Il pilota danese era stato scaricato dal team statunitense nel 2020. Il licenziamento del russo Mazepin dopo l'invasione dell'Ucraina ¨¨ diventato un assist indiretto che Kevin ha colto nel miglior modo possibile
In F1, la pioggia del Brasile si rivela benedetta per Kevin Magnussen. Il danese della Haas scatter¨¤ al via della sprint race dalla pole position. Merito di un'ottima strategia sulla pista viscida di Interlagos e di un pizzico di fortuna nelle caotiche qualifiche. Talento e buona sorte sono stati anche gli ingredienti alla base del suo incredibile 2022. Una stagione in cui non avrebbe dovuto prendere parte al Mondiale Formula 1, data l'assenza di un sedile dopo il burrascoso addio di due anni fa.
LEGGI ANCHE
LA SVOLTA
¡ª ?Il ribaltone si ¨¨ presentato dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio. L'aggressione militare ha trovato la ferma condanna della Fia e di alcune federazioni nazionali, pronte a negare il pass ai piloti con licenza di guida russa. Tra questi rientrava anche Nikita Mazepin, alfiere Haas. Il team statunitense non ha esitato a rescindere il contratto col pilota e con lo sponsor Uralkali di propriet¨¤ del padre dello stesso Mazepin. Col via del campionato distante meno di un mese, era importante trovare rapidamente un sostituto da affiancare a Mick Schumacher. E qui ecco il nome di Magnussen tornare in voga proprio dalle parti del team che lo aveva lasciato a fine 2020.
PRIMA FASE
¡ª ?Kevin, infatti, aveva fatto il suo esordio in F1 nel 2014 con la McLaren. Il debutto assoluto in Australia era stato memorabile: secondo posto dietro a Nico Rosberg su Mercedes e davanti al compagno di squadra pi¨´ esperto Jenson Button. Poi, dopo una stagione da terzo pilota della scuderia di Woking, l'esperienza in Renault nel 2016, seguita dal passaggio in Haas. Un nono posto in classifica piloti nel 2018 ¨¨ stato il miglior risultato nel bilancio della prima esperienza in F1. Un'avventura destinata a riproporsi dopo le apparizioni nel Wec e in Indycar durante il 2021.
RISULTATI
¡ª ?I brutti ricordi, per¨°, sono stati velocemente scacciati. Un primo assaggio del nuovo Magnussen si ¨¨ avuto in Bahrain: quinto posto sul traguardo, dietro solamente a top team come Ferrari e Mercedes. E primi punti per la Haas dopo due anni di digiuno. L'acuto di Sakhir ha trovato conferma in altri cinque piazzamenti in top 10. Spiccano l'ottavo posto in Austria, ottenuto tenendosi dietro un sette volte iridato come Lewis Hamilton, e il nono negli Stati Uniti dopo un duello sensazionale contro Sebastian Vettel, perso in volata. Ora la pole in Brasile in un venerd¨¬ uggioso e pazzo. E la sensazione che Magnussen non abbia intenzione di fermarsi.
? RIPRODUZIONE RISERVATA