Lewis Hamilton festeggia: l'inglese nel 2018 ha vinto il 5¡ã titolo. Getty
Tutta la sintesi del mondiale vinto da Lewis, capace di imporre la sua superiorit¨¤ a Seb e raddrizzare gare dal pronostico sfavorevole per poi uscire alla distanza. Il tedesco, colpito nel morale, sbaglia tanto e non sfrutta una Ferrari disorientata dalla morte di Marchionne, ma a lungo superiore alla Mercedes
Pi¨´ forte di tutto, anche dei rimpianti della Ferrari. Lewis Hamilton dopo la stagione 2018 vola a quota Fangio, sedendosi al suo fianco al tavolo dei pluri-iridati con in mano un pokerissimo di altissimo valore. 5 titoli e il record di Schumacher (7) ¨¨ a tiro. Per il suo 5¡ã alloro il campione della Mercedes ha dato fondo a tutta la sua sapienza automobilistica, con un mix di velocit¨¤ e perfezione tali da piegare la gambe anche alla migliore Ferrari dal 2008 in poi. Lewis ¨¨ partito in sordina, ¨¨ stato chirurgico nel colpire a freddo la rossa in gare dal pronostico a lui sfavorevole, ne ha piegato il morale e ha raccolto i frutti con una superiorit¨¤ indiscutibile nell’ultimo terzo di stagione. Vettel ha brillato solo per met¨¤ campionato, grazie a un buon abbrivio iniziale, un solido avvio di estate e una vettura potente ed equilibrata, a lungo considerata il punto di riferimento in pista, ma sfruttata in modo parziale.
Lo spartiacque della stagione: l'uscita di pista di Vettel in Germania quando era primo. Getty
il buio di hockenheim —
In Germania il black out fatale. Le cui ripercussioni a livello di classifica e psiche sono state poi decisive. In un solo week end la rossa ha smarrito la sua guida, Marchionne, l’uomo della svolta e del ritorno al successo, la leadership iridata e il suo pilota di riferimento. Nella sabbia bagnata del Motodrom di Hockenheim Vettel ha lasciato s¨¦ stesso - con l’eccezione dell’acuto di Spa propiziato da un motore Ferrari da urlo -, con il pi¨´ marchiano degli errori di una stagione in cui ne ha inanellati tanti. Le imperfezioni (la staccata di Baku, l’amnesia in qualifica in Austria, la partenza con autoscontro in Francia, il contatto di Monza, l'urto di Suzuka, la distrazione in prova di Austin con successiva girata in gara) sono state pi¨´ numerose e decisive delle vittorie (Australia, Bahrain, Canada, Silverstone, Spa). Contro un Hamilton al top della forma, per nulla distratto dalla sua rutilante vita glamour, sarebbe servito un avversario altrettanto impeccabile e dalla continuit¨¤ maniacale. E Seb non lo ¨¨ stato. Pronto, per¨°, il tedesco a difendersi a modo suo: “Ha vinto la Mercedes, abbiamo perso noi - ha detto Vettel -. Ho sbagliato tanto, troppo, ma la Mercedes avrebbe vinto anche senza i miei errori. Avevamo una buona macchina, non la migliore come ho sentito dire: in alcuni GP loro dominavano e noi non siamo stati mai in grado di vincere allo stesso modo”. Una verit¨¤ a met¨¤, diciamo.
Scambio di cortesia fra Vettel e Hamilton al termine del GP del Messico che ha laureato Lewis campione. LaPresse
FINLANDESI E GESTIONE —
Sarebbe dura lo stesso, anche perch¨¦ Hamilton e la Mercedes hanno saputo colpire la Ferrari nei suoi punti deboli, ferendone la compattezza (che sfogo Arrivabene a Suzuka!) e incrinando l’asse dei piloti, fratturato definitivamente con la mala gestione di Raikkonen a Monza (sostituito nel 2019 da Leclerc), mentre Bottas ¨¨ sempre stato un ‘maggiordomo’ perfetto. Il rendimento dei finlandesi porge un indizio sul potenziale delle vetture e su come sia stato sfruttato: Kimi ha offerto la migliore stagione della sua seconda vita ferrarista, chiudendo terzo nel mondiale con la chicca della vittoria di Austin, unico zuccherino del Cavallino nell’amarezza degli ultimi 8 GP stagionali; Valtteri ha terminato addirittura quinto in classifica, senza vittorie – in Russia era sua, ma dall’albo d’oro il suo gesto di cavalleria non risulta – e molto in difficolt¨¤ a fine annata, proprio quando montavano le speculazioni sui fori dei cerchioni Mercedes. Hamilton ha chiuso i conti in Messico – terzultimo GP -, con 11 vittorie, un ritiro per guasto meccanico e tre GP ‘a handicap’ fra quelli in cui ha patito arretramenti in griglia (Bahrain, Germania) e quello di rincorsa di Silverstone dopo un contatto con Raikkonen al 1¡ã giro. Cifre che attestano una superiorit¨¤ netta, unite a straordinarie doti di controllo sul bagnato e attitudine a ad alzare l’asticella proprio nei momenti difficili. Contro di lui avrebbe potuto reggere solo una rossa impeccabile: rimasta ferma, per¨° a quella illusoria prima fila rossa a Monza.
altri bagliori —
Alle spalle della lotta Ferrari-Mercedes si sono visti altri guizzi di Verstappen, tanto veloce quanto irriverente e ruvido nei duelli: l’olandese ha iniziato male, incassato dure (e legittime) critiche, cui ha reagito prima impropriamente (“se me lo chiedete ancora vi prendo a testate”), poi sul campo. Da campione. Per lui due vittorie (senza Ocon sarebbero state 3) e 5 podi consecutivi a chiusura di una stagione in crescendo e tale da legittimarne la sicura candidatura al titolo se solo la Honda dovesse sfornare un motore decente per la Red Bull. Ricciardo, connubio di grinta e pulizia di attacco, ma calante da met¨¤ stagione in poi anche per i tanti k.o. meccanici, ha regalato dei guizzi, ma ha deciso di lasciare i bibitari anglo-austriaci per passare a una Renault che non ha ancora fatto il salto di qualit¨¤. Per il resto, piccoli bagliori dalla Haas; solita mediocrit¨¤ da una McLaren che ha mandato in pensione Alonso, sempre veloce e carismatico; il fallimento e salvataggio (da parte di pap¨¤ Stroll) della Force India, quinta forza in campo anche se la classifica non la premia per la perdita dei punti nel diventare Racing Point; piccoli spunti da Toro Rosso e Sauber, questa spesso emersa grazie al promettente e futuro Cavallino Leclerc, e la crisi senza fine della Williams, che almeno ha il merito di riportare in F.1 dal 2019 una stella e simbolo di riscossa umana come Kubica. Sotto la sintesi della stagione, gara per gara, con eventi e dichiarazioni salienti.
