formula 1
F1, chi era Lorenzo Bandini: bravo e sfortunato eroe della Ferrari Anni '60
Non sono stati molti i piloti italiani che hanno tentato di rinverdire i fasti di Alberto Ascari e Nino Farina alla corte della Scuderia Ferrari. Molte aspettative erano riposte su Lorenzo Bandini, ma la malasorte tolse al pilota emiliano la gloria che meritava. Ripercorriamo in questo articolo la carriera di questo campione.?
gli inizi con le turismo
¡ª ?Bandini nasce nel 1935 in Libia da due genitori originari dell¡¯Emilia Romagna. Trasferitosi in Italia nel 1941, resta orfano dopo pochi anni del padre militante nella RSI ed ucciso in una rappresaglia. Stabilitosi a Reggiolo, inizia a studiare come meccanico e gi¨¤ nel 1950 entra al lavoro nella celebre officina di Goliardo Freddi, che contribuir¨¤ al suo debutto nel Motorsport. La prima gara ¨¨ la Castell¡¯Arquato-Vernasca nella primavera del 1956, con una Fiat 110 103 TV. Prima della gara Bandini toglieva il motore stradale alla vettura per sostituirlo con quello da corsa; una volta terminata la competizione ripeteva l¡¯operazione all¡¯inverso. La prima gara fin¨¬ con un 15¡ã posto, ma gi¨¤ a settembre alla Lessolo-Alice arriv¨° il primo podio, una seconda posizione, fulmineamente replicato con un terzo posto alla Pontedecimo-Giovi con una Fiat 8V. Nel 1957 arriv¨° un altro secondo posto a Garessio, e nel 1958 giunse la prima vittoria: con una Lancia Appia Coup¨¦ Zagato Bandini trionf¨° nella classe 1000 GTP alla Mille Miglia. Nel 1958 il debutto su una Monoposto, alla Coppa d¡¯Oro in Sicilia con una Formula Junior. Nel 1959 vinse alla Catania-Etna, alla Coppa della Madunina di Monza e consegu¨¬ il primo successo all¡¯estero, ad Innsbruck. Nel 1960, arriv¨° addirittura il primo successo sul continente americano, con la vittoria nel GP della Libert¨¤ a Cuba su una Formula Junior. Sembr¨° vicino il debutto in F1 con la Ferrari ma nel 1961 gli fu preferita la ¡°meteora¡± Giancarlo Baghetti. Per fortuna la Scuderia Centro Sud non perse tempo ad offrire a Lorenzo un¡¯altra chance.?
il debutto in formula 1
¡ª ?A fine primavera del 1961 arriv¨° quindi il debutto di Bandini in F1, al GP del Belgio. Una esperienza interrotta da un guasto tecnico dopo 20 giri, prodromo di una stagione difficile, con tanti ritiri e neanche un punto in carniere. La buona performance mostrata al GP d¡¯Italia convinse per¨° Enzo Ferrari ad ingaggiare Bandini per il 1962. Una stagione di transizione per le rosse, in cui Bandini colse subito un buon terzo posto a Monaco ed una vittoria nella gara extra-Campionato a Pergusa. Nel 1963 Lorenzo ottenne tre quinti posti in Gran Bretagna, USA e Repubblica Sudafricana, incamerando in tutto sei punti. Vinse per¨° la 24 Ore di Le Mans assieme a Ludovico Scarfiotti e si distinse in varie gare extra-campionato di F1. Fu cos¨¬ proclamato ¡°campione italiano Assoluto¡±, al tempo un riconoscimento assai prestigioso.?
la prima vittoria e la schermaglia con graham hill
¡ª ?Il 1964 ¨¨ una delle stagioni migliori di Lorenzo, che sale sul podio in Germania per poi vincere la prima gara il 23 Agosto a Zeltweg, battendo l¡¯americano Richie Ginther. Anche a Monza Bandini brill¨° arrivando ottimo terzo, quindi arriv¨° la finale del Magdalena Mixhuoca. Al volante di una Ferrari dipinta eccezionalmente bianco-blu - i colori della filiale nordamericana NART - Bandini and¨° a tamponare Graham Hill danneggiando i suoi tubi di scarico e costringendolo a rientrare ai box per le riparazioni. John Surtees fu quindi fatto passare dai compagni di squadra e si aggiudic¨° il titolo Mondiale. Bandini venne criticato per la sua scorrettezza dalla Grand Prix Drivers¡¯Association, ma tutto rientr¨° in tempo molto breve. Lo stesso Hill chiuse l¡¯incidente regalando a Bandini per il Natale successivo una strenna particolare: un corso di guida (stradale) ad audiocassette¡?
