l'analisi
Singapore, ecco perch¨¦ la Ferrari ha dato quasi 1 secondo alla Red Bull
Le difficolt¨¤ della Red Bull sul tracciato di Marina Bay sono culminate con l¡¯eliminazione in Q2 di Max Verstappen e Sergio Perez, rispettivamente 11¡ã e 13¡ã dopo le qualifiche del GP di Singapore. Era parso evidente sin da venerd¨¬ che le RB19 soffrissero un difficile inserimento in curva, ma soprattutto una forte instabilit¨¤ del retrotreno in uscita. Il team dopo la clamorosa eliminazione ha genericamente parlato di problemi di assetto, nonostante fossero state provate, proprio nelle Libere3, diverse combinazioni a livello di incidenza delle ali, di setup delle sospensioni e di altezze da terra. Lo stesso Christian Horner ha cercato di minimizzare l¡¯influenza che l¡¯introduzione della Direttiva Fia TD/018, che da questa gara limita la flessibilit¨¤ e deformazione controllata degli elementi delle ali, possa aver avuto sulla vettura.?
il distacco nei vari settori
¡ª ?Analizzando per¨° i dati cronometrici dei migliori tempi in ciascun settore, emerge come le RB19 perdessero rispetto alle Ferrari, sull¡¯ipotetico giro ideale (somma del miglior tempo in ciascun settore), circa un secondo netto. Nel primo settore la differenza tra il crono delle Ferrari e quello delle due RB19 era di circa 4 decimi, distacco che si confermava anche nel T2, riducendosi a 2 decimi nel terzo, di fatto il tratto pi¨´ veloce del tracciato. L¡¯analisi settoriale permette di valutare che nel confronto diretto tra il giro che ¨¨ valso la pole a Carlos Sainz e quello di Verstappen, lo spagnolo era in vantaggio di 2 decimi e mezzo rispetto al pilota olandese nelle curve lente, e nel tratto pi¨´ veloce di circa 3 decimi. Si tratta di valori che indicano come la monoposto del team di Milton Keyns fosse di fatto lenta ovunque: ¨¨ un dato che mette fortemente in discussione la tesi che sia stato semplicemente un assetto errato ad averne condizionato cos¨¬ pesantemente le prestazioni.?
sensibilit¨¤ ai traferimenti di carico
¡ª ?L¡¯impressione che si traeva osservando il comportamento dinamico della RB19, che peraltro sabato aveva adottato altezze da terra decisamente inferiori rispetto al venerd¨¬ ritornando dunque al setup utilizzato in tutte le gare sinora disputate, era di essere troppo sensibile ai trasferimenti di carico longitudinali, soffrendo di instabilit¨¤ al retrotreno. Questa realt¨¤ era stata evidenziata gi¨¤ nelle Libere3, dove la Red Bull ha infatti sofferto anche di problemi di un trasferimento di coppia troppo brusco in salita di marcia (upshift), ma anche in scalata (downshift). Cosa di cui si ¨¨ ripetutamente lamentato Verstappen nelle comunicazioni radio con Gianpiero Lambiase, suo ingegnere di pista. Questo ¨¨ un ulteriore indicatore di quanto a livello di sensazione da parte dei piloti, la monoposto fosse troppo sensibile a ogni fattore che potesse variarne, seppur in modo quasi impercettibile, l¡¯assetto.
red bull, bilanciamento stravolto
¡ª ?Con questo intendiamo dire che la RB19 a Singapore ha cambiato volto, passando da una monoposto stabile, incollata all¡¯asfalto e insensibile alle sconnessioni, a un mezzo dal comportamento imprevedibile in uscita di curva e instabile in fase di frenata. Poich¨¦ non sono state introdotte novit¨¤ sulla vettura a livello di sviluppo, limitandosi all¡¯adozione di ali da alto carico, pare corretto considerare il comportamento della monoposto, influenzato da elementi esterni. Intendiamo dire, confutando le dichiarazioni dei vertici del team, che non possa essere stato altro che proprio l¡¯introduzione della Direttiva Fia TD/018 a sconvolgere gli equilibri delicatissimi di questa vettura. L'aver provato varie configurazioni e assetti, con diverse altezze da terra, senza giungere a una soluzione soddisfacente che inducesse energia sufficiente sui pneumatici e garantisse adeguata stabilit¨¤ alla monoposto e quindi fiducia ai piloti, indica una cosa: gli effetti legati all¡¯impossibilit¨¤ di gestire il carico generato dalle ali, in rettilineo e in curva, mediante la deformazione controllata dei flap, ha sortito un effetto devastante nel bilanciamento della vettura.
ferrari, bilanciamento ok
¡ª ?Per quanto riguarda la Ferrari, invece, pare evidente come il bilanciamento della SF-23 sia stato quasi perfetto dall¡¯inizio del fine settimana. Colpiva, come a Monza, la quasi totale essenza del porpoising, nonostante la vettura avesse adottato altezze da terra molto basse, decisamente non conservative in relazione alle sconnessioni dell¡¯asfalto di Marina Bay. Come peraltro ribadito dai piloti, pare evidente come sulla SF-23 si sia trovato da Monza, il modo, sia per gestire la distribuzione del carico, rendendo il centro di pressione aerodinamica pi¨´ stabile, sia per ridurre i trasferimenti di massa longitudinali.
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