L'inglese della Mercedes il pi¨´ veloce della prima sessione a Shanghai: d¨¤ quasi 4 decimi alla Ferrari del finlandese, mentre Seb ¨¨ alle spalle anche di Bottas e le due Red Bull
"Non mi considero sfortunato, semmai mi sento affamato": cos¨¬ si era espresso gioved¨¬ sera Lewis Hamilton, facendo il bilancio di questo avvio di stagione sotto le aspettative. L’inglese ha fame e voglia di tornare a imporre la propria legge in F.1 a cominciare su una pista dove si ¨¨ sempre espresso al massimo livello: 5 successi in 11 partecipazione, poco meno del 50%. E sono bastate pochi minuti nella prima sessione di prove libere, battuta da un vento gelido (temperatura dell’aria a 19 gradi, l’asfalto a 21) per capire che fa tremendamente sul serio. Basta un dato per capire quanto sia andato subito forte, fermando il cronometro a 1’33”999: Raikkonen (1’34”359) che ha concluso la sessione alle spalle ¨¨ infatti staccato di quasi quattro decimi, pur avendo montato un treno di gomme ultrasoffici, ovvero di due gradi pi¨´ tenere delle soft montate sulla Mercedes numero 44 (protagonista di un testa coda alla staccata del tornante che immette sul rettifilo da 1,7 km) cos¨¬ come sulla 77 di Valtteri Bottas che ha chiuso col terzo tempo (1’34”358).
seb insegue —
Dietro non c’¨¨ Sebastian Vettel, un po’ in ombra e solo sesto a oltre 8 decimi, ma le due Red Bull di Daniel Ricciardo (a pi¨´ di 5 decimi), che monta per¨° la batteria e la centralina numero 2 (dalla terza si paga penalit¨¤), e Max Verstappen (a oltre sei): entrambi con la gomma violetta che l’olandese non ¨¨ stato in grado di sfruttare appieno per essere finito in testa coda e quindi nella ghiaia della via di fuga all’ultima curva.
top ten —
Nella top ten si confermano le Haas di Magnussen (7¡ã) e Grosjean (9¡ã) e le Renault di Sainz (8¡ã) e Hulkenberg (10¡ã) Ultima interessante annotazione: Gasly che con la Toro Rosso ha chiuso davanti a Fernando Alonso usando una mescola pi¨´ dura (soft contro ultrasoft). Un altro piccolo sgarbo targato Honda. Seconda sessione in corso dalle 8 italiane.
Andrea Cremonesi
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