scintille
La Red Bull modificava le auto in ¡°parco chiuso¡±? Ecco come la Fia pensa di cambiare le regole
Ad Austin ¨¨ esplosa una questione spinosa quanto intricata in merito alla possibilit¨¤ che sia stato sinora adottato un sistema che consentirebbe su una specifica vettura del Mondiale di Formula 1 di modificare le altezze da terra in regime di parco chiuso. La Federazione ha dunque deciso di effettuare delle verifiche ben precise. Come noto il regolamento tecnico ¨¨ estremamente preciso in tal senso. L¡¯articolo 40.2 recita: ¡°L¡¯assetto aerodinamico dell'ala anteriore pu¨° essere regolato utilizzando parti esistenti. Nessuna parte pu¨° essere aggiunta, rimossa o sostituita". Mentre l'articolo 40.9 rafforza il concetto: "Un team non pu¨° modificare alcuna parte della vettura. Deve essere chiaro che le modifiche non possono essere apportate senza l'uso di strumenti".?La situazione in oggetto avrebbe preso forma soprattutto dopo il GP Singapore dove pare vi siano stati contatti frequenti e multipli tra alcuni team e i responsabili tecnici della Fia, in merito alla possibilit¨¤ che un team (non identificato ufficialmente) possa aver adottato sulla propria monoposto un sistema in grado di far variare l¡¯altezza dal suolo a livello del T-Tray?(estremit¨¤ anteriore centrale del fondo) tra qualifiche e gara.
l'effetto su una f1
¡ª ?Si tratterebbe non solo di qualcosa, come detto, contrario al regolamento tecnico, ma in grado di garantire un vantaggio prestazionale alla monoposto. In pratica, la variazione di altezza da terra permetterebbe di annullare la necessit¨¤ attuale di adottare un assetto di compromesso tra qualifiche e gara che tenga in considerazione il diverso carico di benzina imbarcata. In questo modo, l¡¯assetto dinamico e aerodinamico della monoposto, si troverebbe sempre nella condizione ottimale di massima performance possibile, con il fondo molto vicino all¡¯asfalto e solo la porzione del T-tray modificata come altezza relativa. Insomma sarebbero decisamente ottimali sia le condizioni in qualifica sia in gara. Un elemento che per certi versi renderebbe l¡¯eventuale sistema, ancora pi¨´ spinto a coprirne un uso fraudolento, ¨¨ data dall¡¯indiscrezione secondo cui l¡¯altezza da terra a livello del T-tray sarebbe regolata direttamente intervenendo dall¡¯abitacolo. In pratica, non il pilota, ma il meccanico nelle operazioni di routine in parco chiuso potrebbe effettuare la modifica senza dare nell¡¯occhio, cosa che invece se fosse operata con strumenti esterni ovviamente sarebbe rilevata facilmente.
sigilli alle f1?
¡ª ?Nonostante non ci sia una identificazione ufficiale, la questione sollevata dai team ha un obiettivo preciso, una scuderia additata dai rivali dopo aver visto i dettagli del progetto: in un primo momento erano solo voci, poi un membro della Red Bull ha ammesso alla Bbc che s¨¬, "abbiamo ideato un sistema per modificare l'altezza del T-Tray, ma non ¨¨ accessibile una volta che la vettura ¨¨ completamente assemblata e pronta a scendere in pista". La Fia, per fare fronte alla possibile modifica dell'assetto in regime di parco chiuso, sta ora pensando a un sistema di ulteriori sigilli - oltre a quelli gi¨¤ previsti sulle monoposto nel weekend - da apporre nelle parti del fondo che potrebbero essere soggette a modifiche di assetto: ¨¨ solo una delle idee al momento, perch¨¦ il sigillo potrebbe rompersi per esempio per un urto tra il fondo e l'asfalto.
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