Ripercorriamo le evoluzioni della lotta per la pole: dalla coppia venerd¨¬-sabato alla mini gara introdotta in Gran Bretagna, passando attraverso Prequalifiche, giro secco, 107% e il sistema con Q1, Q2 e Q3
L¡¯introduzione nel weekend del GP d¡¯Inghilterra della Sprint Race di qualifica del sabato, simile alla Superpole Race valida per la Race-2 del Mondiale Superbike, rappresenta una ulteriore novit¨¤ per le prove di qualificazione della Massima Formula, pi¨´ volte soggette a innovazioni e modifiche a partire dalla stagione 1996. In precedenza, per i 45 anni precedenti, la F.1 non aveva mai modificato il format di prove originale. La formula di qualifica ¡°classica¡± ¨¨ estremamente semplice: due sessioni, una il venerd¨¬ e una al sabato, senza limiti per l¡¯uso del carburante e per i giri da percorrere.
Negli anni Settanta
¡ª ?A partire dalla fine degli anni Settanta viene posto un freno solo all¡¯uso degli pneumatici. Un format efficiente, anche se eventuali ¡°capricci¡± del meteo potevano scombinare i piani dei team, spingendoli a puntare tutto sulla giornata asciutta e usare la giornata piovosa per fare semplice pratica. A partire dagli anni Settanta viene posto anche un limite alle vetture al via, a causa della presenza prima di numerosi piloti ¡°privati¡± e poi di un ampio numero di piccole scuderie.
Le Prequalifiche
¡ª ?Nella seconda met¨¤ degli anni Ottanta, quando si tocca la cifra record di 38 vetture iscritte, il programma delle prove viene integrato con una sessione extra nella mattina del Venerd¨¬. Le ¡°Prequalifiche¡± contrappongono i piloti delle squadre meno competitive, divenendo una tagliola quasi insuperabile per team come Eurobrun, Coloni e la ¡°famigerata¡± Life. Partendo dalla gavetta delle Prequalifiche emergono anche alcuni team che faranno buoni risultati come la Onyx di Earle e Van Rossem. I quattro piloti pi¨´ veloci delle prequalifiche si aggiungono ai ventisei piloti ammessi d¡¯ufficio alle prove ufficiali, che vedono quindi l¡¯eliminazione di ulteriori quattro vetture. Dal 1988 al 1991 si assiste a un fitto alternarsi di piccoli team nella temuta fascia delle prequalifiche, rendendo la sessione del venerd¨¬ mattina piuttosto divertente per gli appassionati.
Tagliola per due
¡ª ?A partire dalla seconda met¨¤ del 1992, complice la riduzione delle piccole squadre con il ritiro di team quali Brabham, Fondmetal ed Andrea Moda, le prequalifiche scompaiono lasciando solo il format delle prove ufficiali su due giorni. Stante la riduzione delle scuderie al via, i piloti eliminati dopo le qualifiche si contano sulle dita di una mano. Drammatica nel 1994 la lotta tra Simtek e Pacific per evitare i soli due posti fuori dalla griglia. Quasi sempre ¨¨ il team di Keith Wiggins ad avere la peggio, anche se la tragedia di Ratzenberger ad Imola ed il crash di Montermini a Barcellona permettono a Gachot di centrare un posto in griglia.
Solo al sabato
¡ª ?Il format di prove ¡°storico¡± resiste ancora fino al 1995, per poi lasciare spazio alle qualifiche nella sola giornata di sabato, con una sessione di un¡¯ora. I piloti hanno a disposizione solo dodici giri, e quelli pi¨´ lenti devono contenere il distacco entro il 107% dal leader pena l¡¯eliminazione. Il format viene presto messo in crisi dalla tattica di attesa dei top team, che decidono di puntare tutto nella parte finale delle prove, con la pista gi¨¤ gommata dalle vetture di secondo piano. Il progressivo ridursi delle scuderie al via, con un numero di concorrenti a malapena superiore alle venti unit¨¤, rende poi estremamente rara l¡¯eliminazione di concorrenti dalla griglia. L¡¯ultimo ad essere estromesso in base alla regola del 107 per cento ¨¨ il brasiliano Ricardo Rosset con la Tyrrell nel 1998.
Giro secco dal 2003
¡ª ?A partire dal 2003, si utilizza il ¡°giro secco¡±, una sorta di Superpole gi¨¤ in uso per alcuni campionati Turismo e GT e adattata alla Formula Uno. Un solo giro da percorrere a manetta per trovare la migliore posizione in griglia; questa innovazione non ha alcun successo, nonostante vari ritocchi a livello tecnico e nell¡¯ottica dell¡¯ordine di partenza delle vetture, e dopo il 2005 viene abolito senza rimpianti.
Le tre mini sessioni
¡ª ?A partire dal 2006, ecco il sistema del ¡°knock out¡± con tre mini-sessioni - Q1, Q2 e Q3 - che sfoltiscono via via il gruppo, lasciando per la decisiva Q3 solo le monoposto pi¨´ veloci. Il minutaggio ¨¨ decrescente a mano a mano che si avanza con le sessioni, lasciando pochissimo spazio per gli errori. Un cedimento meccanico o uno svarione di pilotaggio possono potenzialmente costare molto caro a un ¡°big¡±, costringendolo a inseguire per la gara. Con il passare delle stagioni la durata delle singole fasi di qualifica viene ulteriormente limata, onde rendere ancor pi¨´ elettrizzante l¡¯atmosfera delle qualifiche. Il format si rivela azzeccato, e nel 2016 riceve un ulteriore ¡°update¡± con l¡¯aggiunta della eliminazione a tempo. In tutte e tre le sessioni i piloti pi¨´ lenti vengono estromessi ogni novanta secondi, lasciando solo i migliori a giocarsi la pole position.
Ecco la sprint race
¡ª ?A partire da questa stagione, ecco la novit¨¤ della Sprint Race, per il momento introdotta a livello transitorio a Silverstone e in altre due prove di campionato, Monza e Brasile. Semplice la formula: ¨¨ una mini-gara di 100 km senza pit-stop, con punti assegnati ai primi tre classificati. Il vincitore della Sprint Race conseguir¨¤ ovviamente anche la Pole Position per le statistiche, e la griglia di partenza verr¨¤ stabilita in base alla classifica della ¡°mini gara¡±. Restano comunque confermate le qualifiche su tripla sessione, anticipate per¨° al venerd¨¬: stabiliranno la griglia della Sprint Race. Si riduce cos¨¬ lo spazio per le prove libere che a partire dalla seconda met¨¤ degli anni Novanta monopolizzavano il programma del venerd¨¬: ora vi saranno solo una sessione venerd¨¬ mattina e una sabato mattina. L¡¯attesa per l¡¯esordio della Sprint Race ¨¨ grande: la ¡°mini gara¡± raddoppier¨¤ lo spettacolo e le emozioni oppure sar¨¤ un esperimento destinato presto all¡¯oblio?
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