Minì, Fornaroli e Antonelli: dalla F2 alla F1, l'Italia torna a vedere orizzonti di gloria

Le piste tornano a colorarsi d'azzurro con questo trio che lascia sperare per la vittoria in un GP che manda dal 2006 e per un Mondiale che non vinciamo da 71 anni

L’Italia in Formula 1, un binomio indissolubile. E, in effetti, il nostro Paese è parte del circus da sempre: italiano il primo campione del mondo, Farina, italiano il Gran premio con più presenze in calendario, Monza, e, naturalmente, italiana la scuderia più vincente di questo sport, la Ferrari. Ma la nostra storia in Formula 1 ora guarda in avanti. E lo fa grazie ai “nuovi” giovani, Antonelli, Fornaroli e Minì, che sognano di riportare il tricolore al successo in classe regina, dove una vittoria italiana manca dal 2006 (con Fisichella) e l’iride dal addirittura dal 1953 (con Ascari).?

antonelli

Chi un posto in Formula 1 lo ha già è Andrea Kimi Antonelli. Il ragazzo d’oro, nei modi come in pista, che l’anno prossimo siederà al volante della Mercedes che per 12 anni è stata di Lewis Hamilton. A sceglierlo Toto Wolff, che ha disegnato per lui un percorso rapido, che dalla Formula 4 lo ha portato prima in F2 e poi in Formula 1 a soli 18 anni. Il suo team è il più vincente degli ultimi 20 anni e la chance di entrare sin da subito nei club dei grandissimi è ghiotta. Ma guai a mettergli pressione. L’Italia ha finalmente un pilota in Formula 1. Godiamocelo.?

minì

Essere chiamati per la prima volta in Formula 2 a Baku, circuito dove anche i migliori sbagliano, è cosa per pochi. Sicuramente lo è per Gabriele Minì, classe 2005, che nel weekend azero non si è accontentato di un ruolo da comparsa. Il siciliano è salito sul podio al primo colpo, nella sprint race del sabato, togliendosi persino la soddisfazione di guidare la gara da leader al volante della vettura di Oliver Bearman. Una prova eccezionale, che se unita ad una stagione da protagonista in Formula 3 chiusa ad un soffio dal titolo, lo annovera al serio ruolo di candidato per uno dei due sedili Prema in Formula 2. La chiamata arriverà, è solo questione di tempo.

fornaroli

E poi c’è Fornaroli. Lui, campione senza coppa, a secco di successi per tutto il campionato di Formula 3 ma vincitore a fine anno. Del piacentino stupisce la costanza: solo due gare senza punti, approfittando dei risultati altalenanti dei rivali. Una maturità importante quella del classe 2004, il più “anziano”, si fa per dire, del trio che vuol far sognare l’Italia, che lo ha portato ad essere decisivo a Monza, quando all’ultima curva di un mondiale ancora da assegnare, si è preso i due punti che lo hanno incoronato campione. Abbastanza per guadagnarsi un posto in Formula 2 per il prossimo anno, dove vestirà i colori della Invicta Racing. Con la Formula 1 ad un passo, per Leonardo è lecito sognare.