Scambio di complimenti fra Arrivabene e Vettel dopo la vittoria di Melbourne. LaPresse
gp australia —
(Melbourne, 25 marzo) – Virtual victory per la Ferrari, che ringrazia i pasticci ai box della Haas. Vettel gioca in contropiede, ritarda la sosta e quando scatta la Virtual Safety Car, poi trasformata in Safety car per la monoposto di Grosjean ferma in pista – errore ai box e problemi di serraggio di un dado pure per Magnussen – ¨¨ un mago. Seb brilla nel giro di rientro ai box con la sua ‘Loria’ ed esce davanti a un Hamilton stupito: “Cosa ¨¨ successo? Mio errore o cosa?..”. L’inglese, autore di una pole favolosa (0”664 a Raikkonen), aveva la gara in pugno e pareva inattaccabile, ma da qual momento pu¨° solo seguire come un’ombra il ferrarista. In Mercedes, increduli, incolpano il software di gestione del passo che aveva comunicato un ritmo sbagliato per mantenere la leadership. 3¡ã Raikkonen che esplode in radio (“Non fregatemi in questo modo”) quando sa della differente strategia con Vettel; 4¡ã Ricciardo, autore di un grande sorpasso a Hulkenberg, uno dei pochi di un GP soporifero; 5¡ã Alonso che stoppa a modo suo i consigli via radio dell’ingegnere: “Stai parlando troppo, la gara ¨¨ lunga: conserva le energie”. Male Verstappen, 6¡ã con testacoda, ma fa peggio Bottas: 8¡ã dopo un botto in qualifica. Arrivabene, intanto, si difende cos¨¬ dall’ingaggio di Mekies, ex direttore sicurezza Fia, dal 20 settembre a Maranello: “Tutto in regola, abbiamo seguito le leggi svizzere e un gentlemen agreement contro leggi ¨¨ illegale”. Arrivo: 1. Vettel (Ferrari); 2. Hamilton (Mercedes); 3. Raikkonen (Ferrari); 4. Ricciardo (Red Bull); 5. Alonso (McLaren); 6. Verstappen (Red Bull); 8. Bottas (Mercedes); 13. Leclerc (Sauber). Il mondiale: Vettel 25; Hamilton 18; Raikkonen 15; Ricciardo 12; Alonso 10; Verstappen 8...;
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Vettel resiste al pressing di Bottas e vince il GP del Bahrain. Ap
GP BAHRAIN —
(Sakhir, 8 aprile) – Vettel, al 200 GP, concede il bis con reattivit¨¤ e paura ai box. La prima fila Ferrari, con Hamilton solo 9¡ã per la sostituzione del cambio (mentre Seb deve cambiare la centralina), non aiuta una strategia di squadra perch¨¦ al via Bottas si infila fra Vettel e Raikkonen complicando i piani. La prima sosta spariglia il quadro con le Mercedes che montano le hard e le Ferrari le medie. Durante il pit di Raikkonen il panico: la posteriore sinistra non si sfila, il pilota riparte e investe un addetto al cambio gomme, Francesco Cigarini. Ritiro per Kimi e gamba rotta per il meccanico. Alla base c'¨¨ un problema: il verde del semaforo scatta automaticamente quando le pistole sono fuori dai dadi, ma nella ruota incriminata ce n’era uno rimasto ancora avvitato al portamozzo. Bottas pu¨° andare fino al traguardo e pensa che Vettel debba invece fermarsi di nuovo, ma Seb gestisce con maestria il consumo delle gomme, non si ferma, rintuzza un attacco del finlandese e vince, punendo una Mercedes poco reattiva a capire le mosse Ferrari. 3¡ã Hamilton dopo una bella rimonta – nel finale recupera 20” a Vettel mentre Bottas solo 6” –, un favoloso sorpasso a quattro in cui fulmina contemporaneamente Alonso, Hulkenberg e Ocon, e delle ruotate iniziali con Verstappen. L’olandese nel contatto fora e va k.o. e si becca gli insulti di Lewis (“Che testa di c…”) dopo un’altra amnesia in prova: esce in Q1 accusando 150 Cv di spinta improvvisa. Marko lo smentisce: “Errore del pilota”. Ottimo Gasly, 4¡ã, con la Toro Rosso–Honda con parodia ad Alonso in radio (“Ora possiamo combattere"), davanti a Magnussen e Hulkenberg. Lucidissimo Vettel: “In radio a 10 giri dalla fine ho detto che era tutto sotto controllo, ma non era vero: era chiaro che Bottas non si sarebbe fermato e noi dovevamo gestire le gomme”.
Arrivo: 1. Vettel (Ferrari); 2. Bottas (Mercedes); 3. Hamilton (Mercedes); 4. Gasly (Toro Rosso); 5. Magnussen (Haas); 6. Hulkenberg (Renault); 12. Leclerc (Sauber); rit. Raikkonen (ripartenza dai box non in sicurezza). Il mondiale: Vettel 50; Hamilton 33; Bottas 22; Alonso 16; Raikkonen 15; Hulkenberg 14...;
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Ricciardo vince in Cina e si prepara a brindare con la scarpa. Epa
GP CINA —
(Shanghai, 15 aprile) – Alla fine di un GP ricco di sorpassi e colpi di scena il sorriso che brilla dal 1¡ã gradino del podio ¨¨ quello di Ricciardo, superbo interprete delle tanti variabili di gara. L’australiano sfrutta una Safety Car per una collisione al 30. giro fra Gasly (10” di penalizzazione) e Hartley per effettuare un pit stop supplementare e piegare Bottas – manovra stupenda, pulita e decisa nonostante la difesa del finlandese -, dopo altri brillanti manovre su Raikkonen e Hamilton. La Ferrari, nonostante la prima fila, incassa solo un 3¡ã con Kimi e un 8¡ã con Vettel. Seb al via chiude deciso sul compagno, poi subisce l’undercut di Bottas, che lo passa ai box, ¨¨ vittima di un insensato speronamento di Verstappen (10” di penalit¨¤ dopo che poco prima aveva gi¨¤ sfiorato Hamilton) e riceve pure una ‘spallata’ da Alonso (7¡ã) nel finale. Weekend in ombra per Hamilton, solo 4¡ã e mai protagonista, n¨¦ in gara, n¨¦ in qualifica. ? qui che Ricciardo mette le basi del trionfo: parte 6¡ã dopo una sessione in cui entra in pista a 3’ dallo scadere dopo la sostituzione del motore rotto nelle Libere3. Leclerc fuori giri: testacoda in gara e sbandata ‘alla Giovinazzi’ in qualifica sull’erba bagnata. Ricciardo commenta cos¨¬ il suo successo: “Senza Safety Car non ce l’avrei mai fatta”. Vettel fa autocritica. “Il primo pit non ¨¨ andato, dobbiamo capire perch¨¦. Verstappen? Cose che capitano, credo che abbia capito l’errore”. Max si scusa, “Ho bloccato e l’ho colpito, non volevo”, ma Marko lo striglia: “Ha sbagliato e gettato la vittoria”. Kimi pungente: “Se non alzo il piede al via, con Seb ci scontriamo”.
