo un locale inclusivo e non esclusivo, per la nostra gente: quella che lavora in stabilimento, quella di Sassuolo e Fiorano. Vengono per il piacere di stare insieme e divertirsi. Bellissimo".