DIAMO I NUMERI
Storia del 55, per la prima volta su una Ferrari grazie a Sainz. In F1 solo 10 volte
Cos¨¬ come ha sempre fatto da quando, nel 2015, ha esordito in Formula 1 con la Toro Rosso, anche quest¡¯anno Carlos Sainz correr¨¤ con il 55. Un numero mai usato dai 95 piloti che dal 1950 al 2020 si sono alternati al volante della Ferrari. Nella storia della F.1 sono appena 10 i piloti che sono scesi in pista almeno una volta con questo numero.
Il primo fu Ruttman
¡ª ?Il primo ad impiegarlo fu Troy Ruttman alla 500 Miglia di Indianapolis del 1950 che ai tempi faceva parte del calendario iridato: lo statunitense si qualific¨° con il 24¡ã tempo con una Lesovsky spinta da un motore Offenhauser ad un secondo e 2 decimi dalla pole di Walt Faulkner. In gara invece fin¨¬ al 15¡ã posto, con 130 giri completati, 8 in meno del vincitore Johnnie Parsons. Il 55 fu usato sull¡¯ovale dell¡¯Indiana altre 7 volte negli anni Cinquanta: l¡¯unico a servirsene due volte fu Eddie Russo, ma non gli port¨° bene perch¨¦ nel 1957 non riusc¨¬ a qualificarsi mentre l¡¯anno dopo part¨¬ ma non complet¨° nemmeno il primo giro per un incidente.
I ritiri
¡ª ?Patirono il ritiro con il numero 55 ad Indianapolis, nelle 11 edizioni (1950-1960) in cui gareggiavano le F.1, anche Bobby Ball nel 1952 (guasto al cambio) e Jerry Hoyt nel 1953 (surriscaldamento). Invece Jim Packard nel 1959, al volante di una Kuzma, non riusc¨¬ a qualificarsi. Meglio di tutti, si fa per dire, and¨° Al Keller nel 1956 con una Kurtis Kraft e l¡¯onnipresente motore Offenhauser: 14¡ã a 5 giri dal vincitore, Pat Flaherty. Per tutti gli anni Sessanta pi¨´ nessuno utilizz¨° il numero 55.
Andretti spezza la serie
¡ª ?A interrompere la serie fu Mario Andretti nel 1974 con l¡¯esordiente Parnelli VPJ4 e il motore Ford Cosworth. L¡¯italo americano aveva lasciato la F.1 nel 1972 dopo un paio di annate con la Ferrari. Vi fece ritorno per il GP Canada, conquistando un incoraggiante 16¡ã posto in qualifica a un secondo e 7 decimi da Emerson Fittipaldi, davanti ad altre 14 monoposto. In gara Piedone non si prese rischi e port¨° a casa il 7¡ã posto ad un giro dal vincitore. Ai tempi per¨° solo i primi 6 prendevano punti. Due settimane dopo Andretti si schier¨° addirittura in seconda fila a Watkins Glen, dopo aver fatto segnare il miglior tempo nella prima giornata di prove e il 3¡ã nella sessione conclusiva, a 231 millesimi da Carlos Reutemann. Ma l¡¯auto ebbe problemi all¡¯iniezione che port¨° all¡¯intervento dei meccanici con l¡¯auto gi¨¤ schierata, riparazione che gli cost¨° la bandiera nera dopo pochi giri.
Due gare di Jarier
¡ª ?Quattro anni dopo Andretti, anche Jean-Pierre Jarier us¨° il 55 per due gare, anch¡¯esse in Nord America, ma con la Lotus: nel GP Usa Est fece segnare il miglior giro con addirittura un secondo e mezzo di vantaggio sul secondo miglior crono della giornata ma rimase senza benzina a 3 giri dalla fine quand¡¯era terzo. Nella gara seguente, a Montreal ottenne la pole e rest¨° in testa per 49 giri quando dovette alzare bandiera bianca per una perdita d¡¯olio. Quel giorno vinse Gilles Villeneuve, al primo successo in F.1.
Il feticcio 27
¡ª ?Per 37 anni il numero 55 ¨¨ scomparso dalla F.1, complice una numerazione che per diversi decenni ha privilegiato i soliti valori, almeno fino al 2014 quando ¨¨ stato concesso ai piloti di poter scegliere un numero indipendente da quelli attribuiti ai vari team. E cos¨¬ le rosse sono scese in pista con il 7 (Kimi Raikkonen), il 14 (Fernando Alonso), il 5 (Sebastian Vettel) e il 16 (Charles Leclerc) mentre lo storico 27, a lungo associato al Cavallino, ¨¨ diventato il marchio di fabbrica di Nico Hulkenberg. Un feticcio che non ha portato fortuna al tedesco visto che nemmeno una delle 124 volte che l¡¯ha usato ¨¨ riuscito a salire sul podio.
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