Formula 1
F1 Vettel-Schumi, l'autoscontro non ha scalfito l'amicizia
Succede quando si ¨¨ amici ma rivali nello stesso sport. Domenica a Miami, quando mancavano solo tre giri alla bandiera a scacchi, ¨¨ andato in scena uno scontro fraticida tra gli unici piloti tedeschi nel club dei 20: Mick Schumacher e Sebastian Vettel. Basterebbe questo per ricamarci sopra. Ma c'¨¨ altro, molto altro. Perch¨¦ Vettel sin da quando bambino ricevette complimenti e trofeo da Michael Schumacher al kartrodromo di Kerpen ha considerato il campionissimo della Ferrari prima come un modello a cui ispirarsi (anche nella vita privata, di cui Seb ¨¨ geloso quanto Michael), poi come amico in pista a cui chiedere eventualmente suggerimenti.
Testimone rosso
¡ª ??I due, quando Michael ¨¨ tornato alle corse con la Mercedes nel 2010, hanno spesso rappresentato la Germania alla Corsa dei Campioni e il 7 volte iridato alla sua ultima gara (Brasile 2012) corse in parco chiuso a congraturlarsi con l'erede che aveva appena vinto il terzo dei suoi quattro mondiali con la Red Bull. E Seb, quando ha firmato con la Ferrari nell'autunno del 2014 (ma il corteggiamento era iniziato gi¨¤ l'anno prima a casa Domenicali), aveva il dichiarato intento di seguire le orme dell'amico, che lo aveva consigliato a scegliere Maranello senza indugio. Cos¨¬, dopo l'incidente sugli sci a Meribel il 29 dicembre 2013, che ha tolto a Mick il riferimento paterno,? Seb, una volta che il figlio dell'amico ¨¨ arrivato nei GP, ha assunto volentieri il ruolo di chioccia, prodigo di suggerimenti. E tra i due si ¨¨ stabilito un ottimo rapporto. Con Mick che ¨¨ entrato da tempo a far parte della Ferrari Driver Academy e da gennaio ¨¨ terzo pilota della rossa. Poi domenica...
L'incidente
¡ª ??Superato Ocon, i due domenica hanno ingaggiato un duello che in quel momento valeva il nono posto. Alla curva 17, Schumi ha affondato il colpo per scavalcare l'Aston Martin di Seb e i due sono entrati in contatto. Vettel, finito in testa coda, si ¨¨ dovuto ritirare (anche se ¨¨ stato classificatop 17esimo e ultimo), Mick ¨¨ tornato ai box, ha sostituito l'ala per finire 15¡ã, deluso per non aver colto i suoi primi punti iridati. "E' stato stupido per tutti e due. Mi dispiace che siamo finiti fuori - ha detto Vettel -. Pensavo di essere davanti io (lo era di mezza macchhina; n.d.r.). E quando l'ho visto, era troppo tardi". I due si sono sentiti al telefono, mentre andavano all'aeroporto domenica sera e hanno chiarito la questione. La loro amicizia non si ¨¨ compromessa come ha sottolineato Schumi jr dopo la gara: "Per me resta un prezioso amico". Resta il fatto che Mick, anche per il confronto con un pilota esperto come Kevin Magnussen, mostra una dannosa inclinazione agli incidenti. Nove sino ad ora.
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