Scopriamo i segreti del Circuito delle Americhe che ospita il GP degli Usa.?La frenata pi¨´ dura ¨¨ quella alla prima curva con le monoposto che passano da 313 km/h a 101 km/h
La F1 torna negli Stati Uniti per il secondo appuntamento stagionale a stelle e strisce dopo la prova di Miami, che si ¨¨ corso a maggio. Il Mondiale piloti ¨¨ stato assegnato a Max Verstappen nell'ultimo weekend di gara che si ¨¨ tenuto in Giappone, resta da assegnare il titolo costruttori. L'ultimo campionato con due GP negli Usa fu nel 1984, ma in quell¡¯occasione le due gare furono messe una dopo l¡¯altra in calendario e si gareggi¨° a Detroit e Dallas.?
12 frenate
¡ª ?Il Circuit of the Americas di Austin, in Texas, rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. La Brembo segnala che in una scala da 1 a 5 si ¨¨ meritato un indice di difficolt¨¤ di 3, lo stesso del Miami International Autodrome. Ad Austin?i piloti di F1 utilizzano i freni 12 volte, per poco pi¨´ di 17 secondi e mezzo al giro. La MotoGP, complice la minore velocit¨¤ raggiunta nei curvoni, se ne serve invece 10 volte al giro, ma per complessivi 37 secondi. Dalla partenza alla bandiera a scacchi, ciascun pilota esercita un carico totale di 64 tonnellate e mezzo sul pedale del freno. Fanno impressione i 141 kg alla curva 11 e i 136 kg alla curva 12, necessari per perdere entrambe le volte oltre 200 km/h grazie ad un uso dei freni compreso tra 2,3 e 3 secondi.
la pi¨´ dura in curva 1
¡ª ?Delle 12 frenate del GP Usa 4 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono mediamente impegnative e le restanti 5 sono light. La pi¨´ dura ¨¨ quella alla prima curva con le monoposto che passano da 313 km/h a 101 km/h in 2,31 secondi durante i quali percorrono 114 metri. I piloti sono soggetti a 4,7 g di decelerazione ed esercitano ad un carico sul pedale di 141 kg.
Gazzetta dello Sport
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