Arrivo: 1. Ricciardo (Red Bull); 2. Bottas (Mercedes); 3. Raikkonen (Ferrari); 4. Hamilton (Mercedes); 5. Verstappen (Red Bull); 6. Hulkenberg (Renault);...8. Vettel (Ferrari). Il mondiale: Vettel 54; Hamilton 45; Bottas 40; Ricciardo 37; Raikkonen 30; Alonso e Hulkenberg 22...;
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Il gruppo dietro la Safety Car a Baku: dopo un GP rocambolesco vincer¨¤ Hamilton. LaPresse
GP AZERBAIGIAN —
(Baku, 29 aprile) – Vettel domina la prima parte di gara, poi cede lo scettro a Bottas, ma alla fine brinda Hamilton, premiato pi¨´ del dovuto da una foratura che ferma il compagno a 4 giri dalla fine quando ¨¨ in testa. Vettel ¨¨ gi¨´ dal podio, alle spalle pure di Raikkonen e Perez, con tanti rimpianti. Seb controlla la corsa, ma Bottas allunga lo stint e si ferma al 40¡ã giro, all’ingresso di una Safety Car resasi necessaria per una collisione fra Verstappen e Ricciardo in rettilineo. Max per non farsi passare dal compagno, con il Drs aperto, cambia traiettoria in frenata e il tamponamento ¨¨ inevitabile. Temporale in casa Red Bull e reprimenda a entrambi. Bottas, con il cambio gomme a lui favorevole, si trova in testa e alla ripartenza viene attaccato a ruote fumanti alla prima staccata da Vettel: Seb va lungo, lo sfilano Hamilton e Raikkonen, la cui Ferrari resiste bene a un incidente con Ocon in avvio, e anche Perez, nel finale. Passata la paura-Vettel, su Bottas cala il gelo quando un detrito ne causa la foratura fatale. Hamilton ringrazia, primo successo stagionale. Da segnalare il 5¡ã di Sainz, partito con le Ultrasoft, il bel 6¡ã di Leclerc e la figuraccia di Grosjean: va a muro in regime di Safety Car! Vettel si difende: “Non era una staccata esagerata, avevo Bottas davanti e Hamilton di fianco: ci ho provato, parlare dopo ¨¨ facile” .
Arrivo: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Raikkonen (Ferrari); 3. Perez (Force India); 4. Vettel (Ferrari); 5. Sainz (Renault); 6. Leclerc (Sauber). Il mondiale: Hamilton 70; Vettel 66; Raikkonen 48; Bottas 40; Ricciardo 37; Alonso 28...;
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Perentoria doppietta della Mercedes in Spagna. LaPresse
gp spagna —
(Montmel¨°, 13 maggio) – La Mercedes torna in cattedra con una doppietta in prova e in gara che fa allungare il vincitore Hamilton nel mondiale. Mai in discussione il successo di Lewis: Vettel riesce solo a inserirsi fra le vetture della Stella in avvio, tenendo di un pelo la posizione su Bottas – bella uscita sfruttando la scia di Magnussen – al primo pit stop. Una seconda sosta, non necessaria per tutti i rivali, fa per¨° scivolare Seb al 4¡ã posto, alle spalle pure di Verstappen, al primo podio stagionale nonostante un contatto con Stroll in cui danneggia l’ala anteriore. Raikkonen ¨¨ k.o., dopo pure un cambio di motore nelle Libere2. Orrore di Grosjean al via: alla curva 3 va in testacoda e accelera rientrando cos¨¬ verso la pista e infilandosi nel gruppo. Ne fanno le spese Hulkenberg e Gasly, ma poteva andare peggio. Polemica sulle Pirelli ribassate portate in questo GP per contenere le temperature sul nuovo asfalto: pare un favore alla Mercedes, ma Vettel smorza il caso: “Abbiamo faticato con le gomme, ma con le altre sarebbe stato anche peggio”. Arrivabene sul tema ¨¨ pi¨´ sibillino: “La Ferrari era stata informata, ma non consultata”. Brutto botto di Hartley nelle Libere3; bel duello di Leclerc con Alonso, che sorpassa alla grande Ocon all’esterno della curva 3; orribile testacoda di Sirotkin in Virtual Safety Car mentre scalda le gomme. Due novit¨¤ tecniche: stop al rabbocco dell’olio fra Q2 e Q3 e addio, da Montreal, agli specchietti Ferrari con il flap.
Il mondiale: Hamilton 95; Vettel 78; Bottas 58; Raikkonen 48; Ricciardo 47; Verstappen 33...;
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Vettel lo bracca per buona parte di gara, ma a Montecarlo Ricciardo coglie un bel successo. Afp
GP MONACO —
(Montecarlo, 27 maggio) – Ricciardo domina il week end, dalla pole – con immediata e illusoria (per il futuro) telefonata di Mateschitz – alla gara, con il brivido di un problema al recupero di energia della sua Red Bull. Panico, ma la monoposto regge fino al traguardo, con l’australiano che festeggia (“? la redenzione del 2016”) e gli inseguitori che devono accodarsi. Secondo ¨¨ Vettel, che ha una minima chance di attacco all’uscita del tunnel, ma poi deve accodarsi. Come gli altri: i primi sei al traguardo ricalcano le stesse posizioni della griglia. Hamilton ¨¨ 3¡ã con il lasciapassare di Ocon (6¡ã) dopo il tunnel: “Sono un pilota Mercedes – dice il francese -, ¨¨ scritto nel contratto che devo dare strada? Forse s¨¬..”. 4¡ã Raikkonen (“Qui ¨¨ sempre una fila indiana, senza errori non superi nemmeno se sei 4 secondi pi¨´ veloce”) davanti a Bottas. Harakiri Verstappen che sbatte alla seconda della Piscina nelle Libere3 ed ¨¨ costretto a partire da fondo griglia. Arriver¨¤ 9¡ã con bei sorpassi (Ericsson, Stroll, Sainz), ma con una vettura da vittoria. Paura per Leclerc, che nel finale tampona Hartley all’uscita del tunnel per la rottura di un disco dei freni, e inedita penalit¨¤ per Sirotkin: 10” per gomme montate fuori tempo in griglia. Nel mirino la batteria Ferrari, che manda nel frattempo Simone Resta in Sauber Alfa Romeo: “Il sistema ¨¨ corretto, ma ¨¨ diverso dagli altri e la Ferrari ci ha aiutato a capirlo”, dice Whiting. Todt per¨° si arrabbia sui modi: “Se un team ha dei dubbi deve presentare reclamo, non fare i nomi alla stampa”. E quelli che girano sono quelli di James Allison e Lorenzo Sassi, due ex di Maranello passati in Mercedes... Arrivo: 1. Ricciardo (Red Bull); 2. Vettel (Ferrari); 3. Hamilton (Mercedes); 4. Raikkonen (Ferrari); 5. Bottas (Mercedes); 6. Ocon (Force India). Rit Leclerc (incidente).