due stagioni sfortunate
¡ª ?Pur stabilmente nella line-up Ferrari, Bandini ebbe alcune difficolt¨¤ negli anni seguenti. Nel 1965 vinse con Nino Vaccarella la Targa Florio ed a Monaco, sua pista preferita, fu ancora secondo, ma poi ottiene solamente un sesto e due quarti posti, terminando sesto nella classifica finale della F1 1965. Nel 1966 l¡¯inizio fu invece sfavillante, con un secondo posto ancora a Montecarlo ed un terzo in Belgio che fecero di lui il penultimo italiano al volante della ¡°Rossa¡± in vetta alla classifica Mondiale. A partire dal successivo GP di Francia, per¨°, tutto and¨° storto per l¡¯emiliano che inizi¨° ad accumulare una incredibile sequenza di rotture meccaniche. A Monza e al GP degli USA Bandini lotta per il successo ma cedimenti beffardi lo eliminano dai giochi a pochi passi dalla bandiera a scacchi. Due sesti posti in Olanda e Germania certificano un finale di stagione deficitario con la nona posizione nel Mondiale F1. Diciannove anni dopo, la stessa sfortuna capiter¨¤ anche a Michele Alboreto, l¡¯ultimo italiano leader della F1 al volante delle Rosse di Maranello¡?
gli ultimi trionfi e la fine
¡ª ?Nel 1967 Bandini iscrive il suo albo d¡¯oro in un¡¯altra manifestazione prestigiosa, la 24 Ore di Daytona, dove porta la Ferrari alla vittoria al fianco di Chris Amon e diventa molto popolare agli occhi degli appassionati nordamericani. Segue poi una bella vittoria alla 1000 Km di Monza sempre con Amon quale secondo pilota. A Montecarlo, prima gara del Mondiale di F1 1967, conquista la seconda posizione in griglia dietro a Jack Brabham. Poco dopo il via quest¡¯ultimo rompe il motore, spargendo dell¡¯olio che fa retrocedere Bandini in classifica alle spalle di Hulme e Stewart. Jackie ¨¨ poi costretto al ritiro e Bandini inizia a spingere per riprendere Hulme, ma viene ostacolato dal doppiato Graham Hill perdendo di nuovo terreno. All¡¯ottantaduesimo dei cento giri previsti, arriv¨° la tragedia: un Bandini spossato urt¨° una bitta d¡¯ormeggio alla chicane del porto. Nella toccata la Ferrari si rovesci¨° ad alta velocit¨¤, per poi prendere subitaneamente fuoco. Le balle di fieno protettive finirono per aggravare la situazione estendendo l¡¯incendio. I marshall, gi¨¤ privi di mezzi adeguati, si rivelarono inconcludenti e scoordinati. Sulle prime si pens¨° che Bandini fosse finito in mare come accaduto ad Ascari dodici anni prima. Solo le sollecitazioni di Juan Carlos di Borbone e di Giancarlo Baghetti - proprio il pilota che gli aveva precluso il debutto con la ¡°rossa¡± sei anni prima - spinsero i marshall a controllare il relitto della Ferrari. Bandini era incastrato tra le lamiere, con gravi ustioni e lesioni interne. Estratto ancora vivo dal rottame, mor¨¬ in ospedale il 10 Maggio 1967. Pochi giorni dopo Lorenzo avrebbe dovuto prendere parte alle prove della 500 Miglia di Indianapolis. La notizia della sua morte suscit¨° un enorme cordoglio e persino Paolo VI la comunic¨° nell¡¯Angelus dell¡¯11 Maggio. Alle esequie di Bandini, nella sua Reggiolo, presenziarono ben 100 mila. Il suo corpo fu poi inumato al Cimitero di Lambrate a Milano, non lontano da quella via Cavezzali dove inizi¨° il suo lungo cammino nel Motorsport come meccanico d¡¯auto. Il ricordo di Lorenzo sarebbe comunque rimasto ben vivo agli occhi dei fan della Formula 1 nei decenni a seguire. Che Bandini sia stato uno dei piloti italiani pi¨´ apprezzati lo dimostra il completo restauro avvenuto tre anni fa di una Fiat 1100 103 B da lui guidata agli inizi della carriera. Tutti sono concordi nel ritenere che Bandini avesse un talento pari a quello di campioni come Fangio, Prost e Senna; purtroppo, proprio come Michele Alboreto che avrebbe tentato di emularne le gesta venti anni dopo, Lorenzo non ebbe la fortuna dalla sua.?
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