Jackie Stewart ed Helen, passione e dolore alla massima velocit¨¤

Il tre volte campione del mondo di Formula Uno, l'eroe del popolo britannico, non ha mai smesso di amare la donna che ha sposato, ora affetta da demenza senile

L'amore e il dolore sono sentimenti che vanno spesso a braccetto. Il primo diventa causa del secondo, nella tragica applicazione di una legge della fisica. Oppure il secondo genera il primo, perch¨¦ pu¨° darsi anche questa ipotesi. O ancora, com'¨¨ accaduto nel caso in questione, i due sentimenti corrono paralleli, senza che uno disturbi l'altro nel suo percorso, e per¨° sono ben presenti nell'esistenza di una persona al punto che finiscono per esserne l'elemento nutritivo. Jackie Stewart, il protagonista di questa storia, ha vissuto (e vive ancora) di amore e di dolore. Lui, tre volte campione del mondo di Formula Uno (nel 1969, 1971 e 1973), sposato dal 1962 con Helen, ha attraversato queste due emozioni e ha imparato a conoscerle nel profondo. Ne ¨¨ stato travolto (dall'una e dall'altra), le ha cullate, le ha accarezzate e, infine, le ha fatte diventare le migliori compagne di vita. Jackie ¨¨ cresciuto negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Ha dovuto confrontarsi con le privazioni e con la febbre del progresso. Suo padre era proprietario di una concessionaria di automobili e presto quello divenne il suo mondo. A scuola, per¨°, prima ancora di incontrare l'amore per le macchine e per la velocit¨¤, conobbe il dolore: non riusciva a leggere e a scrivere come gli altri ragazzi e fu costretto ad abbandonare gli studi. Era affetto da una grave forma di dislessia, che gli fu diagnosticata soltanto molto anni pi¨´ tardi. Per il giovane Jackie fu un trauma, soltanto in parte attenuato dalla passione per i motori. Non ¨¨ mai semplice, da adolescente, rendersi conto di essere diverso dagli altri. L'ebbrezza della velocit¨¤, per¨°, fu un'ottima medicina. Jackie cominci¨° a lavorare accanto ai motori delle automobili, li studiava, li esaminava con la curiosit¨¤ e la curiosit¨¤ che poteva avere un dottore di fronte a un malato. Riusciva perfino a coglierne le imperfezioni, e allora s'impegnava per migliorarli. Gli era sufficiente avvertire un rumore un po' strano per capire che cosa non funzionava.?