Il mondiale: Hamilton 110; Vettel 96; Ricciardo 72; Bottas 68; Raikkonen 60; Verstappen 35...;
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Vettel vince in Canada nonostante il giallo della bandiera a scacchi sventolata in anticipo da una modella. Epa
GP CANADA —
(Montreal, 10 giugno) – Vettel vince e si riprende la vetta del mondiale dopo un week end di pura supremazia, grazie anche al nuovo motore: “Abbiamo fatto i compiti a casa e scritto un’altra pagina della storia Ferrari; ¨¨ speciale vincere qui, la patria di Gilles”. Seb scatta bene dalla pole, con Bottas che gli si accoda dopo alcune ruotate con Verstappen e Raikkonen che perde la posizione con Ricciardo. Seb deve solo controllare Bottas, che nonostante l’undercut non crea mai problemi ed ¨¨ 2¡ã dopo un dritto nel suo tentativo di forcing. Podio per Verstappen che alla vigilia aveva promesso “una testata alla prossima domanda sui suoi incidenti”. Stile, questo sconosciuto... Hamilton ¨¨ 5¡ã, alle spalle di un Ricciardo polemico (“Potevo posticipare il pit stop e passare cos¨¬ Max, ma la squadra non lo avr¨¤ voluto…”) e davanti a Kimi: l’inglese accusa perdite di potenza e incappa in un week end opaco. Ruotate fra Sainz (8¡ã) e Perez e ancora fra Leclerc (10¡ã) e Alonso, ritirato. Spettacolare incidente al 1¡ã giro: Hartley, stretto al muro Stroll, decolla e riatterra sulla sua Williams. Solo paura, nessun danno. Giallo all’arrivo: viene dato alla modella Winnie Harlow il compito di sventolare la bandiera a scacchi, ma lo fa con un giro d’anticipo. La classifica, per regolamento, ¨¨ cos¨¬ stilata al 68¡ã giro dei 70 giri. Per fortuna cambia nulla. Arrivo: 1. Vettel (Ferrari); 2. Bottas (Mercedes); 3. Verstappen (Red Bull); 4. Ricciardo (Red Bull); 5. Hamilton (Mercedes), 6. Raikkonen (Ferrari)…10. Leclerc Il mondiale: Vettel 121; Hamilton 120; Bottas 86; Ricciardo 84; Raikkonen 68; Verstappen 50...;
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In Francia alla prima curva Vettel sbaglia la staccata e urta Bottas: gara compromessa. Hamilton scappa e vince. LaPresse
GP FRANCIA —
(Le Castellet, 24 giugno) – Hamilton passeggia, vince e ritorna in testa alla classifica dopo un’amnesia di Vettel che lo relega al 5¡ã posto. Al via Seb intravede i margini per un attacco su Bottas, ma sono sbagliati: manovra impossibile e impatto inevitabile. Il finlandese finisce in testacoda e Seb, punito con 5”, ai box per cambiare l’ala anteriore danneggiata. Il caos spiana la strada a Hamilton che si impone con facilit¨¤ – anche qui ci sono le Pirelli ‘ribassate’ viste al Montmel¨° - davanti a un Verstappen finalmente impeccabile e Raikkonen. Il finlandese allunga lo stint e cos¨¬ nel finale ha le gomme migliori per passare Ricciardo. Vettel ammette l’errore (“Colpa mia, ma quando ho frenato non avevo n¨¦ grip n¨¦ spazio”) e precede Magnussen e Bottas, ma si attira delle critiche. Da tifosi e colleghi. Il pi¨´ duro ¨¨ Verstappen: “Quando vedete Seb ditegli di cambiare stile di guida: dovrebbe imparare dai suoi errori”. Grosjean pensa bene di far fuori tutta la Francia colpendo Ocon che rimbalza su Gasly, mentre il ritorno del tracciato del Le Castellet dopo 28 anni solleva pesanti perplessit¨¤: dalla gestione del piano traffico alla conformazione dei cordoli c’¨¨ molto da rivedere.
Vettel innaffia Verstappen, vincitore del Gp d'Austria. Afp
GP AUSTRIA —
(Red Bull Ring, 1 luglio) – La Mercedes domina la qualifica, ma in gara le va tutto storto ed ¨¨ Verstappen a vincere davanti alle Ferrari di Raikkonen (2¡ã) e Vettel (3¡ã) che hanno qualche rimpianto. Al via Hamilton si porta al comando sul poleman Bottas, che respinge un tentativo di Raikkonen di inserimento fra le due Mercedes, ma deve ritirarsi. Il k.o. di Valtteri fa entrare la Virtual Safety Car: tutti si fermano tranne Hamilton (“Strategia non buona ma devo fidarmi del muretto”) che prima va in crisi di gomme poi deve cedere per la pressione del carburante. ? il primo k.o. dopo 33 GP filati a punti per l’inglese. Vettel raccoglie in parte: scattato 6¡ã per un -3 di penalizzazione per ostruzione a Sainz in qualifica (“Senza penalit¨¤ vincevo io”, dir¨¤ Seb), parte prudente, sfodera un gran sorpasso a Lewis, quasi sull’erba, e recupera fino al gradino pi¨´ basso del podio. Dai box non arrivano ordini di scuderia per Raikkonen, gran 2¡ã ma mai in grado di attaccare Verstappen, che con la strada libera non accusa problemi di blistering. Ottimo 4¡ã posto di Grosjean dopo tante topiche, con il compagno Magnussen 5¡ã. Le due Sauber, a punti, portano a 6 i motori Ferrari nella top 10, cifra che Arrivabene sottolinea con un ricarico: “Inutile parlare dei pacchetti nuovi: magari scaldano troppo e poi accosti a destra..”. Ricciardo va k.o. per il cambio dopo alcuni veleni in qualifica: “Non mi va di prendere a pugni l’aria per Verstappen, 3 tentativi sono troppi”, con riferimento alle strategie interne al team sulla gestione delle scie. Arrivo: 1. Verstappen (Red Bull); 2. Raikkonen (Ferrari); 3. Vettel (Ferrari); 4. Grosjean (Haas); 5. Magnussen (Haas); 6. Ocon (Force India);…9. Leclerc (Sauber). Rit Hamilton (pressione carburante) Il mondiale: Vettel 146; Hamilton 145; Raikkonen 101; Ricciardo 96; Verstappen 93; Bottas 92;
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Silverstone: Vettel alza la coppa del vincitore davanti a un accigliato Hamilton. Getty
GP GRAN BRETAGNA —
(Silverstone, 8 luglio) – Vettel gongola, vince “a casa loro” in un week end di polemiche e non per le Pirelli ribassate usate pure qui. Il cerino lo accende la collisione con Raikkonen (10” di penalit¨¤) che al primo giro spedisce Hamilton, partito malissimo, in fondo al gruppo. L’inglese con pose da divo gi¨¤ dopo la pole - si fa aspettare per la foto di rito, con Vettel e Kimi richiamati dopo essersene andati infastiditi -, recupera meravigliosamente fino al 2¡ã posto, ma ¨¨ furibondo. “Il mio problema ¨¨ la Ferrari che mi ha colpito” dice Lewis; Kimi si scusa (“Ho bloccato e l’ho preso, non era intenzionale”), ma in Mercedes la vedono diversamente. Allison parla di “manovra da incompetenti o deliberata” con il biasimo di Arrivabene: “Bisogna saper perdere, se davvero ha detto questo, Allison dovrebbe vergognarsi: ¨¨ anche uno che 2 lire a Maranello le ha prese”. Wolff prova a smorzare: “Ma no, scherzava, per¨° sono 2 GP che ci buttano fuori…”. In pista Vettel dopo lo scatto al via regge nella marcatura con Bottas al 1. pit stop, ma fa una seconda sosta (33¡ã giro) per una Safety Car (botto Ericsson alla prima curva per Drs aperto) che gli annulla il vantaggio e si trova a inseguire il finlandese. Il sorpasso arriva in pista (47. giro), dopo un’altra SC (collisione Sainz-Grosjean) con un bellissimo guizzo di Seb all’interno che regola un Bottas che scivoler¨¤ fino al 4¡ã per le gomme in crisi. Completano il podio Hamilton, 2¡ã, che in parco chiuso non parla con lo speaker Brundle, e Raikkonen, 3¡ã e autore di un duello alla Villeneuve-Arnoux con Verstappen, poi ritirato. Brividi per una sbandata di Perez che al via taglia l’uscita dei box proprio quando stanno passando le Williams, partite dalla pit lane; paura nelle Libere3 per un cedimento all’anteriore sinistra di Hartley (Gasly fermato per precauzione) e apprensione per un torcicollo a Vettel che non ne limita l’efficacia. Arrivo: 1. Vettel (Ferrari); 2. Hamilton (Mercedes); 3. Raikkonen (Ferrari); 4. Bottas (Mercedes); 5. Ricciardo (Red Bull); 6. Hulkenberg (Renault); rit Leclerc (unsafe release al pit stop);
