la storia
F1, Gasly truffato in Uganda: ¡°Uno sponsor prometteva soldi, invece...¡±
Raggiungere la F1 ¨¨ il sogno di moltissimi giovani piloti. E, pur di riuscire almeno a prendere parte al Mondiale, c'¨¨ chi ¨¨ disposto davvero a tutto, a costo di incappare in brutte sorprese. Anche Pierre Gasly ha vissuto questa fase nella sua carriera, sperimentando sulla propria pelle il prezzo dell'inesperienza. Come ha raccontato nel corso della conferenza stampa nell'ultimo GP stagionale ad Abu Dhabi.
GASLY, LA TRUFFA ? SERVITA
¡ª ?Il francese, che dall¡¯esordio in F1 nel 2017 ¨¨ sempre rimasto in orbita Red Bull (con Toro Rosso e AlphaTauri), ha raccontato cosa gli ¨¨ capitato nel 2016: ¡°Per partecipare alla stagione in GP2 con Prema avevo bisogno di alcuni sponsor e un certo budget. Cos¨¬ andai in Uganda per conoscere una persona che diceva di volermi aiutare. Decisi di partire anche se c'era il rischio di disordini sociali, dato che si era in pieno periodo elettorale¡±. Ma, una volta arrivato nel Paese africano, ecco l'amara sorpresa: ¡°Affrontai un volo di 12 ore per incontrare uno sconosciuto, che purtroppo non si present¨° mai. E quindi non ricevemmo alcun soldo¡±. Una vera beffa per Gasly e per la madre che lo aveva accompagnato.
GASLY, LA LEZIONE
¡ª ?Nonostante l'enorme delusione, Pierre ha ammesso di aver comunque tratto un insegnamento dalla disavventura: ¡°Ho temuto che non saremmo mai tornati in Europa. Ma ci¨° che pi¨´ mi ha sconvolto di quel viaggio ¨¨ stato vedere la povert¨¤ e le condizioni di vita in quel Paese. Siamo passati attraverso zone simili alle favelas. Un'esperienza che mi ha fatto capire com'¨¨ la situazione in alcuni luoghi del mondo e quanto duramente la povert¨¤ colpisca alcune persone. Sono tornato senza soldi, ma ¨¨ stata una buona lezione di vita".
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