Rob Smedley ha lavorato in Ferrari dal 2004 al 2013, e al podcast della F1 ha svelato un retroscena sul brasiliano: ¡°Si present¨° dicendo che avrebbe eguagliato Schumi. Ne rimase convinto fino a quando gli dissi che non era cos¨¬ e che avrebbe dovuto lavorare con i piedi per terra¡±
Fu l¡¯ingegnere di pista di Felipe Massa in Ferrari. Il 47enne Rob Smedley ¨¨ una vecchia conoscenza di Maranello, dove ha lavorato dal 2004 al 2013, prima di seguire il brasiliano in Williams dal 2014 al 2018. Un legame duraturo e intenso. Ma al podcast ufficiale della Formula 1, F1 Nation, il britannico ha voluto mettere in guardia il neo-pilota della rossa, Carlos Sainz, consigliandogli di non fare lo stesso errore che il suo assistito fece una volta arrivato in Ferrari dalla Sauber nel 2006. ¡°La cosa peggiore che Carlos avrebbe potuto fare ¡ª esordisce Smedley ¡ª sarebbe stata quella di presentarsi con una grande dichiarazione, dicendo che avrebbe potuto battere Leclerc e che sarebbe diventato numero uno¡±.
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Il grande errore di Massa
¡ª ?Parole che avrebbero potuto rivoltarsi contro lo stesso spagnolo, secondo Smedley, errore che commise Massa al momento della sua presentazione da pilota Ferrari: ¡°Felipe disse che avrebbe raggiunto Michael Schumacher, non proprio uno scarso...¡±. E oggi, con entrambi ritirati dalle gare di F.1, Schumacher ¨¨ ancora in testa tra i piloti insieme a Lewis Hamilton (sette Mondiali vinti), mentre il brasiliano ¨¨ rimasto a zero titoli, sfiorando l¡¯impresa solo nel 2008 con il finale thrilling di Interlagos (campionato vinto da Hamilton, allora campione per la prima volta con la McLaren, che pass¨° la Toyota di Timo Glock a tre curve dal traguardo e vinse di un punto sopra a Massa).
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¡°Felipe doveva rimettere i piedi a terra¡±
¡ª ?Nei primi tempi con la Ferrari nella mente di Massa c¡¯era solo la voglia di battere ed eguagliare Schumi, una situazione ¡°che ha iniziato a svilupparsi dal primo minuto ¡ª racconta Smedley ¡ª fino a quando non ha rimesso i piedi per terra una volta che gli abbiamo messo la squadra giusta intorno¡±. E ancora: ¡°Dissi a Felipe che non stava per battere Michael e che doveva dimenticarlo. Che alla fine sarebbe stato in grado di farlo, ma ci sarebbe voluto molto tempo e c¡¯era bisogno di lavorare su un approccio strutturato, mettendoci tanto lavoro e usando il suo talento grezzo per tirarsi fuori dalla situazione in cui si trovava. Solo cos¨¬ avrebbe iniziato a fare progressi¡±.
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