Il mondiale: Vettel 171; Hamilton 163; Raikkonen 116; Ricciardo 106; Bottas 104; Verstappen 93...;
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Hockenheim: Vettel si dispera dopo aver sbattuto contro le barriere quando era in testa. Getty
GP GERMANIA —
(Hockenheim, 22 luglio) – Il buco nero che, come il tappo di una vasca, risucchia tutta la stagione Ferrari in un vortice di negativit¨¤. Vettel getta via su una pozza di bagnato un GP in suo totale controllo in un week end iniziato con la notizia dell’uscita di Marchionne dal Cda Ferrari e Fca per motivi di salute, preludio della sua scomparsa il 25 luglio. Il turning point della stagione avviene al 52. giro quando, sotto una pioggia non tale da imporre le rain, Vettel va largo e picchia al Motodrom (“Ho pagato carissimo un piccolo errore, una bloccata. Sono deluso, avevo una gran macchina”), gettando via anche la leadership iridata. Raccoglie il regalo Hamilton. Lewis, scattato 14¡ã per noie all’idroguida in Q1, recupera come una furia, ritarda la sosta, sul bagnato gira anche 2” pi¨´ veloce degli altri, passa Bottas, che si fa da parte, e Raikkonen, che va largo nel doppiaggio di una Haas, e si trova in testa. Qui deve solo gestire la ripartenza dalla Safety Car – a Bottas viene detto di tenere la posizione dietro di lui – e va a vincere uno dei GP pi¨´ significativi in carriera davanti al compagno e a Raikkonen. Kimi non riesce a sopperire alla mancanza di Seb e in radio ¨¨ molto diretto (“Se devo farlo passare ditemelo direttamente”). Giallo nel dopo-gara: Lewis viene clamorosamente assolto perch¨¦ in regime di Safety Car, prima imbocca la pit lane, poi taglia sull’erba per rientrare in pista. Risibili le motivazioni, tali da generare sospetti: “Ha infranto il regolamento, ma ha ammesso l’errore e non ha arrecato danno a nessuno”. Brutto precedente, che non intacca la portata di un’impresa che Hamilton dipinge di tinte mistiche: “Al risveglio ero chiamato a un compito impossibile, ho pregato e sono stato ripagato con l’arrivo della pioggia: era la mia chance e non andava sprecata, ma ho visto una Ferrari ridicolmente veloce nei rettilinei”.
Arrivo: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Bottas (Mercedes); 3. Raikkonen (Ferrari); 4. Verstappen (Red Bull); 5. Hulkenberg (Renault); 6. Grosjean (Haas)…15. Leclerc (Sauber). Rit Vettel (incidente). Il mondiale: Hamilton 188; Vettel 171; Raikkonen 131; Bottas 122; Ricciardo 106; Verstappen 105...;
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Hamilton festeggia la vittoria al GP di Ungheria. LaPresse
GP UNGHERIA —
(Hungaroring, 29 luglio) – Un altro buco nell’acqua delle Ferrari che nelle libere dominano, ma si piantano proprio in qualifica, sul pi¨´ bello. Giove Pluvio non aiuta Maranello perch¨¦ l’acqua comincia a cadere proprio in Q3, facendo evaporare le superiorit¨¤ dalle rosse: seconda fila, con Hamilton in pole, Bottas al suo fianco e Kimi davanti a Seb, 4¡ã e prudente. Al via Hamilton non sbaglia, va in testa e gestisce il vantaggio a suo piacimento. Vettel allunga lo stint nel duello con Bottas per il 2¡ã posto, ma ¨¨ costretto a passarlo in pista. Lo fa al 65. giro all’esterno della curva 3, con il finlandese che, ormai superato, oppone lo stesso resistenza e lo tampona. La rossa di Seb regge al contatto e ne approfitta anche Raikkonen: i due vanno cos¨¬ a chiudere il podio mentre Bottas ha l’ala anteriore danneggiata e viene infilato pure da Ricciardo all’ultimo giro. L’australiano ¨¨ autore di un’ottima rimonta dal 12¡ã in griglia, ma viene spedito largo da Bottas (10” di penalizzazione”) nel duello finale e gli dedica parole.. dolci: “Di solito Bottas ¨¨ molle come un gelato, stavolta ¨¨ stato finalmente duro. Il mio rinnovo con Red Bull? Si ¨¨ complicato”. Hamilton va in ferie in una posizione impensabile: +24. “Essere leader con questo vantaggio e contro una Ferrari cos¨¬ forte ¨¨ un sogno”. Arrivo: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Vettel (Ferrari); 3. Raikkonen (Ferrari) 4. Ricciardo (Red Bull); 5. Bottas (Mercedes); 6. Gasly (Toro Rosso). Rit Leclerc (incidente) Il mondiale: Hamilton 213; Vettel 189; Raikkonen 146; Bottas 132; Ricciardo 118; Verstappen 105...;
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Spa: Vettel ha appena passato Hamilton al Kemmel con Ocon e Perez a incastonare il capolavoro. Getty
GP BELGIO —
(Spa, 26 agosto) – La vittoria della grande illusione. Vettel vince di forza il testa a testa con Hamilton, che conquista una grande pole sulla Q3 bagnata, ma deve poi inchinarsi ai cavalli del motore Ferrari. Le modalit¨¤ con cui Seb passa Lewis, al 1. giro ‘sverniciandolo’ al Kemmel in un ventaglio a quattro con le Racing Point (Il nuovo nome della Force India, rilevata da una cordata capitanata da pap¨¤ Stroll) sono da applausi e piccoli sospetti a fine gara. Hamilton: “Mi ha passato come se non ci fossi, avr¨¤ trovato un trucco. Nulla di illegale, intendo qualcosa che lo faccia andare forte. Noi per batterli non possiamo affidarci sempre al meteo..”. Arrivabene sorride: “Dobbiamo ridere di pi¨´, Seb ¨¨ stato un martello e Lewis fa bene a guardare la nostra auto: non ¨¨ inferiore alla sua”. Trucchi? Controllino pure…”. Dal sorpasso in poi Vettel deve solo gestire il vantaggio fino al traguardo, precedendo Hamilton e Verstappen e cantando 'Red light spells danger' in radio dopo il traguardo, mentre in Q3 aveva alzato i toni con un meccanico che sollevava male la sua rossa: “Cos¨¬ rovini il fondo, basta, che c…o fai”. Paura al via, quando si rivedono gli spettri del decollo di Grosjean su Alonso nel 2012. Nello stesso punto stavolta ¨¨ lo spagnolo a volare, su Leclerc (grazie halo!), per uno strike innescato da Hulkenberg (-10 in griglia a Monza), che sbaglia del tutto la staccata a La Source. Fanno le spese della carambola anche Ricciardo che tampona Raikkonen, forandogli la posteriore destra. Gi¨´ dal podio Bottas, partito dal fondo per la sostituzione della Power Unit, che precede Perez e Ocon: il francese al 1. giro stava per riuscire un sorpasso da antologia a quattro.
