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F1, maledizione Red Bull: unica senza doppiette nella classifica Piloti
La crescita esponenziale di Red Bull nella seconda parte di stagione ha frenato i sogni di gloria di Charles Leclerc in F1. Netto il divario da un Max Verstappen praticamente perfetto. Tuttavia ad Abu Dhabi, ultimo round del 2022, il monegasco della Ferrari si ¨¨ preso una piccola rivincita contro il team austriaco. La beffa a Sergio Perez nella lotta per il titolo di vice campione del mondo impedisce alla scuderia di Christian Horner di realizzare quella doppietta sempre sfumata quando il titolo ha preso la strada di Salisburgo. Un'eccezione tra le dinastie in F1.
maledizione
¡ª ?Red Bull, infatti, ha sempre festeggiato con un solo pilota. Sebastian Vettel ha rotto il ghiaccio nel 2010, alla sesta stagione della scuderia in questo campionato. Il tedesco si ¨¨ ripetuto nei tre anni seguenti, ma il compagno di squadra Mark Webber si ¨¨ piazzato al massimo terzo tra 2010, 2011 e 2013. Una situazione simile a quella di Perez fino a questo momento.?
i precedenti
¡ª ?Red Bull pu¨° consolarsi pensando al passato che offre tre esempi simili. Il primo nel 1962. La Brm vince il titolo Costruttori e Piloti grazie a Graham Hill. Ma la seconda guida Richie Ginther termina solamente ottavo. Il secondo caso negli anni '70 con la Tyrrell, per tre volte vincitrice con Jackie Stewart, ma mai capace di piazzare l'uno-due. L'ultimo nel 2005 e nel 2006: la Renault vince i Mondiali con Fernando Alonso, ma Giancarlo Fisichella raccoglie un quinto e un quarto posto.
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dinastia
¡ª ?La grossa differenza tra questi precedenti e la situazione di Red Bull sta nel momento della scuderia austriaca. Con sei titoli Piloti e cinque Costruttori, il colosso stacca nettamente Renault, Tyrrell e Brm, ponendosi allo stesso livello di team storici come Mercedes (15 centri complessivi), Williams (a quota 16), McLaren (20 campionati) e Ferrari (31 sigilli). Ma ognuna di queste dinastie sportive ha almeno una doppietta iconica da vantare: da Piquet-Mansell a Senna-Prost, da Hamilton-Rosberg a Schumacher-Barrichello, giusto per citare i pi¨´ celebri. A Red Bull non resta che riprovarci nel 2023. Ferrari e Mercedes permettendo.
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