Il sorriso della stratega Red Bull dopo il ritiro di Tsunoda a Zandvoort, ha innescato le bizzarre teorie di un complotto che non ha alcuna ragione di esistere. Dura la replica social del team di Faenza
La vittoria di Max Verstappen nel GP Olanda di domenica scorsa ha il suo codazzo di polemiche. Mentre la marea oranje esplodeva sulle tribune di Zandvoort in un tripudio di fumogeni arancioni per salutare il quarto successo consecutivo dell¡¯idolo di casa che ¨¨ anche un sigillo sul secondo titolo Piloti, sul web impazzava gi¨¤ la teoria del complotto. Innescata dal ritiro dell¡¯AlphaTauri di Yuki Tsunoda, che ha parcheggiato in pista per un problema tecnico e spinto la Direzione gara a imporre un regime di Virtual Safety Car: una manna per Max, che doveva ancora effettuare la sua seconda sosta ai box e ha potuto approfittare dello stop forzato dell¡¯auto dei ¡°cugini¡± di Faenza per cambiare gomme e restare comunque in testa. Neutralizzando, cos¨¬, l'attacco di Lewis Hamilton, autore di una gara a un solo pit che lo aveva fino a quel momento reso un serio candidato per la vittoria.?
F1, LA RISATA DI HANNAH SCHMITZ
¡ª ?La principale prova della cospirazione a favore dell¡¯olandese? La risatina di Hannah Schmitz, l¡¯ingegnera al muretto Red Bull responsabile delle strategie del team, ripresa in diretta tv proprio mentre il giapponese fermava goffamente la sua AlphaTauri sull¡¯erba. Un sorriso che appare liberatorio, probabilmente di sollievo, perch¨¦ accompagnato dalla certezza di avere di nuovo in pugno una vittoria messa a rischio dalla tattica studiata dai rivali Mercedes. La spiegazione pi¨´ logica ¨C fermo restando che, per quanto ne sappiamo, Schmitz in quel momento poteva anche ridere per una reazione nervosa, in risposta a una battuta di spirito di qualche collega al muretto, o per qualsiasi altro motivo ¨C che evidentemente non ¨¨ bastata ai teorici del complotto. Che, sul web, hanno bersagliato di insulti la fenomenale stratega inglese, fin qui una delle grandi firme dietro la cavalcata trionfale della Red Bull verso il doppio titolo Mondiale.?
GP OLANDA, UN COMPLOTTO ASSURDO
¡ª ?Certo, ¨¨ innegabile come il ritiro di Tsunoda sia stato un colpo di fortuna per Verstappen. Che avrebbe avuto comunque buone chance di vittoria a prescindere dalla sosta agevolata dal regime di Virtual Safety Car ¨C il cambio gomme durante una neutralizzazione d¨¤ la possibilit¨¤ a chi si ferma di perdere meno tempo rispetto a chi rimane in pista, che non pu¨° spingere a tutta ¨C visto il ritmo da extraterrestre del campione del mondo e il vantaggio di Hamilton, che sarebbe stato in ogni caso risicato (si stima in circa 8 secondi) e che Lewis avrebbe dovuto difendere in oltre 20 giri di gara. Gi¨¤ questo sarebbe stato, da solo, un motivo sufficiente per bollare come assurda l¡¯idea della combine tra le due scuderie di propriet¨¤ di Dietrich Mateschitz. Ma poi c¡¯¨¨ anche la questione aritmetica a rendere ancora pi¨´ bizzarra la tesi dei complottisti: perch¨¦ mai rischiare uno scandalo del genere, quando la classifica mette Max e la Red Bull in condizione di assoluto agio, con pi¨´ di 100 punti di margine sul primo degli inseguitori??
IL PASTICCIO TSUNODA A ZANDVOORT
¡ª ?Domande che, evidentemente, non trovano risposta. E che per¨° non hanno fermato la macchina d¡¯odio che si ¨¨ scagliata contro l¡¯ingegnera dei record, contro l¡¯AlphaTauri e contro Tsunoda. Il quale, comunque, non pu¨° essere assolto ¨C e, in effetti, non lo ¨¨ stato visto che, a Monza, sconter¨¤ una penalit¨¤ in griglia ¨C per essersi reso protagonista, insieme alla sua squadra, di un vero e proprio pasticcio: il giapponese ha parcheggiato una prima volta denunciando un problema a una gomma non correttamente fissata, ma ¨¨ poi stato avvertito dal muretto che tutto era in ordine e invitato a tornare ai box; Yuki ha obbedito, ma ha dovuto percorrere molto lentamente il giro di rientro perch¨¦, nel frattempo, aveva gi¨¤ allentato le cinture di sicurezza in previsione di dover scendere dall¡¯auto; infine, dopo il cambio gomme e la sistemazione delle cinture, ¨¨ tornato di nuovo in pista e ha parcheggiato pochi metri dopo il punto in cui si era fermato la prima volta, avvertendo comunque un comportamento insolito della macchina. Un ritiro goffo, quasi comico in una F1 ipertecnologica dove si lotta sul filo dei millesimi. E che ¨¨ stato giustamente punito per la pericolosit¨¤ del percorrere un giro con le cinture di sicurezza parzialmente slacciate ¨C e se qualcuno lo avesse tamponato? ¨C pi¨´ che per la scelta di tornare in pista nell¡¯errata convinzione (in realt¨¤ si era rotto il differenziale) che la macchina non avesse problemi. Se l¡¯intento fosse stato davvero quello di favorire Verstappen per innescare un regime di Safety Car, ritirarsi gi¨¤ al primo stop in pista non sarebbe stato pi¨´ efficace e meno sospetto, oltre che enormemente pi¨´ sicuro per il pilota??
LA REAZIONE ALPHATAURI
¡ª ?Accuse a cui il team di Faenza non ha tuttavia mancato di replicare, pubblicando un duro comunicato stampa in risposta al presunto complotto pro-Max: ¡°? incredibilmente deprimente leggere il linguaggio e il contenuto di alcuni dei commenti diretti al nostro team e alla responsabile delle strategie Red Bull, Hannah Schmitz. Comportamenti di odio di questo tipo non possono essere tollerati, cos¨¬ come sono inaccettabili le accuse di aver giocato in modo scorretto. Sono teorie false e che mancano di rispetto sia alla nostra squadra che a Hannah. Abbiamo sempre gareggiato in maniera indipendente, seguendo le regole e con il pi¨´ alto livello di rispetto e sportivit¨¤. Yuki ha avuto un problema tecnico che il team non ha immediatamente rilevato, che lo ha poi costretto a parcheggiare in pista. Suggerire che sia potuto accadere qualcosa di diverso ¨¨ insultante oltre che categoricamente sbagliato¡±. E meno male che, giusto qualche settimana fa, la F1 aveva inaugurato una nuova campagna contro le manifestazioni di tifo accecate dall¡¯odio¡
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