Lo storico direttore sportivo del Cavallino sul ribaltone al vertice della Gestione Sportiva anticipato dal nostro giornale: “Mattia ¨¨ un tecnico cresciuto in squadra, la macchina si ¨¨ evoluta in senso positivo e ha pi¨´ esperienza tecnica di Arrivabene, forse quello che mancava”
“Mattia Binotto ¨¨ cresciuto in Ferrari, grazie a lui la macchina si ¨¨ evoluta in senso positivo e soprattutto ¨¨ uno che ha lavorato con Sergio Marchionne. Binotto rispetto a Maurizio Arrivabene ha maggior esperienza tecnica specifica, ma allo stesso tempo essendo un tecnico deve farsi le ossa su quella che ¨¨ la gestione politica della squadra in un campionato che non lascia spazio a chi si deve improvvisare”. Cos¨¬ lo storico team principal della Ferrari Cesare Fiorio commenta ai microfoni di Radio Anch’Io Sport, su Radio1, l’anticipazione del nostro giornale sul clamoroso ribaltone in Ferrari, con la promozione di Mattia Binotto a team principal al posto di Maurizio Arrivabene.
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Sui motivi che avrebbero portato al cambio della guardia, Fiorio ha aggiunto: “I risultati degli ultimi anni sono stai favorevoli fino a quando Marchionne ha potuto metterci le mani. Arrivabene non aveva esperienza di corse, ma solo come pubblicitario e forse era quello che mancava. Con Marchionne il gap tecnico con la Mercedes era stato in parte limitato, la macchina si era avvicinata molto e l’autore di questo lavoro ¨¨ stato proprio di Binotto. Senza Marchionne, Binotto ¨¨ rimasto senza una guida ma ¨¨ una persona che ha grande fiducia ed esperienza nella parte tecnica”.
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