Il giovane inglese ¨¨ riuscito a tenere un ottimo passo, non lontano da quello del monegasco. Verstappen si dimostra ancora troppo veloce per la concorrenza, Sergio Perez in primis
Cambia il circuito, ma non la sostanza. Max Verstappen si ¨¨ portato a casa anche il Gran Premio dell'Arabia Saudita, mettendosi dietro il compagno di squadra Sergio Perez e il ferrarista Charles Leclerc. Seconda doppietta consecutiva dunque per la Red Bull che sembra essersi gi¨¤ avviata verso la conquista di un altro campionato. Buona la prestazione della Ferrari, che si ¨¨ confermata seconda forza ed ¨¨ riuscita a portare a casa un buon bottino di punti nonostante il forfait, causa appendicite, di Carlos Sainz. A sostituire lo spagnolo ¨¨ stato il 18enne?Oliver Bearman, che ¨¨ diventato pi¨´ giovane pilota di sempre a esordire con la scuderia di Maranello e ha tagliato il traguardo in settima posizione, mettendosi dietro rivali del calibro di Lewis Hamilton e Lando Norris. Ora andiamo ad analizzare proprio la prestazione dell'esordiente britannico, paragonandola a quella del compagno di squadra Charles Leclerc, e quella del campione del mondo Verstappen, che ha fatto ancora una volta la differenza su Sergio Perez.?
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bearman-leclerc
¡ª ?La Formula 1 ¨¨ uno sport in cui ¨¨ fondamentale farsi trovare pronti e sfruttare le (poche) chance che si hanno a disposizione. Esattamente quello che ha fatto Oliver Bearman. Il giovane pilota britannico ha saputo gestire alla perfezione la pressione dell'esordio, resa ancor pi¨´ grande dal fatto di essere a bordo di una Ferrari. Il 18enne ha mostrato grande personalit¨¤, sfiorando il Q3 nelle qualifiche (avendo disputato una sola sessione di prove libere) e conquistando un ottimo settimo posto in gara. La sua prestazione ¨¨ ancor pi¨´ da valorizzare se paragonata ai tempi di Leclerc: il monegasco, come prevedibile, ¨¨ stato pi¨´ veloce, ma la differenza di ritmo ¨¨ stata pi¨´ contenuta di quanto ci si potesse aspettare. Bearman ha cominciato il Gran Premio con le gomme soft (Leclerc con le medie), una scelta fatta forse per consentirgli di avere pi¨´ aderenza, e quindi confidenza, a inizio gara. Una volta montate le dure al settimo giro, dopo aver perso un po' di tempo dietro l'esperto Nico H¨¹lkenberg (superato al 21esimo giro su 50), l'inglese ha potuto spingere con pista libera, mostrando il suo passo reale, che era in linea con quello di George Russell e Fernando Alonso. Negli ultimi giri di gara ¨¨ stato anche in grado di abbassare i suoi tempi, per difendersi dal tentato assalto di Hamilton e Norris, che essendo su una strategia diversa aveva montato la mescola morbida. Sono proprio i tempi delle ultime tornate a evidenziare l'ottima prova dell'inglese: come si pu¨° vedere in tabella (dove sono riportati i tempi di alcuni giri a titolo d'esempio), Bearman ha tenuto per diversi giri consecutivi un passo simile a quello di Leclerc. Ovviamente, i due piloti erano in delle situazioni di gara differenti, con il monegasco che stava gestendo un podio sicuro, tenendosi probabilmente anche qualche decimo in tasca come testimonia il giro veloce all'ultima tornata, mentre il britannico stava esprimendo tutto il potenziale della monoposto. Rimane che a 18 anni, in un tracciato difficile come Gedda e con una sola di sessione di libere disputata, girare su tempi simili a quelli di un pilota come Leclerc ¨¨ tutt'altro che scontato. Ora Bearman torner¨¤ in Formula 2, ma con la consapevolezza di chi ha gi¨¤ corso con i "grandi" e ha dimostrato di non essere da meno.?
Confronto Leclerc-Bearman
Giro | Charles Leclerc | Oliver Bearman |
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verstappen-perez
¡ª ?Nonostante Gedda sia una pista a lui particolarmente gradita, Sergio Perez ha dovuto, nel GP di Arabia, incassare un'altra pesante sconfitta da parte di Max Verstappen. Come in Bahrain, il dato che salta subito all'occhio ¨¨ il distacco finale tra i due piloti della Red Bull: 13.643 secondi. Pi¨´ contenuto rispetto a Sakhir, ma sempre importante considerato che entrambi hanno tra le mani la RB20, il gioiello progettato da Adrian Newey. Al distacco in gara si va ad aggiungere quello in qualifica, pari a 0.335 secondi. Dunque, anche in un tracciato in cui ha conquistato una vittoria e due pole position, Perez non ¨¨ mai stato in grado di avvicinarsi al campione del mondo. In generale, durante il Gran Premio si ¨¨ avuta la sensazione che Verstappen potesse aumentare il ritmo a suo piacimento in ogni momento. Appena Perez provava a mettersi sui suoi tempi (anche per mettersi a distanza di sicurezza su Leclerc dopo aver subito una penalit¨¤ di 5 secondi per unsafe?release), Max migliorava il suo passo o segnava un nuovo giro veloce. Un dominio assoluto quello dell'olandese, che sembra guidare sui binari ed essere estraneo al problema del consumo gomme, per quanto in Arabia il degrado sia stato contenuto per tutti. In ogni caso, Perez in questi due Gran Premi ¨¨ stato in grado di portarsi a casa due secondi posti, garantendo il massimo bottino di punti al suo team per il campionato costruttori. E, in fondo, questo ¨¨ quello che gli chiede il team: stare davanti agli altri e il "meno lontano" possibile da Verstappen. Anche l'anno scorso il messicano aveva cominciato bene la stagione, per poi perdersi: quest'anno riuscir¨¤ a essere pi¨´ costante o la superiorit¨¤ dell'olandese gli far¨¤ nuovamente perdere la rotta? Se la risposta fosse la seconda, allora sarebbero in tanti quelli pronti a sfilargli il posto da "primo degli altri".??
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