Svelate le indicazioni per l'abbigliamento del primo GP di F1 dell'Arabia Saudita, il 5 dicembre a Jeddah: divieto di bermuda per gli uomini, donne respinte ai tornelli se non copriranno braccia e gambe...
A poco meno di 50 giorni dal primo Gran Premio della storia di F1 in Arabia Saudita, previsto nel weekend del 5 dicembre, le polemiche non accennano a placarsi. Il tema ¨¨ dibattuto ormai da mesi e ruota attorno alla questione della tutela dei diritti umani nei Paesi mediorientali: come pu¨° una categoria come la Formula 1, che dovrebbe fare del motto ¡°We Race as One¡± (e cio¨¨ gareggiare l¡¯uno contro l¡¯altro, ma sotto un¡¯unica bandiera di uguaglianza ed equit¨¤) pi¨´ un mantra che non uno sterile hashtag per i social network, scendere a compromessi sul rispetto della libert¨¤ personale? ? certo una faccenda di non poco conto, alla quale il nuovo capo della categoria, Stefano Domenicali, ha pi¨´ volte dato una risposta rigorosa: correre in Stati come l¡¯Arabia Saudita o il Qatar (ma in passato il tema si ¨¨ presentato anche per Bahrain, Cina, Russia, Turchia e Ungheria) non significa abdicare ai valori di cui F1 si fa portatrice, ma, al contrario, lanciare un messaggio di cambiamento che non solo ¨¨ possibile, ma addirittura dietro l¡¯angolo. La polemica divampata sui social nelle scorse ore, per¨°, sembra portarci esattamente nella direzione opposta¡
LE LINEE GUIDA PER JEDDAH
¡ª ?L¡¯occasione per tornare a discutere di diritti umani e libert¨¤ fondamentali l¡¯ha offerta uno degli addetti ai lavori pi¨´ in vista della Formula 2, la categoria di supporto alla F1, che proprio nel weekend di Jeddah torna in pista per il penultimo round stagionale. Si tratta del team manager della Prema, la scuderia vicentina al comando di entrambe le classifiche della serie cadetta. Guillaume Capietto ha pubblicato sulla propria pagina Twitter le linee guida circa l¡¯abbigliamento consentito per accedere al paddock del GP Arabia Saudita. ¡°Abbiamo ricevuto ¨C ironizza il francese sui social ¨C il dress code per Jeddah. Se ho capito bene, visto che sono un uomo, non potr¨° indossare i pantaloncini, ma potrei comunque comprare il kilt, che ¨¨ vietato solo per le donne. Ridiamoci su che ¨¨ meglio¡±.
GLI OUTFIT VIETATI
¡ª ?I tweet di Capietto sono accompagnati anche dagli screenshot degli indumenti espressamente vietati dagli organizzatori dell¡¯appuntamento saudita (sotto). Agli uomini, non sar¨¤ consentito presentarsi con t-shirt smanicate o a petto nudo, ma sar¨¤ fatto divieto anche di indossare bermuda e jeans strappati. Un po¡¯ pi¨´ complessa (ovviamente) la situazione per le donne, che non solo non potranno mostrarsi in pantaloncini, bikini e minigonne, ma saranno respinte ai tornelli di ingresso se indossano abiti senza maniche, particolarmente scollati o corti. Viene specificamente stabilito infatti l¡¯obbligo di coprire le braccia e le gambe, almeno dalle ginocchia in su. E, riguardo al petto, i promotori dell¡¯evento si raccomandano di scegliere un vestiario con una ¡°scollatura decente¡±, come letteralmente riportato nel documento ricevuto nelle scorse ore dagli addetti ai lavori.
EVOLUZIONE O SPORTWASHING?
¡ª ?Si tratter¨¤ anche ¡°solo¡± di dress code, ma ¨¨ inevitabile che la questione ricada sul tanto dibattuto tema dello sportwashing, e cio¨¨ sul tentativo da parte dei Paesi autoritari di curare la propria immagine ospitando manifestazioni sportive di caratura globale ¨C un altro esempio ¨¨ quello del Qatar con la MotoGP e i Mondiali di calcio, ancor prima dell¡¯arrivo della F1 a Losail ¨C senza per¨° mostrare, nei fatti, alcuna apertura al cambiamento. E a chi fa notare che non si tratta di restrizione delle libert¨¤ personali, ma di semplice rispetto delle tradizioni locali, il team manager Prema risponde: ¡°Innanzitutto ¨¨ un evento internazionale, non andiamo in vacanza ma siamo obbligati a presenziare per ragioni di lavoro. In secondo luogo, quando qualcuno arriva in Francia dall¡¯Arabia Saudita, pu¨° vestirsi come meglio crede, anche con abiti della propria tradizione. Per¨° sono d¡¯accordo nel non indossare il bikini per strada anche da noi¡±. Infine, l¡¯amara considerazione: ¡°Lo slogan della Formula 1 era quello di andare in Paesi controversi per consentir loro di evolvere la propria mentalit¨¤. Per certi versi ¨¨ anche vero¡ Se non altro, le donne non avranno l¡¯obbligo di indossare il velo¡±.
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