Arrivo: 1. Vettel (Ferrari); 2. Hamilton (Mercedes); 3. Verstappen (Red Bull); 4. Bottas (Mercedes); 5. Perez (Force India); 6. Ocon (Force India). Rit Leclerc (incidente); rit Raikkonen (drs)
Il mondiale: Hamilton 231; Vettel 214; Raikkonen 146; Bottas 144; Verstappen 120; Ricciardo 118...;
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Monza, Raikkonen inchioda duramente al via per resistere a Vettel: la prima fila Ferrari ¨¨ vanificata e Hamilton ringrazia. Getty
GP ITALIA —
(Monza, 2 settembre) – Si parte con le Ferrari di Raikkonen - pole record a 263,587 km/h di media - e Vettel in prima fila; si finisce con le Mercedes di Hamilton (1¡ã) e Bottas (3¡ã) che rientrano ai box in formazione, guidate dai box, “Per dare una risposta ai nostri colleghi italiani”. La Mercedes si ‘vendica’ di Silverstone in un weekend controverso per la rossa. Le premesse di un dominio sfumano al 1. giro, non come a Singapore 2017, ma con similari e sconcertanti modalit¨¤ di gestione del via da parte dei due piloti. Alla prima variante Raikkonen tira una staccata a ruote fumanti a Seb, al suo fianco, poi protegge la traiettoria pure alla Roggia. Qui Hamilton si infila all’esterno di Vettel che gli resiste oltre il lecito nonostante una vettura superiore: contatto, testacoda, sosta ai box e gara di rincorsa per Seb. Alla ripartenza dalla Safety Car Hamilton attacca Raikkonen che prima cede la leadership, poi se la riprende di maestria alla Roggia. Il dominio del finlandese dura fino alla prima sosta, anticipata dopo una finta del box Mercedes: Kimi si ferma al 20¡ã giro, mentre Hamilton prosegue (28¡ã), protetto da Bottas al grido di “Tieni Kimi dietro di te”. Mossa che fa logorare le gomme di Raikkonen che deve accontentarsi del 2¡ã posto davanti a Bottas, premiato dai 5” di penalizzazione affibbiati a Verstappen, terzo sul traguardo, ma quinto alla fine dopo una robusta spallata a Valtteri alla prima variante. Vettel, 4¡ã, scivola a -30 da Hamilton, orribilmente fischiato sul podio, e recrimina: “Ho provato a passare Kimi due volte, ma ha mollato i freni.. peccato, avevo un passo da vittoria”. Arrivabene taglia corto: “Noi assumiamo piloti, non maggiordomi”. Peccato che la tempistica del benservito a Kimi per il 2019 – Leclerc in arrivo – sia alla base della vigorosa resistenza di Raikkonen sul compagno, non l’effetto.
Arrivo: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Raikkonen (Ferrari); 3. Bottas (Mercedes); 4. Vettel (Ferrari); 5. Verstappen (Red Bull); 6. Grosjean (Haas)* (squalificato per fondo irregolare; ricorso del team) 6. Ocon (Force India) Il mondiale: Hamilton 256; Vettel 226; Raikkonen 164; Bottas 159; Verstappen 130; Ricciardo 118...;
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Hamilton festeggia la vittoria a Singapore. LaPresse
GP SINGAPORE —
(Marina Bay, 16 settembre) – Hamilton allunga ancora e fa venire la febbre a 40 (punti di distacco) a Vettel. Su una pista teoricamente favorevole la Ferrari fallisce ancora: fino alle libere vola, poi al momento del dunque, la pole, Hamilton fa una magia (“Ho realizzato un giro perfetto”) con cui mette le basi della vittoria. In partenza l’inglese deve ‘solo’ tenere a bada Verstappen, al suo fianco in griglia, evitare i muretti e sollevare la coppa. Max ¨¨ gran 2¡ã davanti a Vettel (”in prova abbiamo pasticciato”). Al primo giro Seb infila alla grande l’olandese giusto un attimo prima dell’ingresso della Virtual Safety Car per l’ennesima chiusura dei fratelli-coltelli Perez-Ocon, con il francese messo a muro dal compagno. La seconda posizione di Vettel regge per¨° fino alla sosta: Seb fa il pit stop al 14. giro osando le Ultrasoft e a Verstappen ¨¨ sufficiente la fermata al 17. (Soft) per uscirgli davanti. Da l¨¬ in poi si osserva a una processione a 200 orari con Perez che trova modo di fare a sportellate pure con Sirotkin, danneggiando entrambi. Bei sorpassi di Leclerc (9¡ã) su Gasly, e Hulkenberg (10¡ã) su Sirotkin. Le seconde guide finlandesi, Bottas e Raikkonen, si sciolgono al caldo: rispettivamente 4¡ã e 5¡ã. Arrivo: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Verstappen (Red Bull); 3. Vettel (Ferrari); 4. Bottas (Mercedes); 5. Raikkonen (Ferrari); 6. Ricciardo (Red Bull); 7. Alonso; 9. Leclerc (Sauber Alfa Romeo). Il mondiale: Hamilton 281, Vettel 241, Raikkonen 174, Bottas 171, Verstappen 148, Ricciardo 126...;
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Hamilton consola Bottas: a Sochi il finlandese gli ha ceduto la vittoria su richiesta del muretto box. Getty
GP RUSSIA —
(Sochi, 30 settembre) – Hamilton allunga ancora (+50) e la Mercedes mette a segno una doppietta che non viene festeggiata a causa dei giochi di squadra che la caratterizzano. Al via il poleman Bottas d¨¤ la scia al compagno Hamilton (“Era pianificato”, dir¨¤ Wolff, smentendo chi nega la possibilit¨¤ di fare strategie interne al via), consentendogli cos¨¬ di resistere all’affondo di Vettel. Seb passa Hamilton al cambio gomme, ma Lewis si riprende di forza la posizione sul tedesco (“Non l’ho visto...”) dopo una dura chiusura con cambio di linea, investigazione e assoluzione. L’ultimo a fermarsi ¨¨ Verstappen che, partito in ultima fila insieme a Ricciardo per sostituzione delle Power Unit, si trova leader e rallenta il passo gara mentre Bottas si sente ordinare di far passare il compagno. Hamilton va a conquistare cos¨¬, in modo non sportivissimo ma assolutamente lecito e plausibile, la vittoria 70 in carriera. Valtteri chiede istruzioni in radio e la risposta di Wolff (“Restiamo cos¨¬. Ne parliamo dopo. ? dura per te e noi“) fa capire lo scenario. Musi lunghi e imbarazzo sul podio, dove Vettel, 3¡ã, ha nulla da festeggiare. Hamilton invita il compagno sul gradino pi¨´ alto – remake di Schumi-Barrichello in Austria 2002 – e dice: “Valtteri ¨¨ stato un signore a farmi passare. Capisco quanto sia dura per lui: ¨¨ stata una decisione coraggiosa”. Wolff spiega la dinamica: “Avevamo pianificato in mattinata che in condizioni normali Lewis sarebbe rimasto dietro, ma ha avuto del blistering per superare Vettel dopo la sosta e abbiamo deciso di mettere Bottas a coprirgli le spalle. Non ¨¨ bello, ma preferisco essere impopolare che stupido”. 7¡ã Leclerc con gran sorpasso all’esterno a Magnussen che chiude in modo pericoloso, ma non sanzionato, Ocon. Arrivo: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Bottas (Mercedes), 3. Vettel (Ferrari); 4. Raikkonen (Ferrari); 5. Verstappen (Red Bull); 6. Ricciardo (Red Bull); 7. Leclerc (Sauber Alfa Romeo). Il mondiale: Hamilton 306; Vettel 256; Bottas 189; Raikkonen 186; Verstappen 158; Ricciardo 134...;
