Analisi della pista di Jeddah, dove nel week end si corre il secondo GP stagionale, con le staccate pi¨´ dure e i punti pi¨´ impegnativi per i freni
Domenica 19 marzo si corre il secondo GP stagionale, quello di Arabia Saudita, sul Jeddah Corniche Circuit di 6174 metri. La gara, che si correr¨¤ sotto i riflettori, ¨¨ prevista sulla distanza complessiva di 50 giri, per complessivi 308.45 km. La pista, un velocissimo circuito con media da oltre 250 km/h, ¨¨ molto impegnativa per i sistemi frenanti.?
circuito molto duro
¡ª ?Il Jeddah Circuit va considerato come 'hard', duro, per le sollecitazioni dell'impianto frenante, con il 13% del tempo sul giro speso in frenata, secondo i dati forniti dalla Brembo. Si corre in senso antiorario su un tracciato cittadino privo di curve a 90¡ã, ma con un layout molto stretto, barriere vicinissime e strette chicane. La pista quest'anno ha subito delle modifiche nelle curve 8, 10, 14 e 20 per migliorare la visibilit¨¤ in uscita e sono stati rivisti anche i cordoli alla chicane delle curve 22 e 23 dove sono attese velocit¨¤ inferiori di circa 30-50 km orari.
le frenate?
¡ª ?Le frenate pi¨´ impegnative sono tre, alle curve 27, 1 e 13: vediamole nel dettaglio. Alla curva 1, la prima dopo il rettilineo del via, si passa dai 312 km/h iniziali ai 103 finali, con una decelerazione massima di 4,9 G. Alla curva 27, quella finale del tracciato, si passa dai 319 ai 113 km/h con uno spazio di frenata di ben 123 metri. Alla curva 13, una sorta di tornante, il delta di velocit¨¤ ¨¨ compreso fra i 304 e i 170 km/h con 144 kg di carico massimo sul pedale.?
Gazzetta dello Sport
? RIPRODUZIONE RISERVATA