Cento milioni di euro per un piano di lavori che consenta di rinnovare l’accordo con Liberty Media e arrivare al GP del 2022, quello del secolo di attivit¨¤: Lesmo 2 come una volta, via una chicane, pista allargata e tribune nuove. Ma serve l’ok con Regione e Comuni
Cento milioni per il centenario: sembra uno scioglilingua ma ¨¨ il piano per arrivare all’appuntamento del settembre 2022, quando si dovrebbe disputare il gran premio che segner¨¤ il culmine per il secolo di vita dell’Autodromo Nazionale di Monza, inaugurato nel settembre 1922. Cento milioni di euro per rendere l’impianto moderno, funzionale e in linea con gli standard internazionali. "I soldi in qualche modo li troveremo", dice Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Aci e da oltre un anno azionista di maggioranza della societ¨¤ (la Sias) che gestisce l’autodromo.
cosa fare —
L’elenco dei lavori? I sottopassaggi, ad esempio, che conducono al paddock. Devono essere allargati, separando i pedoni da macchine e camion; quindi le tribune, la centrale in particolare che risale al 1940 da riammodernare, i servizi igienici. Quindi la pista. L’ambizione ¨¨ ripristinare il raggio originario della seconda di Lesmo, modificato forzatamente nel 1994 per rispondere alle norme di sicurezza, irrigidite dopo la tragedia di Senna a Imola. Non sar¨¤ semplice perch¨¦ ¨¨ immaginabile che si debbano ampliare le vie di fuga (come si far¨¤ con gli alberi?). Idem per l’altro ambizioso progetto che ¨¨ quello di eliminare almeno una tra prima e seconda variante con la seconda, teatro quest’anno del contatto tra Vettel e Hamilton che ha indirizzato il Mondiale, maggiore indiziata. Infine un aspetto che pu¨° apparire secondario ma non lo ¨¨: rendere omogenea la larghezza del tracciato ai 12 metri imposti dalla Fia. Monza per la propria anzianit¨¤ dispone di una deroga per cui non ¨¨ indispensabile.
alta velocit¨¤ E poi c’¨¨ la questione delle sopraelevate. Per adeguarsi agli standard della Fia l’ingresso ¨¨ stato in pratica "chiuso" con una barriera situata all’uscita dei box; mentre l’uscita dalla sopraelevata sud ¨¨ stato ristretto per estendere il tracciato dello stradale. "Questa ¨¨ un’opera che possiamo fare gi¨¤ nel 2019 — spiega Sticchi Damiani — vogliamo recuperare l’anello per poter ampliare la nostra offerta. Insieme stradale e anello ad alta velocit¨¤ costituiscono una pista di 10 chilometri, quanti altri possono vantare qualcosa di simile?". Ripristinare in larghezza l’uscita dalla sopraelevata Sud non costituisce un grosso problema, mentre ¨¨ pi¨´ complicata la soluzione per eliminare o spostare la barriera in uscita dai box. "Possiamo anche pensare a una struttura provvisoria che si possa montare prima del GP", ipotizza il presidente Aci.
nodi —
Ma tutto questo potrebbe restare un bellissimo libro dei sogni se non si dovessero sbloccare due nodi: la riformulazione della Convenzione con il Consorzio Parco (i comuni di Milano, Monza e la Regione Lombardia, proprietari dell’area) e il contratto con Liberty per continuare ad ospitare la F.1. "La convenzione (che comprende l’affitto pagato annualmente da Sias; n.d.r.) scade tra due anni, cerchiamo un accordo lungo — spiega il numero 1 dell’Aci — che giustifichi un simile investimento. A settembre c’¨¨ stato un vertice in Regione, eravamo tutti d’accordo ma sono passati tre mesi e l’unico segnale concreto ¨¨ stato lo stanziamento regionale di 15 milioni di euro, comunque importantissimo. Ora bisogna stringere i tempi. Perch¨¦ senza la nuova Convenzione come faccio a chiudere l’accordo con Liberty?". Un accordo tra l’altro assai complicato. "Le posizioni sono ancora molto distanti sulle aree che vorremmo gestire e non abbiamo ancora parlato di cifre..." Serve un miracolo di Natale.
Andrea Cremonesi
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