Sticchi Damiani rieletto presidente Aci sino al 2024

Angelo Sticchi Damiani è stato riconfermato dall’Assemblea dell’Automobile Club d’Italia presidente per il quadriennio 2021-2024, con oltre il 94% dei voti. Leccese, coniugato, due figli, ingegnere civile, stimato progettista di infrastrutture stradali, vice presidente della Fia, è al terzo mandato. Tra i traguardi ottenuti dall’ACI, nella sua gestione, dal punto di vista sportivo la garanzia del GP d’Italia di F.1 a Monza sino al 2025, il traguardo storico di organizzare quest’anno altri due GP (Mugello e Imola), l’assegnazione della tappa finale del Mondiale rally che si terrà a Monza dal 3 al 6 dicembre e il potenziamento del movimento sportivo di base: oltre 800 gare all’anno nelle diverse discipline, kart, rally, corse in salita, gare di regolarità. E appena rieletto il presidente lancia già una nuova sfida: “Vorremmo organizzare due gran premi di Formula 1 in Italia nel 2021. Oltre alla gara di Monza, già confermata, stiamo provando a far inserire nel calendario l’appuntamento di Imola: speriamo di farcela, anche se è difficilissimo”. Una data libera c’è: quella del 25 aprile originariamente destinata al GP del Vietnam.

Oltre alle corse sotto la sua guida si è realizzato un forte impluso alla digitalizzazione (l’80% delle operazioni al Pra si possono richiedere da remoto, via mail o PEC; il Documento Unico che unifica la Carta di Circolazione e il Certificato di Proprietà, il pagamento del bollo, il soccorso stradale) . Forte anche l’impegno sul fronte sicurezza stradale con ricerca, formazione e informazione, in particolare per la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti con la creazione dei Centri di Guida Sicura, Notevole anche il lavoro per comprendere, definire e attuare la mobilità di domani. Su questo punto il pensiero di Sticchi Damiani è chiarissimo: oggi non esiste qualità della vita senza una qualità della mobilità e le nuove tecnologie - auto elettriche, semi-elettriche, a guida autonoma, connesse - sono fondamentali per pensare alla nuova mobilità ma da sole non bastano a ridurre l’inquinamento da traffico, ad aumentare la sicurezza e a migliorare la sostenibilità economica. Su questa base ACI, prima ad aver portato il car sharing in Italia e prima a realizzare una rete di ricarica per auto elettriche, è diventata centrale nella trasformazione della mobilità con l’obiettivo dichiarato di contribuire allo sviluppo del Paese e al benessere degli italiani.