Verso un cambio al vertice del Cavallino: smentita via social della Scuderia, ma da tempo ¨¨ gelo fra Elkann e il team principal. Di recente molti incontri tra il d.s. Mekies e il manager francese, ora numero 1 all'Alfa Romeo
Da tempo si sussurrava della svolta e adesso il momento potrebbe essere davvero arrivato. Con la conclusione di questo campionato, dovrebbe chiudersi il ciclo di Mattia Binotto alla guida della Ferrari in F1. Il team principal che nel 2019 aveva rimpiazzato Maurizio Arrivabene, dopo una carriera ultraventennale a Maranello in cui era diventato capo dei motoristi e poi direttore tecnico, lascerebbe il posto al francese Frederic Vasseur, suo pari grado nel team "clienti" Alfa Romeo-Sauber. L'avvicendamento vedrebbe quest'ultimo operativo alla Gestione Sportiva da gennaio, con il compito di guidare la squadra all'assalto del Mondiale 2023.?
in viaggio
¡ª ?La notizia, confermata alla Gazzetta da numerose fonti, ieri ¨¨ stata smentita dalla Ferrari con un messaggio su Twitter: "Le speculazioni apparse su alcuni media in merito alla posizione del team principal Mattia Binotto sono totalmente prive di fondamento". Il capo della Ges intanto ¨¨ partito alla volta di Abu Dhabi per unirsi alla squadra, dopo alcune gare di assenza dai circuiti. Rassicurato, si dice, da una telefonata con il presidente John Elkann. In realt¨¤, ¨¨ noto da tempo che l'atmosfera alla Ferrari non ¨¨ serena. Gi¨¤ nell'estate dell'anno scorso Elkann aveva cercato alternative a Binotto, sondando fra gli altri lo stesso Vasseur. Il numero uno di Stellantis aveva guardato anche fuori dal recinto dei GP, pensando addirittura a Max Sirena, capo spedizione dell'imbarcazione di Luna Rossa nell'America's Cup. Di recente, sarebbe stato contattato Andreas Seidl, ex Porsche, oggi boss della McLaren. E fra i candidati ¨¨ spuntato anche Antonello Coletta, responsabile delle attivit¨¤ GT della Ferrari, che per¨° avrebbe manifestato il desiderio di continuare nell'Endurance per inseguire la vittoria alla prossima 24 Ore di Le Mans con la 499P. nella categoria regina Hypercar. D'altra parte i segnali dell'isolamento di Binotto, osteggiato pure da correnti interne alla squadra, erano emersi all'inizio di questo Mondiale, quando il ritorno alla vittoria della rossa in Bahrain e in Australia era stato accompagnato dal silenzio dei vertici aziendali. La situazione, per il team principal, sarebbe peggiorata con l'arrivo del nuovo a.d. Benedetto Vigna al posto di Louis Camilleri. A Binotto va dato merito di avere riportato la Ferrari al successo nel 2022, ma la rossa ha perso terreno nella seconda met¨¤ del campionato, permettendo alla Red Bull di conquistare in anticipo il titolo piloti e costruttori, con il rischio di vedersi soffiare anche il secondo posto dalle Mercedes. La stessa sorte che era capitata nel 2017 e nel 2018 sotto la gestione di Arrivabene. Inoltre si sono ripetuti gli errori di strategia e al box, segno che c'¨¨ ancora parecchio da sistemare negli ingranaggi del team. Il malcontento manifestato da Charles Leclerc, in Brasile e in altre occasioni, ha fondati motivi. Basta ricordare le sviste tattiche di cui ¨¨ stato vittima a Montecarlo e a Silverstone, a vantaggio del compagno di squadra Carlos Sainz. Da questo punto di vista la figura di Vasseur, uomo di corse con una lunga trafila nei team delle categorie inferiori e poi in F.1, dove approd¨° con la Renault, sembrerebbe fare al caso della Ferrari.?
incontri
¡ª ?Il francese, che permise il debutto di Leclerc nel 2018 con l'Alfa Romeo, ¨¨ un manager smaliziato e ha dimostrato ottime capacit¨¤ di gestione della squadra. Ora, con una rossa tornata competitiva, ¨¨ ovvio che abbia dato la propria disponibilit¨¤. Negli ultimi tempi sarebbero stati moltissimi gli incontri dietro le quinte fra lui e l'altro francese Laurent Mekies, responsabile delle operazioni in pista della Ferrari e attuale braccio destro di Binotto. Tutto lascia pensare che abbiano parlato degli scenari futuri. Da verificare, invece, la capacit¨¤ di Vasseur di imporsi sui tavoli della politica e nelle questioni tecniche, materie in cui Binotto ha fatto valere la sua competenza, frutto di un retroterra ingegneristico di alto livello. Gli sarebbe servita almeno un'altra stagione per raccogliere quanto seminato quest'anno con la rivoluzione regolamentare. Ma le aspettative sono aumentate, dopo le prime vittorie della F1-75, e l'obiettivo di conquistare qualche gara non ¨¨ pi¨´ bastato, soprattutto alla luce di questo finale di campionato in calando. Il vero demerito di Binotto ¨¨ stato non avere capitalizzato i progressi che la Ferrari aveva fatto nelle stagioni precedenti. Inciampando nella bufera creata dall'inchiesta Fia del 2019 sulla presunta irregolarit¨¤ delle power unit di Maranello e nella disastrosa disfatta dell'annata successiva.?
supervisore
¡ª ?Il team principal in ogni caso sarebbe stato all'oscuro delle intenzioni di Elkann, non avendo ricevuto comunicazioni, e la pubblicazione della notizia potrebbe avere creato imbarazzo e spinto alla smentita della Ferrari, arrivata solo via social. Adesso c'¨¨ da aspettare per capire quali saranno tempi e modi dell'eventuale passaggio di consegne a Maranello. Ci sarebbe anche l'ipotesi di scegliere, all'interno della Ferrari, una figura di responsabile generale del motorsport, con compiti di supervisione, da porre al di sopra del team principal.
? RIPRODUZIONE RISERVATA