I caschi, i modellini, gli oggetti appartenuti al tre volte iridato sono di propriet¨¤ di un collezionista di Asti. Tutto il materiale, dal valore di 300.000 euro, ¨¨ stato recuperato dai carabinieri. Arrestati i tre responsabili
Rubate e ritrovati i cimeli di Ayrton Senna. Negli anni un appassionato astigiano, Claudio Giovannone, aveva messo insieme una importante collezione del suo idolo tre volte campione del mondo di F1 scomparso a Imola il 1 maggio 1994. Tute indossate nelle gare, bandiere autografate, diverse collezioni di modellini in scala delle monoposto e svariati oggetti da lui posseduti in vita. Giovannone teneva questi beni, il cui valore ¨¨ stimato in 300 mila euro, nella sua seconda casa a Isola d¡¯Asti. Durante l¡¯emergenza covid-19 non ci era pi¨´ andato. Nei giorni scorsi alcuni vicini avevano visto una macchina sospetta di colore rosso aggirarsi in zona, avvertendo l¡¯uomo, che giunto presso l¡¯abitazione la sera dell¡¯11 luglio, la trovava razziata di tutto.

Collezione benefica
¡ª ?La beffa ¨¨ stata doppia, poich¨¦ i cimeli venivano utilizzati per scopi benefici, in quanto l¡¯uomo era un collaboratore dell¡¯istituto Ayrton Senna che opera in Brasile a favore dei bambini poveri, e per questo motivo organizzava mostre benefiche per la raccolta fondi, l¡¯ultima ad Asti proprio nel 2019, nel 25¡ã anniversario della scomparsa di Ayrton.

Refurtiva recuperata e ladri arrestati
¡ª ?Sono stati i carabinieri, intervenuti per il sopralluogo, a individuare gli autori del furto e recuperare l¡¯intera refurtiva. Durante i rilievi, i militari hanno visto sopraggiungere da una strada sterrata a fari spenti una macchina identica a quella inizialmente descritta dai testimoni. I carabinieri sono andati cos¨¬ incontro all¡¯auto dei sospettati che, per sfuggire all¡¯arresto, si sono dati alla fuga ma, dopo un breve inseguimento, sono stati fermati. Fortunatamente la collezione di cimeli ¨¨ stata ritrovata a Canelli, ed ¨¨ scattata l¡¯ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due uomini: si tratta di un 30enne di Manduria (Taranto) e di un 32enne di Rivoli nel Torinese. Sono tuttora in corso le indagini per ricostruire il possibile canale di riciclaggio della preziosa merce, interamente restituita al proprietario.
Gazzetta dello Sport
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