Telaio e prestazioni a Cardile. Resta va in Haas. E parte la campagna acquisti
Un venerd¨¬ deprimente: Leclerc costretto a fare da spettatore in FP2 per la rottura di un semiasse, Vettel che si segnala solo per il brivido di un quasi scontro frontale con la Haas di Magnussen dopo uno dei tanti testa coda. Ma la Ferrari ¨¨ proiettata al 2021 quando ad esempio non ci sar¨¤ pi¨´ Simone Resta. Il cinquantenne imolese, che solo sei anni fa Sergio Marchionne aveva messo a capo del progetto, lascia Maranello. Di nuovo. Perch¨¦ il 28 maggio 2018 si era (era stato?) trasferito in Svizzera, alla Sauber e adesso dopo essere tornato in Emilia soltanto l¡¯1 agosto 2019, rif¨¤ i bagagli "per andare a rafforzare" la Haas. Quale ruolo avr¨¤? Ancora ieri Gunther Steiner non ¨¨ stato in grado di dirlo. E lui, progettista, va in un team che per il telaio sinora si ¨¨ appoggiato alla Dallara.
Cura dimagrante
¡ª ?La Ferrari giustifica la mossa con una duplice motivazione: la necessit¨¤ di sottoporsi alla cura dimagrante imposta dal tetto alle spese che entrer¨¤ in vigore dal prossimo anno (145 milioni di dollari che scenderanno stagione dopo stagione a 140 e poi a 135); e quella di rendere pi¨´ efficente e snella la struttura della Gestione Sportiva. Cos¨¬ dopo aver detto addio a luglio alla catena di comando orizzontale per tornare a una pi¨´ tradizionale piramide (per togliere ogni alibi), ora si assiste alla fusione tra il reparto telai e quello legato alla ricerca delle prestazioni sotto la guida di Enrico Cardile che ha pure il controllo sull¡¯aerodinamica (mentre Enrico Gualtieri resta responsabile della Power Unit e il d.s. Laurent Mekies delle attivit¨¤ di pista). "La struttura di un team come la Ferrari - ¨¨ la spiegazione fornita da Mattia Binotto, tornato questo fine settimana al muretto in Bahrain - si evolve in modo veloce, anticipando i cambiamenti. A partire dal 2021, con l¡¯introduzione dei nuovi regolamenti, vengono poste davanti a tutti noi delle sfide nuove, che vanno affrontate con pragmatismo e apertura".
Niente Indv
¡ª ?Dopo mesi di analisi, a Maranello hanno abbandonato l¡¯idea di sbarcare in IndyCar (un eventuale programma Le Mans spetta al Reparto Corse Clienti) e deciso di ¡°rafforzare¡± con il proprio personale in eccesso i team amici come Alfa Romeo e appunto Haas, che si ¨¨ assunta l¡¯onere di svezzare Mick Schumacher. In questa realt¨¤ si caler¨¤ Resta che rimane un dipendente della Ferrari ma sar¨¤ a libro paga della sua nuova scuderia. Il suo non rester¨¤ un caso isolato, mentre ¨¨ intenzione della Ferrari andare sul mercato per rafforzarsi. L¡¯obiettivo ¨¨ poter colmare il divario con la Mercedes, sfruttando anche le prossime due evoluzioni di motore: la prima, che verr¨¤ omologata a Melbourne, ¨¨ gi¨¤ pronta.
Programmi anticipati
¡ª ?Intanto la Ferrari, originariamente contraria ad anticipare il congelamento del motore a partire dal 2022, come chiesto dalla Red Bull, per poter rilevare il materiale Honda, ha cambiato idea. Ma come contropartita chiede che venga anticipata l¡¯introduzione della nuova power unit dal 2026 al 2025. Per ridurre i costi di quelle attuali e con la segreta speranza di ribaltare i rapporti di forza. Ma resta poco, sei mesi, per decidere: dopo di che non si far¨¤ pi¨´ in tempo. Non solo, Maranello chiede anche l¡¯introduzione di parametri per ridurre negli anni del congelamento un eventuale divario eccessivo tra le varie power unit. Infine al Cavallino attendono per i prossimi giorni dalla Fia il via libera per far girare Carlos Sainz ad Abu Dhabi sulla SF1000, cos¨¬ come far¨¤ Alonso con la Renault.
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