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Hamilton fa il vuoto e domina a Suzuka. Getty
GP GIAPPONE —
(Suzuka, 7 ottobre) – La Ferrari pasticcia mentre la Mercedes ¨¨ sempre pi¨´ impeccabile e porta Hamilton, vincitore su Bottas e Verstappen, al primo match point iridato gi¨¤ ad Austin. La Stella brilla; la Ferrari resta opaca, per prestazioni e gestione. E qui che colpiscono gli strali di Arrivabene dopo che in qualifica le rosse non vanno oltre il 4¡ã (Raikkonen) e 9¡ã (Vettel) posto, con il tedesco poi 8¡ã in griglia per un -3 di Ocon. Antefatto: all’inizio della Q3, con la pista meno che umida, tutti entrano con le slick mentre le rosse sono le uniche a calzare gomme intermedie. Azzardo che non paga e che denota confusione. “Cos¨¬ ¨¨ inaccettabile – urla il team principal -. Siamo una squadra inesperta, ci manca un pistaiolo che fiuti l’aria come nella vela: a volte basterebbe vedere il cielo e non solo il Pc”. Parole dure che nascondono una spaccatura fra le cordate tecniche in squadra. In gara le Mercedes scattano bene e controllano la situazione mentre Verstappen, lungo alla chicane, prima d¨¤ una ruotata a Raikkonen prendendo 5” (“una penalit¨¤ stupida”), poi si tocca con Vettel, che dopo un bello spunto al via osa l'improbabile alla Spoon con inevitabile contatto e testacoda. “Seb non aveva spazio sufficiente per passarmi l¨¬”, dir¨¤ gelido Max. Come a Monza il tedesco deve rimontare dal fondo, terminando 6¡ã, alle spalle pure di Ricciardo, grandissimo 4¡ã dal 15¡ã al via, e Raikkonen, 5¡ã. Sauber Alfa Romeo sotto le luci, ma negative, e per opposti motivi. Prima Magnussen chiude duro in rettilineo su Leclerc (“? sempre uno stupido”, dice il monegasco), che lo tampona, poi ¨¨ Ericsson a tamponare il compagno. E in regime di Safety Car! Arrivo: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Bottas (Mercedes), 3. Verstappen (Red Bull); 4. Ricciardo (Red Bull); 5. Raikkonen (Ferrari); 6. Vettel (Ferrari). Il mondiale: Hamilton 331; Vettel 264; Bottas 207; Raikkonen 196; Verstappen 173; Ricciardo 146...;
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Raikkonen vince ad Austin e torna al successo in F.1 dopo oltre 5 anni. Ap
GP USA —
(Austin, 21 ottobre) – A 11 anni esatti dalla conquista dal suo titolo, Raikkonen regala un’altra gioia alla Ferrari: questa volta non ¨¨ un mondiale, ma un successo, che arriva a oltre 5 anni dall'ultima vittoria del finlandese (Australia 2013 con la Lotus) e che rimanda la festa iridata di Hamilton. L’inglese ¨¨ solo 3¡ã, costretto a un doppio pit stop e a incassare, prima la dura staccata di Raikkonen al via (bellissima resistenza alla chiusura del poleman Lewis), poi la durezza di Verstappen, che a pochi giri dal termine lo costringe ad andare largo e perdere l’abbrivio per puntare al 2¡ã posto. Per l’aritmetica conquista del titolo non gli sarebbe comunque bastato perch¨¦ Vettel, incassato un -3 in griglia per l’ennesima sbadataggine in prova – non rallenta abbastanza sotto bandiere rosse nel diluvio delle Libere1, giornata in cui la rossa incassa pure 5” da Hamilton (!) -, arriva solo 4¡ã. Ulteriore riga alla lista dei rimpianti stagionali cui aggiungere pure un errore da matita blu, quando al 1. giro va in testacoda in un attacco a Ricciardo. Proprio il k.o. meccanico dell’australiano innesca la Virtual Safety Car durante il cui regime Hamilton effettua il pit stop che ne stravolge la strategia di gara e fa fallire il primo match point iridato. Bottas 5¡ã e sempre pi¨´ impalpabile, mentre Grosjean e Stroll si mettono in evidenza: non per acuti, ma per le collisioni con cui mettono k.o., rispettivamente, Leclerc (ottimo 9¡ã in griglia) e Alonso. Squalificati Ocon (8¡ã) e Magnussen (9¡ã). Arrivo: 1. Raikkonen (Ferrari); 2. Verstappen (Red Bull); 3. Hamilton (Mercedes); 4. Vettel (Ferrari); 5. Bottas (Mercedes); 6. Hulkenberg (Renault); rit. Ricciardo. Il mondiale: Hamilton 346; Vettel 276; Raikkonen 221; Bottas 217; Verstappen 191; Ricciardo 146...;
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Hamilton festeggia in Messico il suo 5¡ã mondiale. Afp
GP MESSICO —
(Citt¨¤ del Messico, 28 ottobre) – Festa per due: Verstappen vince il GP, dopo aver perso per soli 26 millesimi quella che sarebbe stata la pole pi¨´ giovane della storia della F.1, ed Hamilton il mondiale. Diverse per¨° le modalit¨¤ dei successi: Max attacca a testa bassa dal via, ridimensiona fin dallo start le ambizioni del compagno Ricciardo, partito male dalla pole, e poi gestisce al meglio le gomme; Lewis, bada al sodo, ma non festeggia la quinta corona - a quota Fangio -, dal podio: alla fine di una gara di sofferenza – in cui tornato puntuali le speculazioni sui fori dei cerchioni, qui tappati, - ¨¨ solo 4¡ã. Sul podio salgono entrambe le Ferrari: Vettel, 2¡ã, evita guai al via, risale in progressione posticipando il primo pit stop, gestendo bene il secondo e approfittando del k.o. di Ricciardo nel finale. Per l’australiano, furibondo, ennesimo k.o. meccanico stagionale. Per Raikkonen un 3¡ã opaco, soprattutto se comparato con la scintillante vittoria di Austin: fa una sosta in meno dei rivali, ma non brilla, soprattutto in un duello con Hamilton alla prima ‘S’ in cui Lewis fa sfoggio di maestria. Hamilton festeggia mescolando le sue sensazioni: “Gara orribile, ho faticato tantissimo e non so cosa sia successo. I 5 titoli come Fangio? Incredibile solo a pensarci: non ho vinto qui, ma in tutte la altre gare”, Vettel incassa con stile, ma fa trasparire la durezza dell’esito: “Hamilton ¨¨ stato pi¨´ forte di me e di noi: ha meritato il titolo e gli faccio i complimenti. Non ¨¨ il caso di parlare ora di dove ho perso, non mi piace perdere, non sono qui per perdere. Ora mi sento un po’ svuotato, ¨¨ stato un anno difficile per noi e anche per me, diverso dall’anno scorso, dobbiamo migliorare tante cose per il futuro”.
