L'ex pilota spagnolo ricorda a Dazn la sua esperienza con la scuderia austriaca: ¡°Firmando con loro ho terminato la mia adolescenza. Quando mi sono trovato senza squadra avrei voluto morire, mi sentivo vuoto¡±
Dal sogno di entrare in F1 all'incubo Red Bull. Cos¨¬ si pu¨° definire la storia di Jaime Alguersuari. Il pilota spagnolo debutt¨° nel massimo campionato a ruote scoperte nel 2009 al volante di una Toro Rosso, disputando con la scuderia italiana altre due stagioni. Il detto popolare secondo cui non ¨¨ tutto oro quel che luccica si sposa bene con la sua vicenda. Alguersuari, infatti, ricorda quel periodo e gli anni precedenti nel programma dei giovani della Red Bull in maniera negativa. Pressione eccessiva e rimpianti emergono nella sua confessione a Dazn Spagna.
LEGGI ANCHE
il racconto
¡ª ?Durante la serie "True driver" Jaime rivela quali sono stati gli snodi cruciali in negativo della sua carriera: "Nel 2005 ho firmato il mio primo contratto con la Red Bull e da allora la mia adolescenza ¨¨ finita.?Volevano solo costruire una macchina per uccidere". Una pressione insostenibile per Alguersuari: "Max Verstappen ci ¨¨ abituato perch¨¦ suo padre lo ha cresciuto in quel modo da quando aveva 7 anni". Il peggio ¨¨ arrivato quando, nel 2011, il rapporto si ¨¨ interrotto: "Non mi aspettavo che attendessero l'ultimo giorno di dicembre per cacciarmi dalla squadra in quel modo e senza l'opportunit¨¤ di firmare con una squadra?che avesse una macchina minimamente decente. Volevo morire perch¨¦ mi sono sentito vuoto. Non capivo che il bicchiere era comunque mezzo pieno per la mia esperienza in F1".
rimpianto
¡ª ?Il sentimento di Alguersuari ¨¨ ancora pi¨´ comprensibile se si pensa all'occasione mancata seguendo il sogno della promozione in Red Bull: "Quando avevo 21 anni, la mia ultima stagione in Formula 1, ho avuto l'opportunit¨¤ di andare con la Renault. Non ho firmato quel contratto, ci siamo lasciati sfuggire quell'opportunit¨¤ confidando che avremmo fatto un'altra stagione alla Toro Rosso e l'anno successivo sarei andato a correre con la Red Bull.?? stato un errore e l'ho pagato caro". Eppure, nonostante tutto, Jaime non nutre alcun risentimento per i vertici della scuderia austriaca, a partire da Helmut Marko con cui ebbe duri scontri in passato: "Quando il tempo passa si vede il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto.?Tutti i piloti di Formula 1 devono ringraziare qualcuno che ha creduto in loro".
? RIPRODUZIONE RISERVATA