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F1 Turchia, la strategia Ferrari non ha pagato: ecco perch¨¦
In Formula 1 la linea di demarcazione tra colpi di genio ed errori ¨¨ sottile e dai contorni spesso sfumati. Cos¨¬, ad esempio, negli ultimi giri dello scorso GP Russia, Lando Norris e Charles Leclerc ¨C e, con loro, anche i rispettivi muretti ¨C hanno tentato un azzardo che si ¨¨ improvvisamente trasformato in un flop. Ma cosa sarebbe successo se, anzich¨¦ intensificarsi, la pioggia del frenetico finale di Sochi si fosse fermata, spalancando la strada a tutti quelli che avevano cercato il jolly nel mazzo, restando in pista con le gomme da asciutto? Una situazione che si ¨¨ ripetuta anche a Istanbul nel GP Turchia, con gli strateghi della Ferrari e il pilota di Monte Carlo ancora protagonisti. Stavolta, non si ¨¨ trattato per¨° di un gioco d¡¯azzardo ma di una tattica ben studiata e applicata alla perfezione: un tentativo che evidentemente non ha funzionato, ma che ha permesso alla Scuderia di accarezzare il sogno vittoria. Analizziamo perch¨¦ la strategia Ferrari era davvero l¡¯unica scelta possibile per gli uomini di Maranello.
ferrari sf21, la sorpresa di istanbul
¡ª ?Prima di valutare concretamente la strategia di Leclerc, occorre un piccolo passo indietro. Gi¨¤ dalle libere del venerd¨¬, la Ferrari SF21 si era infatti mostrata sorprendentemente competitiva tra le curve del circuito di Istanbul, confermandosi poi anche nelle condizioni di equilibrio precario del sabato. Nonostante la decisione di adottare una configurazione aerodinamica pi¨´ scarica ¨C forse pensando a una domenica asciutta? ¨C per tutta la prima parte di gara il monegasco ¨¨ riuscito a restare in scia alla Red Bull di Verstappen e alla Mercedes di Bottas. Il nuovo sistema ibrido che ha fatto il suo debutto in Russia funziona bene e, al di l¨¤ del guadagno marginale in termini di cavalli, offre ai ferraristi maggiori opzioni per la gestione del mezzo. Parliamo di temperature e mappature e, conseguentemente, anche di prestazioni. Il fatto che Leclerc fosse cos¨¬ tanto veloce per¨° non deve ingannare: con una tattica di gara ¡°ordinaria¡±, a marcare le soste della Mercedes del leader e dei due piloti di casa Red Bull, il terzo posto sarebbe stato il massimo risultato possibile. Irrealistico pensare a un attacco di Charles sul finale a parit¨¤ di gomme intermedie fresche, ma non da escludere, invece, il rischio di essere estromessi dal podio, magari da Hamilton qualora fosse riuscito a liberarsi di Perez.
ferrari, perch¨¦ era giusto rischiare
¡ª ?Ma a prescindere dalle reali (in ogni caso alte) possibilit¨¤ di chiudere alle spalle di Bottas e Verstappen, non sarebbe stata certo la possibilit¨¤ di stappare lo champagne per la quinta volta a stravolgere la valutazione dell¡¯annata Ferrari. La rossa viene infatti da un paio di stagioni in cui puntare alla vittoria ¨¨ stato pressoch¨¦ impensabile, almeno nelle corse ¡°normali¡±. La lotta per il terzo posto Costruttori resta un obiettivo tangibile per il 2021, ma comunque non ¨¨ in linea con il blasone e le ambizioni future del Cavallino. E, in ogni caso, l¡¯impressione ¨¨ che la sostanza cambierebbe davvero poco anche qualora Leclerc e Sainz dovessero restare quarti nel Mondiale. Discorso ben diverso, se non altro per le statistiche (che datano l¡¯ultimo successo al 22 settembre 2019, nel GP di Singapore vinto da Vettel) e per il morale, se si riuscisse invece a interrompere il digiuno di primi posti. E quale migliore occasione di quella offerta dalla ritrovata competitivit¨¤ della SF21 a Istanbul ¨C peraltro, persino la tremenda SF1000 qui si era ben comportata ¨C e delle condizioni di incertezza meteo per provare a mirare al bersaglio grosso?
la scelta tattica di leclerc
¡ª ?Ecco perch¨¦, quando Verstappen e Bottas (rispettivamente al giro 36 e 37 dei 58 previsti) sono tornati ai box per montare un nuovo treno di Pirelli intermedie, nella mente degli uomini al muretto Ferrari ¨¨ balenata l¡¯idea di rischiare. Non per¨° un semplice azzardo, ma una valutazione ben ponderata: non solo Charles aveva un buon vantaggio sul quarto posto, ma la pista continuava ad asciugarsi giro dopo giro. Dunque, in quel momento, il vero obiettivo era probabilmente quello di passare entro una decina di giri alle gomme slick, sfruttando nel frattempo il vantaggio di una mescola scanalata che il consumo del battistrada aveva reso particolarmente performante. Con il senno di poi un errore, visto che il freddo e la fine pioggerella hanno fatto il gioco di chi si era fermato ai box, ma comunque una scelta che ha dato a Leclerc una possibilit¨¤ concreta di vincere il GP di Turchia. Un errore a cui il muretto Ferrari aveva anche rimediato, richiamando Charles al giro 47 per salvare il terzo gradino del podio: il monegasco era infatti rientrato in pista davanti a Perez (ma alle spalle di Hamilton, che si sarebbe fermato tre giri dopo) a riprova del fatto che una decina di passaggi con pneumatici freschi non erano stati sufficienti al messicano per chiudere il gap e fare la differenza. Il colpo di grazia l¡¯ha invece dato paradossalmente proprio il battistrada intagliato della gomma nuova, che ha fatto fatica a entrare in temperatura e a rispondere ai tempi di chi, fermandosi un quarto d¡¯ora prima, aveva gi¨¤ reso semi-slick le Pirelli intermedie.
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