Il mondiale: Hamilton 358 (campione); Vettel 294; Raikkonen 236; Bottas 227; Verstappen 216; Ricciardo 146...;
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GP Brasile: Ocon nel tentativo di sdoppiarsi colpisce il leader Verstappen che va in testacoda: sar¨¤ 2¡ã alle spalle di Hamilton. Getty
GP BRASILE —
(San Paolo, 11 novembre) – Ocon come Schlesser, Salazar e…Jos Verstappen. Un clamoroso errore del francese della Racing Point Force India, doppiato, costa la gara a Max Verstappen, con modalit¨¤ simili a quelle gi¨¤ viste dalla lista di piloti di cui sopra. Fra cui spicca pure il pap¨¤ dell’olandese, che sulla stessa pista fu fatale a Montoya nel 2001. Il fattaccio avviene alla ‘S’ Senna al 44¡ã giro, quando Ocon, con le gomme pi¨´ fresche e veloci, cerca di sdoppiarsi dal leader Verstappen, ma lo aggancia e manda in testacoda. Hamilton ringrazia, passa e vince, anche se Max, furioso nel dopo gara con urla (“ho perso per colpa di un idiota”) e spintoni ad Ocon – sar¨¤ punito dalla Fia con 2 giorni di servizi sociali – non molla e lo insegue fino a un 2¡ã posto di cuore, ma che sa di beffa. L’olandese, scattato 5¡ã, ci mette poco a infilare Raikkonen, Vettel (che al via perde una posizione) e Bottas, per poi andare al comando quando Hamilton anticipa la sosta (19¡ã giro) per il blistering. Max attende il 35¡ã passaggio per il pit stop, ripassa al comando 4 giri dopo e veleggia verso quello che sembra un trionfo. Se non ci fosse Ocon. “Mi stavo sdoppiando perch¨¦ ero pi¨´ veloce e ci siamo urtati. Poi lui mi ha pure messo le mani addosso”, la spiegazione del francese, punito con 10” di penalit¨¤. Terzo ¨¨ Raikkonen, bravo a resistere all’arrembante Ricciardo, 4¡ã da 11¡ã in griglia per la sostituzione del turbo e autore di un bel sorpasso all’esterno su Vettel. Seb ¨¨ solo 6¡ã, dopo un breve duello con il futuro compagno Leclerc, alle spalle pure di Bottas e privo di acuti nonostante il doppio pit stop: un sensore difettoso alla base della sua gara incolore, che segue la qualifica con il giallo della bilancia. Con il meteo incerto del sabato Seb viene infatti chiamato alle operazioni di peso negli ultimi minuti, perde tempo prezioso e nel ripartire sballa il sistema: reprimenda e multa di 25 mila $. Mentre Hamilton, autore di una chiusura su Sirotkin viene graziato perch¨¦, come spiegato dai commissari, “erano entrambi nel giro di lancio”(!). La Mercedes vince pure il mondiale Costruttori con il rammarico di Arrivabene (“Speravamo di tenere aperto il discorso”), mentre Vettel al venerd¨¬ regala il team radio dell’anno: “Ho qualcosa che balla fra le mie gambe, a parte l’ovvio, e che arriva fino ai piedi: sarei molto orgoglioso se fosse quello che pensi, ma non ¨¨ cos¨¬..”. Seb aveva iniziato il week end di buonumore... Arrivo: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Verstappen (Red Bull); 3. Raikkonen (Ferrari); 4. Ricciardo (Red Bull); 5. Bottas (Mercedes); 6. Vettel (Ferrari); 7. Leclerc (Sauber)
Il mondiale: Hamilton 383 (campione); Vettel 302; Raikkonen 251; Bottas 237; Verstappen 234; Ricciardo 158...;
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Hamilton e Vettel 'invitano' Alonso, all'ultimo GP in F.1 a festeggiare in pista.
GP ABU DHABI —
(Yas Marina, 25 novembre) – Si chiude nel segno di Hamilton, giusto interprete nel far abbassare il sipario su una stagione marchiata a fuoco con le sue prodezze. Anche nel GP conclusivo l’inglese ¨¨ impeccabile: scatta alla perfezione, tiene dietro il compagno Bottas, che completava la prima fila Mercedes, e conduce in porto la gara senza sussulti. Quelli si sono avuti al 1. giro, quando Hulkenberg si aggancia con Grosjean e resta capovolto con la sua Renault appoggiata alle barriere. Qualche attimo di apprensione, la voce del pilota in radio (“c’¨¨ del fuoco”), poi la monoposto viene raddrizzata e il pilota estratto incolume. Paura sventata. Poco dopo termina con un mesto ritiro l’avventura di Raikkonen alla Ferrari: approfittando della relativa Virtual Safety Car Hamilton anticipa la sosta (7. giro) per andare fino in fondo. Vettel chiude 2¡ã senza errori n¨¦ acuti, davanti a Verstappen: l’olandese scivola al 9. posto in avvio per dei balbettii al motore, risolti i quali inizia a risalire fino al podio. La chicca dell’olandese ¨¨ un sorpasso con spallata a Bottas dopo averlo preparato con un geniale incrocio di linee in entrata. 4¡ã Ricciardo, frenato da una strategia che lo tiene in pista troppo a lungo al primo stint, ma che poteva essere clamorosamente vincente se le poche gocce di pioggia cadute intorno al 24. giro avessero costretto tutti a un surreale montaggio delle rain. Nel deserto! Ottimo 7¡ã Leclerc, frenato da un’assurda strategia (sosta al 7. giro) alle spalle di Bottas e Sainz. Alonso chiude 11¡ã la sua (prima?) avventura in F.1, con un altro team radio da antologia “Lottare per fare 1 punto? Ma in realt¨¤ io ne ho gi¨¤ oltre 1800…” e la ‘scorta’ regale di Vettel e Hamilton, che lo invitano a fare dei donuts di festeggiamento in pista nel giro di onore: bellissimo omaggio a un campione da due pari ruolo. Lewis, che poi celebrer¨¤ a torso nudo sul podio, rende onore a Vettel: “Lui ¨¨ uno duro e onesto, uno che ha sempre fatto grande lavoro: non si pu¨° immaginare quanta pressione noi abbiamo e non dovete considerare i nostri errori come dei fallimenti. Nel 2019 mi aspetto che Seb torner¨¤ pi¨´ forte”. Augurio condiviso da tutti i ferraristi.
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