formula 1
Hamilton sbarca sul pianeta Ferrari: 5 viaggi a Maranello, dove si sente gi¨¤ a casa
Il GP di Abu Dhabi, ultimo atto della stagione 2024, ha chiuso un¡¯era, quella di Lewis Hamilton in Mercedes. Il pilota inglese ha salutato il capitolo fin qui pi¨´ importante della carriera con una serie di piroette a ruote fumanti sul rettilineo di Yas Marina, ringraziando la sua ormai ex squadra per aver creduto nel sogno di poter costruire insieme qualcosa di epocale. Lo stesso sogno che Lewis vuole realizzare adesso con assoluta determinazione insieme alla Ferrari. Nel paddock dell¡¯ultimo GP ¨¨ stato possibile raccogliere preziose indiscrezioni sul rapporto tra Hamilton e la rossa, che ufficialmente partir¨¤ con il nuovo anno, ma in realt¨¤ sta fiorendo da tempo. Pi¨´ precisamente dal momento stesso in cui Hamilton ha deciso di lasciare la Mercedes, annunciandolo a Toto Wolff dopo le vacanze natalizie dello scorso anno.
Cambiamento hamilton
¡ª ?Il sette volte iridato sentiva la necessit¨¤ di ricominciare con stimoli completamente nuovi, in una realt¨¤ sempre ammirata da fuori, di cui voleva a tutti i costi far parte. E proprio i nuovi stimoli, la volont¨¤ di integrarsi profondamente con la squadra, sembrano essere i cardini su cui Hamilton ha gi¨¤ iniziato a costruire le fondamenta del rapporto con la Ferrari. Una boccata di aria fresca, un ambiente diverso, sono le vere molle che hanno fatto cedere Lewis alla corte di John Elkann e Fred Vasseur. L¡¯intera carriera di Hamilton, in fondo, ha sempre ruotato in orbita Mercedes, dai kart in poi, sino al debutto in F1 con la McLaren, allora come oggi motorizzata dai propulsori della Casa di Stoccarda. La voglia di rimettersi in gioco e far parte di un nuovo progetto lo hanno affascinato al punto di non voler portare con s¨¦ alcun tecnico dal team di Brackley. L¡¯accordo tra la rossa e Loic Serra, ex Mercedes e attuale direttore tecnico del Cavallino, era precedente alla decisione di Lewis di approdare a Maranello. Dove l¡¯inglese ¨C e questa ¨¨ la notizia - si ¨¨ gi¨¤ presentato pi¨´ volte, negli uffici della Scuderia (ex-GES, in sostanza il reparto F1 della Ferrari), per conoscere gli uomini della squadra con cui avr¨¤ i rapporti pi¨´ stretti. Da Matteo Togninalli, responsabile dell¡¯engineering in pista, a Riccardo Adami, che sar¨¤ il suo ingegnere dopo esserlo stato di Sainz e ancor prima di Vettel. Sembra che sia subito scattato un buon feeling tra i due, basato su una reciproca stima nata nel paddock.?
Studio del volante
¡ª ?Le visite di Hamilton a Maranello ¨C sarebbero state almeno cinque - avevano anche la non secondaria funzione di una prima presa di contatto con le procedure, quelle gestite dal volante, diverse non solo dal punto di vista ergonomico (cio¨¨ la posizione dei manettini) rispetto a quelle Mercedes. Sono molte, infatti, le funzioni e le combinazioni di pulsanti e interruttori che dovr¨¤ imparare. Questo in vista del suo debutto in pista al volante di una rossa, non ancora definito a livello di data, ma ipotizzabile per met¨¤ gennaio sulla pista di Fiorano con una F1-75 di due anni fa, come consente il regolamento. Ma a contare di pi¨´ ¨¨ il primo contatto umano e professionale con gli uomini chiave del team, che avrebbero impressionato Lewis per concretezza e preparazione. Cos¨¬ come a colpirlo sarebbero state le strutture tecnologiche. E per uno che viene dalla Mercedes ¨¨ un segnale importante. Debutto a parte, l¡¯inglese intensificher¨¤ la propria presenza a Maranello nelle fasi di avvicinamento alla nuova stagione e di definizione dei vari dettagli della monoposto che guider¨¤ nel 2025. Come noto, non sar¨¤ ospite della foresteria ricavata dall¡¯ex casa di Enzo Ferrari all¡¯interno di Fiorano, non lo ¨¨ stato neppure Leclerc ed entrambi vivono a Montecarlo.
Lezioni di italiano
¡ª ?Nel frattempo, da diverse settimane Lewis ha iniziato a prendere lezioni di italiano. Per Charles, come per Sainz, parlare la nostra lingua ¨¨ stato fondamentale per integrarsi in squadra e alimentare il rapporto con i tifosi e i media. E Hamilton sembra voler fare di tutto per non essere percepito come un elemento esterno, alieno alla cultura, al sentire interno e a tutto ci¨° che circonda il Cavallino. Non tanto per comunicare con i tecnici, perch¨¦ Charles e Carlos nei team radio parlavano in inglese, quanto per le conversazioni e i rapporti con i meccanici e gli altri uomini in fabbrica. Il modo pi¨´ diretto e naturale per essere uomo squadra, perch¨¦ un sogno collettivo diventi un obiettivo da raggiungere insieme.
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