Il pilota romano, presente a un evento a Milano sulla Darsena, ha parlato di tutto. Dalle esperienze passate fino al tema della sicurezza: "Il ricordo pi¨´ bello? L'esordio con la Ferrari a Monza nel 2009"
A Monza il ricordo pi¨´ bello della sua carriera. Era il 2009 e Giancarlo Fisichella esordiva con la Ferrari sul tracciato pi¨´ importante d¡¯Italia. Oggi il pilota italiano ¨¨ ancora protagonista in pista, non pi¨´ in Formula 1, ma nel Campionato del Mondo Endurance dove ha trionfato due volte alla 24 Ore di Le Mans. Ospite della compagnia digitale Verti Assicurazioni, sui bordi della rinnovata Darsena, centro del divertimento milanese, ha regalato agli amanti delle quattroruote la 'F1rstVertiRace', sfida in salsa vintage su una spettacolare pista per slot cars, il gioco di macchinine elettriche che ha fatto divertire intere generazioni. L¡¯obiettivo per i tanti appassionati presenti era riuscire a battere il record della pista. Alla fine ¨¨ stato proprio il 'Fisico' a fermare il crono con il tempo pi¨´ veloce.
La sicurezza in pista
¡ª ?Il primo tema affrontato con il campione romano non poteva non essere legato alla sicurezza e all¡¯applicazione sulle vetture stradali delle tecnologie sviluppate per le auto da corsa: "Sulle Gran Turismo - dice - vengono provate le innovazioni e i miglioramenti in termini, ad esempio, di ABS, Traction Control e delle corrette distanze di sicurezza. La sicurezza stradale ¨¨ uno dei temi di maggiore attenzione anche per le case costruttrici".
Endurance e F.1
¡ª ?Mentre per quanto riguarda le differenze tra Endurance e Formula 1, Fisichella commenta: "Le gare di Endurance, essendo di durata dalle 3 alle 24 ore, mettono davvero a dura prova. Negli abitacoli la temperatura ¨¨ molto alta e dopo tante ore, nonostante ci si alterni fra tre piloti, si ¨¨ stremati e si perde fino a tre chili di peso. La Formula 1 ¨¨ per¨° mentalmente e fisicamente pi¨´ stressante: basti pensare che guidare una monoposto del genere porta la propria frequenza cardiaca media a 160-170 battiti al minuto per un¡¯ora e mezza di gara. Ci vuole una preparazione completa".
Il futuro della F.1
¡ª ?Poi un commento sui piloti di oggi e su quelli a cui puntare in futuro: "Oggi ci sono tanti piloti che in pochi anni hanno gi¨¤ scritto la storia della Formula 1, ma la nuova generazione si sta avvicinando rapidamente", spiega. "Se fossi un team manager per il futuro punterei senza dubbio su Leclerc e Verstappen".
La Monza dei bei ricordi
¡ª ?Se si parla di Monza, infine, non c'¨¨ nessun dubbio. "? un circuito unico, nettamente il pi¨´ bello e affascinante di tutti per conformazione e tradizione", commenta. Una pista che gli evoca ricordi incredibili: "L¡¯esordio con la Ferrari nel 2009 rimarr¨¤ per sempre memorabile - spiega -. Ma non dimentico anche le prime gare in Formula 3 e soprattutto il podio 2005 in Formula 1 con Renault, diversi anni dopo Michele Alboreto, l¡¯ultimo italiano che era riuscito ad ottenere un risultato cos¨¬ importante al GP d¡¯Italia".
Gazzetta dello Sport
? RIPRODUZIONE RISERVATA